Null "Venezia ritrovata", Alvise Zorzi, Ed. Mondadori, 1995, in italiano
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"Venezia ritrovata", Alvise Zorzi, Ed. Mondadori, 1995, in italiano

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"Venezia ritrovata", Alvise Zorzi, Ed. Mondadori, 1995, in italiano

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Riunione di 2 opere del famoso medico svizzero Tissot: 1. TISSOT (Samuel-Auguste-André-David): Consigli al popolo sulla salute. Sesta edizione originale, ampliata dall'autore. Losanna, Franç. Grasset & Comp, 1775. 2 volumi. 9,5 x 16 cm. XXXII-350; (4)-379-(5) pagine. Legatura coeva in pieno basanio maculato, dorso con 5 fasce ornamentali, titoli in rosso. Angoli leggermente opacizzati, per il resto ottimo stato. L'edizione originale risale al 1761. M. Dupont, Dict. historique des médecins, p. 550; Garrison e Morton, A medical bibliography n° 1597 (ed. 1761). Tissot, ginevrino, studiò medicina a Montpellier prima di trasferirsi a Losanna, dove divenne un famoso medico, e poi a Pavia. Nella sua opera, "raccomanda case ariose, diete sobrie, riscaldamento moderato ed esercizio fisico". (M. Dupont). 2. TISSOT (Simon-André): De la santé des gens de lettres. Losanna, Franç. Grasset & Comp. e Lione, Benoît Duplain, 1768. Un volume. 10 x 16,5 cm. XV-(1)-246 pagine. Pieno basamento contemporaneo, dorso con 5 fasce ornate. Ex-libris di Justin GODART, di Lione. Prima edizione della prima traduzione francese autorizzata dall'autore. Collana RERO Cat. 2274101. "Edizione speciale dell'edizione originale di Losanna del 1768 con frontespizio che riporta, oltre al nome di François Grasset, quello del libraio lionese Benoît Duplain". Medico famoso, tra l'altro, per i suoi trattati sui mali della masturbazione, scrisse anche libri di divulgazione medica, con l'obiettivo di sviluppare la prevenzione.

Gaetano Zompini (Italian 1700-1778) - Libro "Le Arti di Venezia", 1785 360x264 mm Le Arti che vanno per via nella città di Venezia - Gaetano Zompini, (Treviso 1700 - Venezia 1778). Opera pubblicata nel 1785 quando lo Zompini era già morto. Volume unico mm 360 x 260. N° 60 incisioni in rame, mm 270 x 180 + tre incisioni costituite: -Antiporta figurato: -Titolo inciso entro borduta ornata; -Indice delle incisioni. Elegante legatura in mezzapelle con dorso impresso in oro recante titolo dell'opera in inglese "Cries of Venice" incusso in oro. Ciascuna incisione reca in basso una didascalia in veneziano e sotto è apposta una etichetta originale in inglese. Esemplare in discreta conservazione, segni d'uso e in basso scollatura piccola parte del dorso. La prima edizione esce fra il 1773 e il 1774. Nel 1735 John Strange, collezionista inglese, residente a Venezia acquistò i rami incisori dopo la morte dello zompini. Ad una prima edizione di Venezia nel 1785 con la didascalia in versi veneziani scritta dal prete Questini, ne seguì una londinese recante una libera traduzione in inglese delle didascalie in versi, incollata ai piedi di ogni incisione (CFR Stefania Maronato, Gaetano Zompini, Venezia 1988, pag. 294 - I Mestieri della Moda a Venezia dal XIII al XVIII). Lo Zompini per le sue acqueforti si ispirò alla raccolta di disegni di Annibale Carracci intitolata Le Arti di Bologna, in cui sono raffigurati venditori ambulanti e artigiani. Zompini, nella sue acqueforti, fu influenzato anche dalla pittura venezia di Pietro Longhi e dalle commedie di Carlo Goldoni. Con queste incisioni riesce a cogliere la vivacità dei vicoli veneziani.Le Arti che vanno per via nella città di Venezia - Gaetano Zompini, (Treviso 1700 - Venezia 1778). Opera pubblicata nel 1785 quando lo Zompini era già morto. Volume unico mm 360 x 260. N° 60 incisioni in rame, mm 270 x 180 + tre incisioni costituite: -Antiporta figurato: -Titolo inciso entro borduta ornata; -Indice delle incisioni. Elegante legatura in mezzapelle con dorso impresso in oro recante titolo dell'opera in inglese "Cries of Venice" incusso in oro. Ciascuna incisione reca in basso una didascalia in veneziano e sotto è apposta una etichetta originale in inglese. Esemplare in discreta conservazione, segni d'uso e in basso scollatura piccola parte del dorso. La prima edizione esce fra il 1773 e il 1774. Nel 1735 John Strange, collezionista inglese, residente a Venezia acquistò i rami incisori dopo la morte dello zompini. Ad una prima edizione di Venezia nel 1785 con la didascalia in versi veneziani scritta dal prete Questini, ne seguì una londinese recante una libera traduzione in inglese delle didascalie in versi, incollata ai piedi di ogni incisione (CFR Stefania Maronato, Gaetano Zompini, Venezia 1988, pag. 294 - I Mestieri della Moda a Venezia dal XIII al XVIII). Lo Zompini per le sue acqueforti si ispirò alla raccolta di disegni di Annibale Carracci intitolata Le Arti di Bologna, in cui sono raffigurati venditori ambulanti e artigiani. Zompini, nella sue acqueforti, fu influenzato anche dalla pittura venezia di Pietro Longhi e dalle commedie di Carlo Goldoni. Con queste incisioni riesce a cogliere la vivacità dei vicoli veneziani.