[BABEUF (Gracchus). Cadastre perpétuel, Ou Démonstration des procédés convenables à la formation de cet important Ouvrage [...]. Paris, Chez les Auteurs, Garnery& Volland ; Versailles, Blaizot, 1789. In-8, mezza tela verde, dorso liscio decorato (legatura del XIX secolo). Prima edizione del più importante libro pre-rivoluzionario di Babeuf (INED, n°151). Nel 1789 Babeuf immaginò un "catasto perpetuo" per porre fine alle disuguaglianze di distribuzione. In quest'opera spiega "come, con l'aiuto di un ingegnere, intenda sviluppare un nuovo strumento, il grafometro trigonometrico, in grado di misurare con precisione scientifica l'esatta superficie delle terre coltivabili, [e] spera che tale rilevazione possa essere utilizzata per stabilire la base imponibile su basi eque e progressive". Inizialmente destinato al pubblico illuminato, il testo fu infine dedicato all'Assemblea nazionale appena costituita (Dictionnaire des biens communs, PUF, 2021). Copia lavata e sostituita nella legatura, con la tavola a due ante in facsimile. Mancano le 2 tavole pieghevoli. Sfregamenti alla rilegatura. Allegate una lettera a Babeuf dell'8 aprile 1789 (una pagina in-12) e una lettera firmata da Audiffred del 28 maggio 1789 (una pagina in-8) sull'opera: Si vous avez changé d'avis, ou si je puis encore compter sur vous. Ma il tempo stringe; se avete ancora intenzione di aggiornare le vostre produzioni con le mie. Vi prego di farmelo sapere immediatamente.