Null GOUGES (Olympe de). Discorso al Don Chisciotte del Nord. Parigi, De l'Impri…
Descrizione

GOUGES (Olympe de). Discorso al Don Chisciotte del Nord. Parigi, De l'Imprimerie nationale, 1792. Opuscolo in-8 di 16 pagine, non rilegato. Notevole pamphlet di Olympe de Gouges (1748-1793) che si rivolge al re di Prussia per ottenere il suo ritiro dal territorio francese. Eccoti qui, sconfitto, potentato sleale, triste distruttore di giganti, piccolo re della terra usurpata! Sopporta l'epigramma, se ne hai la forza: ascolta la ragione, se puoi diventare saggio. Non sono il generale Dumouriez, per trattarvi come un grande re, o, per meglio dire, per persniparvi regalmente. [...] Vi insegnerò chi sono: un animale straordinario, se volete, ma che pensa in modo sano; uno di quegli esseri che sono stati piegati per secoli sotto il giogo tirannico del pregiudizio maschile; questo basta a dirvi che sono una donna, ma una di quelle donne che eguagliano i nostri grandi uomini in virtù e coraggio. [...] Voi siete un re, e quindi piccolo e mediocre: tuttavia sono disposta a parlarvi come se foste un uomo. [...] Credetemi, Federico, siate il primo a dare questo esempio di prudenza, se siete ancora in tempo; rafforzate la vostra corona vacillante; imparate dalla scuola di Luigi XVI a diventare un buon re, amico del vostro popolo piuttosto che dei vostri cortigiani.

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GOUGES (Olympe de). Discorso al Don Chisciotte del Nord. Parigi, De l'Imprimerie nationale, 1792. Opuscolo in-8 di 16 pagine, non rilegato. Notevole pamphlet di Olympe de Gouges (1748-1793) che si rivolge al re di Prussia per ottenere il suo ritiro dal territorio francese. Eccoti qui, sconfitto, potentato sleale, triste distruttore di giganti, piccolo re della terra usurpata! Sopporta l'epigramma, se ne hai la forza: ascolta la ragione, se puoi diventare saggio. Non sono il generale Dumouriez, per trattarvi come un grande re, o, per meglio dire, per persniparvi regalmente. [...] Vi insegnerò chi sono: un animale straordinario, se volete, ma che pensa in modo sano; uno di quegli esseri che sono stati piegati per secoli sotto il giogo tirannico del pregiudizio maschile; questo basta a dirvi che sono una donna, ma una di quelle donne che eguagliano i nostri grandi uomini in virtù e coraggio. [...] Voi siete un re, e quindi piccolo e mediocre: tuttavia sono disposta a parlarvi come se foste un uomo. [...] Credetemi, Federico, siate il primo a dare questo esempio di prudenza, se siete ancora in tempo; rafforzate la vostra corona vacillante; imparate dalla scuola di Luigi XVI a diventare un buon re, amico del vostro popolo piuttosto che dei vostri cortigiani.

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