SCUOLA D'ABSTRAZIA, (nello stile di Bengt LINDSTRÖM) composizione, olio su tela,…
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SCUOLA D'ABSTRAZIA, (nello stile di Bengt LINDSTRÖM) composizione, olio su tela, 52X67

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SCUOLA D'ABSTRAZIA, (nello stile di Bengt LINDSTRÖM) composi

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Max le Verrier, Bulldog 1930, firmato a lato del basamento, timbro Francia, metallo fuso con patina verde, raffigurante un bulldog seduto in linee rigorose e minimamente astratte, su un basamento rotondo, danno a destra davanti alla zampa posteriore, h 11 cm. Informazioni sull'artista: in realtà Louis Octave Maxime Le Verrier, scultore francese (1891 Neuilly-sur-Seine - 1973 Parigi), figlio di un orafo e gioielliere parigino, frequentò diverse scuole, tra cui l'École des Roches di Verneuil-sur-Avre, fu costretto dal padre a studiare agricoltura a Saint-Sever e La Réole, tornò a Parigi nel 1907 e svolse lavori saltuari, lavorò in una scuola di volo, si occupò della manutenzione degli aerei e ottenne il brevetto di pilota, con il quale fu impiegato nella Prima guerra mondiale e abbattuto. Classificato come disperso in azione, riceve la medaglia militare francese e la Croix de Guerre 1914-1918, durante la prigionia a Münster si dedica alla scultura, stringe amicizia con altri artisti del campo e dipinge ritratti di compagni di prigionia, Nel 1917 si reca in Svizzera grazie a uno scambio di prigionieri e studia all'École des Beaux-Arts di Ginevra insieme a Marcel Bouraine e Pierre Le Faguays; i due rimangono amici per tutta la vita e lavorano insieme, tornando in Francia dopo la guerra, All'inizio degli anni Venti ereditò una piccola fonderia dove realizzò le sue idee artistiche e lavorò per gli artisti Pierre Le Faguay, Marcel Bouraine, André Vincent Becquerel e Jules Edmont Masson, lavorando con vari materiali, espone nei saloni della Société des artistes décorateurs, di cui è membro eletto, e in numerose altre mostre; vince una medaglia d'oro all'Exposition internationale des Arts Décoratifs et industriels modernes nel 1925, è particolarmente noto per le sue statuette Art Déco; durante la Seconda guerra mondiale si unisce alla Resistenza. Durante la Seconda guerra mondiale si unì alla Resistenza e la sua casa fu usata come cassetta delle lettere morte; dovette fuggire con la famiglia nel sud della Francia e tornò nei suoi locali saccheggiati solo dopo la guerra; lavorò nel campo della scultura fino alla morte e fu sepolto vicino all'amico Pierre Le Faguays. Fonte: Wikipedia.de.

JOSÉ GUERRERO (Granada, 1914 - Barcellona, 1991). Senza titolo, 1985. Olio su fondo litografico. Firmato e datato. Bibliografia: Baena, Francisco; Guibault, Serge; Ramírez, Juan Antonio; Romero Gómez, Yolanda; Vallejo Ulecia, Inés, Catalogo ragionato Vol. II. 1970-1991, ed. Centro José Guerrero, pagina 1090, nº 1133. Misure: 68 x 48 cm; 82 x 64 cm (cornice). Pittore e incisore spagnolo naturalizzato americano, José Guerrero ha sviluppato il suo lavoro nell'ambito dell'espressionismo astratto. Inizia la sua formazione presso la Scuola di Arti e Mestieri di Granada e si trasferisce presto a Madrid per proseguire gli studi presso la Escuela Superior de Bellas Artes de San Fernando, dove è allievo di Daniel Vázquez Díaz. Nel 1942 ottiene una borsa di studio dalla Casa de Velázquez e nel 1945 si trasferisce a Parigi grazie a una nuova borsa di studio, questa volta concessa dal governo francese. Nella capitale francese conosce da vicino le avanguardie europee ed entra in contatto con i pittori spagnoli della Scuola di Parigi. Da allora il suo lavoro è pieno di echi d'avanguardia e di segni picassiani, ben visibili in quest'opera, caratteristiche che abbandonerà negli anni Cinquanta, quando scoprirà l'espressionismo astratto a New York. Arriva in quella città nel 1950, incoraggiato dalla moglie, la giornalista newyorkese Roxana Pollock, che aveva sposato un anno prima. Nel 1954 espone con Joan Miró all'Art Club di Chicago, una mostra che significa la sua definitiva proiezione internazionale. La sua gallerista era Betty Parson, una delle più importanti di New York dell'epoca. Lo stile di Guerrero cambia completamente, mostrando una profonda influenza di Rothko e Kline; abbandona definitivamente la figurazione e costruisce composizioni in cui è evidente una marcata tensione tra spazi, colori e oggetti irriconoscibili. Torna in Spagna nel 1965 e partecipa alla creazione del Museo d'Arte Astratta di Cuenca. Torna presto a New York, anche se continua a fare viaggi in Spagna. La sua produzione, che continua a essere caratterizzata dalla potenza delle masse di colore, dei piani e delle linee, è influenzata in questo periodo da Clyfford Still e Barnett Newman. Oggi José Guerrero è riconosciuto come uno dei più importanti pittori spagnoli della Scuola di New York. Ha ottenuto un riconoscimento precoce, venendo nominato Cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere dal governo francese nel 1959. Nel 1976, inoltre, si è tenuta la sua prima mostra antologica nella sua città natale. Nel 1984 riceve la Medaglia d'Oro delle Belle Arti e nel 1989 viene decorato dalla Fondazione Rodriguez Acosta. Nel 2000 è stato inaugurato a Granada il centro d'arte che porta il suo nome, nato dalla donazione della vedova al Consiglio Provinciale. L'artista è inoltre presente in diversi musei e collezioni, tra cui il Guggenheim Museum, il MOMA e il Metropolitan di New York, il Reina Sofia di Madrid, il British Museum e il Patio Herreriano di Valladolid.