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Descrizione

ITALIAN, ROMAN MID 16TH CENTURY: GUGLIELMO DELLA PORTA (C.1500-1577) AND HIS CLOSE CIRCLE

ITALIANO, ROMANO METÀ DEL XVI SECOLO: GUGLIELMO DELLA PORTA (1500-1577 CIRCA) E LA SUA CERCHIA RISTRETTA CRISTO ALLA COLONNA statuetta in argento, con superficie della pelle minutamente granulata, alta 8 cm, che poggia su una colonna corinzia scanalata in argento dorato su un plinto rettangolare, alta 13 cm. (5 1/8 in) di altezza. La figura è posta in diagonale a 45 gradi rispetto al plinto quadrato sottostante, montata nel suo tabernacolo originale, tardo manierista, in ebano, con applicazioni in argento dorato raffiguranti (in alto) la Colomba dello Spirito Santo che scende su un motivo integrale di raggi luminosi; con (agli angoli superiori e sotto il centro) tre Cherubini; e il tabernacolo fiancheggiato da una coppia di volute in metallo repousse, precedentemente argentate. Anche se leggermente più decorato, questo tabernacolo in ebano è strettamente correlato nello stile a quello del Monte Calvario in argento del Monastero di El Escorial, Madrid (inv. 10048054), cfr. Coll & Cortes, 2012, p.109, fig. 57. PROVENIENZA: New York, Collezione del defunto Michael Hall, vendita Christie's, New York...; Collezioni private. ULTERIORI IMMAGINI ALLEGATE: Immagine 2. - Victoria & Albert Museum, Immagine 3. - Museo Fitzwilliam, Cambridge. Immagine 4. Particolare di un foglio con cinque bozzetti per la Flagellazione di Cristo. Immagine 5. un altro schizzo singolo, più strettamente legato alla presente variazione sul tema. Le immagini 4 e 5 provengono entrambe dal Museum Kunstpalast, Duesseldorf, Piccolo quaderno di schizzi, fogli 82 e 93. Immagine 6. Coll & Cortes Cristo, argento. Immagine 7. Michelangelo, Cristo Redentore, Michelangelo, Cristo Redentore, marmo, San Vincenzo Martire, Bassano Romano. LETTERATURA COMPARATIVA: W. Gramberg, Die Düsseldorfer Skizzenbücher des Guglielmo della Porta (Berlino, 1964) H.-W. Kruft, "Porta, della", in J. Turner [ed.], The Dictionary of Art, Londra, 1996, vol. 25, pp. 255-57V.J. Avery, Renaissance and Baroque Bronzes from the Fitzwilliam Museum, Cambridge, exh.cat. Daniel Katz Gallery, Londra, 2002, pp. 151-53E.J. Olszewski, "Guglielmo della Porta", in Antonia Bostrom [a cura di], The Encyclopedia of Sculpture, New York/Londra, 2004, pp. 1333-36R. Coppel, C. Avery, M. Estella, Guglielmo della Porta: A Counter-Reformation Sculptor, exh. cat., Coll & Cortes, Madrid, 2012, pp. 40-41, fig.18; e pp.118-21, figg. 68-69. Esempi con Cristo in un drammatico contrapposto1] Cambridge, Fitzwilliam Museum: Bewathed by C.B. Marlay, 1912, No. Mar M.265-1912(Avery, V. 2002, No. 19, pp. 151-153) - vedi Fig.22] Firenze, Museo Nazionale del Bargello: Carrand Bequest, n. 752, argento, altezza 9,5 cm (cfr. R. Coppel, C. Avery & M. Estella, Madrid, 2012, fig. 45, p. 88)3] Precedentemente nella collezione del signor George Durlacher di Hilcote, Lancaster Road, Wimbledon, e poi della sua vedova (venduto da Sotheby's, 9 novembre 1938, lotto 100). Victoria Avery, nel suo catalogo del 2002 dei bronzi del Fitzwilliam Museum di Cambridge, ha scritto di questo esemplare come segue (Immagine 3): Questa figurina d'argento inedita è chiaramente derivata da un modello di Guglielmo della Porta, uno scultore e bronzista lombardo che si formò a Milano sotto la guida del padre e poi lavorò a Genova, prima di stabilirsi a Roma dove trovò grande favore presso papa Giulio III Farnese. Nel 1547 Guglielmo fu nominato membro dell'Ufficio del sigillo pontificio, carica che mantenne fino alla morte, avvenuta nel 1577. Il Cristo del Fitzwilliam è identico per tipologia, proporzioni allungate e posa al protagonista libero di una composizione multifigurale in altorilievo della Flagellazione di Cristo del Victoria & Albert Museum di Londra (cfr. immagine.2) [come l'esemplare già Durlacher]. La composizione ad altorilievo deriva da un foglio di cinque schizzi di rapida esecuzione, ma sensibili, iniziati a gesso e rifiniti a penna e inchiostro per la Passione di Cristo (Gramberg, 1964, Small Sketchbook, p. 82). Due rappresentano scene della Flagellazione, mentre tre sono stralci della figura centrale di Cristo alla colonna. Quello in basso a destra è il più vicino alla figura scolpita (Immagine 4). Tuttavia, Rosario Coppel, nel catalogo completo delle opere di Della Porta presentato nel 2012 da Coll & Cortes (figg. 35 e 48-49), è stato il primo a descrivere una statuetta d'argento realizzata separatamente, di dimensioni praticamente identiche (8,6 cm) alla nostra (8 cm), in un'altra rappresentazione della Flagellazione, più grande ed eterogenea, inserita in una cornice ottagonale d'ebano con una varietà di ornamenti. L'autrice ha inoltre segnalato l'esistenza, in una pagina leggermente successiva, di uno schizzo separato per una figura dalla posa più sobria, che si accorda maggiormente con il "Coll & Cortes" e con la versione attuale (Immagine 6), salvo per il fatto che le mani del Salvatore sono ora legate dietro la schiena, presumibilmente per evitare di confondersi con le pieghe del perizoma sul davanti. Queste statuette di Cristo non sono così angosciosamente contorte sotto la pioggia di colpi dei suoi selvaggi carnefici come nelle scene narrative o nelle figure singole discusse in precedenza. In un saggio a parte, Charles Avery (pp. 128-29) ha osservato l'influenza di Michel su Della Porta.

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