Null David B Nourrir Le Monde (Una storia di Cristoforo Colombo) . 1994. Inchios…
Descrizione

David B Nourrir Le Monde (Una storia di Cristoforo Colombo) . 1994. Inchiostro nero su carta indiana firmato al retro. Cm 27x30. Pag.3Tra gli autori cardine della scena mondiale del fumetto, in una storia del tutto inedita, con il suo inconfondibile stile che pare un incrocio tra Altan, Tardi e Prichard. Sebbene abbia studiato come grafico pubblicitario, David B. nel 1985 incomincia a lavorare come sceneggiatore e disegnatore per diverse riviste (Okapi, À suivre, Tintin Reporter, Chic).Nel 1990 assume un ruolo sempre più centrale nella scena fumettistica, grazie anche alla fondazione della casa editrice L'Association insieme a Jean-Christophe Menu, Lewis Trondheim, Matt Konture, Patrice Killoffer Stanislas e Mokeït. La maggior parte dei suoi lavori degli anni '90 vengono pubblicati sulla rivista Lapin, e poi raccolti nei volumi Le Cheval blême e Les Incidents de la nuit. Si presume che queste otto tavole facciano parte di questo strardinario periodo di ricerca e spermentazione. Artista saluto al successo mondiale a seguito della pubblicazione tra il 1996 e il 2003 de l’opera autobiografica Il grande male (edito in Italia dalla Casa editrice Coconino), che descrive la propria infanzia in rapporto alla malattia di suo fratello, spesso colpito da gravi crisi epilettiche.

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David B Nourrir Le Monde (Una storia di Cristoforo Colombo) . 1994. Inchiostro nero su carta indiana firmato al retro. Cm 27x30. Pag.3Tra gli autori cardine della scena mondiale del fumetto, in una storia del tutto inedita, con il suo inconfondibile stile che pare un incrocio tra Altan, Tardi e Prichard. Sebbene abbia studiato come grafico pubblicitario, David B. nel 1985 incomincia a lavorare come sceneggiatore e disegnatore per diverse riviste (Okapi, À suivre, Tintin Reporter, Chic).Nel 1990 assume un ruolo sempre più centrale nella scena fumettistica, grazie anche alla fondazione della casa editrice L'Association insieme a Jean-Christophe Menu, Lewis Trondheim, Matt Konture, Patrice Killoffer Stanislas e Mokeït. La maggior parte dei suoi lavori degli anni '90 vengono pubblicati sulla rivista Lapin, e poi raccolti nei volumi Le Cheval blême e Les Incidents de la nuit. Si presume che queste otto tavole facciano parte di questo strardinario periodo di ricerca e spermentazione. Artista saluto al successo mondiale a seguito della pubblicazione tra il 1996 e il 2003 de l’opera autobiografica Il grande male (edito in Italia dalla Casa editrice Coconino), che descrive la propria infanzia in rapporto alla malattia di suo fratello, spesso colpito da gravi crisi epilettiche.

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