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Descrizione

Figura in una foresta antica, 1863 circa. Olio su tavola. Firmato in rosso, Th Rousseau, in basso a sinistra. Il dipinto raffigura un paesaggio forestale con una piccola figura in rosso vicino a un ruscello in una foresta impenetrabile circondata da alberi giganteschi. 40,5 x 20,5 cm. Nota: Théodore Rousseau nasce nel 1812 a Parigi, figlio di un sarto della regione del Giura. Inviato a tredici anni nella provincia natale del padre, per svolgere lavori d'ufficio in una segheria, impara a conoscere e ad amare le foreste del Giura. Al suo ritorno a Parigi, avendo deciso di diventare un pittore di paesaggi, studia brevemente con Charles Rémond (1795-1875), un pittore di paesaggi storici, i cui insegnamenti non gli sono utili e che lascia, nel 1828, per un altro maestro, non meno accademico, il pittore di storia Guillon-Lethière (1760-1832). Nel frattempo aveva iniziato a disegnare da solo a Saint-Cloud e nelle foreste di Compiègne e Fontainebleau. Nel 1829 tenta invano di partecipare al concorso accademico per il Premio Roma per il paesaggio storico. L'anno successivo, durante un tour in Alvernia, dipinge i suoi primi studi di paesaggio, decisamente personali, sui quali nel 1831 basa la sua prima partecipazione al Salon. Da un viaggio in Normandia nel 1832, torna con studi di cielo e di mare che utilizza per La costa presso Granville, esposto nel 1833. L'anno successivo, un paesaggio di carattere "olandese", Bordo della foresta a Pierrefonds, viene acquistato dal ducato d'Orléans e gli vale una medaglia al Salon. Nel frattempo si era unito a una cricca di bohémien riunita intorno a Théophile Thoré, socialista precoce e futuro critico d'arte, che comprendeva il "profeta" Ganneau, detto il Mapa, che predicava il culto estatico della natura. La frequentazione di Rousseau con questi eccentrici e dissidenti irritò le autorità del Salon, che si vendicarono rifiutando i suoi lavori. Durante un tour nel Giura nel 1835, Rousseau concepì una vasta e affollata composizione, Discesa del bestiame dai prati, che lo impegnò per un anno e che fu respinta con forza dal Salon del 1836. Altri rifiuti negli anni successivi lo scoraggiarono dall'intraprendere ulteriori lavori. Ritenendo che il Salon gli fosse precluso, si orientò verso soggetti vendibili di scala modesta, trattati in stile naturalista. Alla ricerca di motivi, visita la foresta di Fontainebleau, soggiorna a Chailly nel 1834 e a Barbizon nel 1836. Ne La foresta di Bas-Bréau (Louvre), iniziata nel 1836 e completata nel 1867 dopo numerose revisioni, l'artista presenta la natura nelle sue forme irregolari di crescita e decadenza, senza tener conto delle convenzioni di disposizione formale, mentre ne Il viale dei castagni (Louvre), dipinto negli anni 1837-1840, compone una veduta simmetrica, animata dal contorcersi di rami intrecciati che formano un'architettura naturale. Con Jules Dupré (1811-1889), suo amico e compagno di pittura negli anni Quaranta del XIX secolo, esplora le ampie pianure delle regioni del Berry e delle Lande, che lo portano a sviluppare un nuovo schema compositivo, aprendo grandi cieli e ampi orizzonti dietro alberi formati da massicce macchie di colore che suggeriscono il fogliame mosso dal vento. Nel 1845 e 1846 condivide lo studio con Dupré a L'Isle-Adam. Scapolo soddisfatto fino a quel momento, nel 1847 fu portato sull'orlo del matrimonio dalla scrittrice George Sand che gli offrì la mano della figlia adottiva. Un pettegolezzo, di cui Rousseau incolpa Dupré, vanifica l'incontro. Profondamente risentito, si ritirò nel villaggio di Barbizon, ai margini della foresta di Fontainebleau, accompagnato da una donna malata, Eliza Gros, con la quale condivise il resto della sua vita. Per motivi di lavoro mantenne un indirizzo a Parigi.

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Figura in una foresta antica, 1863 circa. Olio su tavola. Firmato in rosso, Th Rousseau, in basso a sinistra. Il dipinto raffigura un paesaggio forestale con una piccola figura in rosso vicino a un ruscello in una foresta impenetrabile circondata da alberi giganteschi. 40,5 x 20,5 cm. Nota: Théodore Rousseau nasce nel 1812 a Parigi, figlio di un sarto della regione del Giura. Inviato a tredici anni nella provincia natale del padre, per svolgere lavori d'ufficio in una segheria, impara a conoscere e ad amare le foreste del Giura. Al suo ritorno a Parigi, avendo deciso di diventare un pittore di paesaggi, studia brevemente con Charles Rémond (1795-1875), un pittore di paesaggi storici, i cui insegnamenti non gli sono utili e che lascia, nel 1828, per un altro maestro, non meno accademico, il pittore di storia Guillon-Lethière (1760-1832). Nel frattempo aveva iniziato a disegnare da solo a Saint-Cloud e nelle foreste di Compiègne e Fontainebleau. Nel 1829 tenta invano di partecipare al concorso accademico per il Premio Roma per il paesaggio storico. L'anno successivo, durante un tour in Alvernia, dipinge i suoi primi studi di paesaggio, decisamente personali, sui quali nel 1831 basa la sua prima partecipazione al Salon. Da un viaggio in Normandia nel 1832, torna con studi di cielo e di mare che utilizza per La costa presso Granville, esposto nel 1833. L'anno successivo, un paesaggio di carattere "olandese", Bordo della foresta a Pierrefonds, viene acquistato dal ducato d'Orléans e gli vale una medaglia al Salon. Nel frattempo si era unito a una cricca di bohémien riunita intorno a Théophile Thoré, socialista precoce e futuro critico d'arte, che comprendeva il "profeta" Ganneau, detto il Mapa, che predicava il culto estatico della natura. La frequentazione di Rousseau con questi eccentrici e dissidenti irritò le autorità del Salon, che si vendicarono rifiutando i suoi lavori. Durante un tour nel Giura nel 1835, Rousseau concepì una vasta e affollata composizione, Discesa del bestiame dai prati, che lo impegnò per un anno e che fu respinta con forza dal Salon del 1836. Altri rifiuti negli anni successivi lo scoraggiarono dall'intraprendere ulteriori lavori. Ritenendo che il Salon gli fosse precluso, si orientò verso soggetti vendibili di scala modesta, trattati in stile naturalista. Alla ricerca di motivi, visita la foresta di Fontainebleau, soggiorna a Chailly nel 1834 e a Barbizon nel 1836. Ne La foresta di Bas-Bréau (Louvre), iniziata nel 1836 e completata nel 1867 dopo numerose revisioni, l'artista presenta la natura nelle sue forme irregolari di crescita e decadenza, senza tener conto delle convenzioni di disposizione formale, mentre ne Il viale dei castagni (Louvre), dipinto negli anni 1837-1840, compone una veduta simmetrica, animata dal contorcersi di rami intrecciati che formano un'architettura naturale. Con Jules Dupré (1811-1889), suo amico e compagno di pittura negli anni Quaranta del XIX secolo, esplora le ampie pianure delle regioni del Berry e delle Lande, che lo portano a sviluppare un nuovo schema compositivo, aprendo grandi cieli e ampi orizzonti dietro alberi formati da massicce macchie di colore che suggeriscono il fogliame mosso dal vento. Nel 1845 e 1846 condivide lo studio con Dupré a L'Isle-Adam. Scapolo soddisfatto fino a quel momento, nel 1847 fu portato sull'orlo del matrimonio dalla scrittrice George Sand che gli offrì la mano della figlia adottiva. Un pettegolezzo, di cui Rousseau incolpa Dupré, vanifica l'incontro. Profondamente risentito, si ritirò nel villaggio di Barbizon, ai margini della foresta di Fontainebleau, accompagnato da una donna malata, Eliza Gros, con la quale condivise il resto della sua vita. Per motivi di lavoro mantenne un indirizzo a Parigi.

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