Alfred JACQUEMART (1824-1896), d'après
La muta del cervo
Prova di bronzo con pat…
Descrizione

Alfred JACQUEMART (1824-1896), d'après La muta del cervo Prova di bronzo con patina marrone, firmata sul terrazzo 18 x 20 x 7 cm

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Alfred JACQUEMART (1824-1896), d'après

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Henri Alfred Jacquemart (1824 Parigi - 1896 ibid.) dopo "Valet au chiens" o anche intitolato "Cacciatore e cani". Titolo originale Bronzo, patina verde. Iscrizione dell'artista; calco postumo e contemporaneo del XXI secolo; gruppo monumentale, quasi a grandezza naturale, realistico di un giovane cacciatore o conduttore di cani in ascolto con i suoi due cani. Questo gruppo, con la sua vivace rappresentazione dei cani, è una delle opere più note e importanti dell'artista, che lavorò soprattutto come scultore di animali. Nel 1866, Jaquemart espose al Salon di Parigi il modello in gesso del "Valet au Chiens", che fu successivamente fuso più volte in bronzo e ferro in versioni di grandi dimensioni. Tra queste, un esemplare nel parco della villa imperiale di Bad Ischl, probabilmente un dono della regina Vittoria all'imperatrice Elisabetta e all'imperatore Francesco Giuseppe I d'Austria, popolarmente intitolato "Halali" o "Der Loser". Insieme a Pierre Jules Mène e Antoine-Louis Barye, Jacquemart fu uno dei più importanti scultori francesi di animali del XIX secolo; formatosi all'École des Beaux-Arts di Parigi, espose regolarmente e con successo al Salon dal 1847 al 1879 e fu premiato con medaglie nel 1857, 1863 e 1865. A partire dal 1858, Jacquemart ricevette numerose commissioni per sculture libere, alcune delle quali monumentali, collaborando con rinomate fonderie. Contemporaneamente compie numerosi viaggi in Oriente, che lo portano a commissionare monumenti al Cairo e ad Alessandria, oltre a orientare il suo interesse verso motivi più esotici e temi egiziani e orientali. H. 169 cm. Dopo Alfred Jacquemart (1824 - 1896). Bronzo patinato verde. Fusione contemporanea postuma, XXI secolo.