Null Stéphane MAHE, 1968
Senza titolo, serie Somewhere - Bretagne, 2024
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Descrizione

Stéphane MAHE, 1968 Senza titolo, serie Somewhere - Bretagne, 2024 Stampa a getto d'inchiostro su carta Hahnemüle Ultra Smooth, firmata e numerata n°9/12 sul retro. 40 x 60 cm Fotografie tratte dal libro Somewhere - Editions de Juillet --- Stéphane MAHE, 1968 Il lavoro fotografico di Stéphane Mahé è allo stesso tempo intimo e pittorico, e rivela un viaggio interiore al di fuori del tempo e dello spazio. Presentata nel 2018, la serie Somewhere dispiega un potente universo onirico e cinematografico in cui il vagabondaggio appare come una ricerca fotografica. Oggi, Mood apre un nuovo capitolo quando il reale diventa surreale - apre la porta su un sentiero sterrato emerso da un quadro che era appeso al centro del salotto di famiglia e parte, guidato dall'istinto, alla ricerca di emozioni, di quei momenti preziosi, unici, brevi ed effimeri. Il suo tempo fotografico è definito dalla completa disponibilità all'ambiente e all'armonia. Mood è un testimone di queste occasioni furtive, che conferisce loro un'aria di eternità. Mood è un'esperienza universale, in cui l'emozione è un linguaggio comune, una sorta di esperanto fatto di scene senza tempo, misteriose e oniriche, indipendenti l'una dall'altra eppure appartenenti a un insieme coerente che rasserena e poetizza le nostre anime; una parentesi che si apre e si chiude, offrendo nuove emozioni a ogni nuova visita. From Somewhere to Mood: la Bretagna rimane il suo principale terreno di gioco fotografico.

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Stéphane MAHE, 1968 Senza titolo, serie Somewhere - Bretagne, 2024 Stampa a getto d'inchiostro su carta Hahnemüle Ultra Smooth, firmata e numerata n°9/12 sul retro. 40 x 60 cm Fotografie tratte dal libro Somewhere - Editions de Juillet --- Stéphane MAHE, 1968 Il lavoro fotografico di Stéphane Mahé è allo stesso tempo intimo e pittorico, e rivela un viaggio interiore al di fuori del tempo e dello spazio. Presentata nel 2018, la serie Somewhere dispiega un potente universo onirico e cinematografico in cui il vagabondaggio appare come una ricerca fotografica. Oggi, Mood apre un nuovo capitolo quando il reale diventa surreale - apre la porta su un sentiero sterrato emerso da un quadro che era appeso al centro del salotto di famiglia e parte, guidato dall'istinto, alla ricerca di emozioni, di quei momenti preziosi, unici, brevi ed effimeri. Il suo tempo fotografico è definito dalla completa disponibilità all'ambiente e all'armonia. Mood è un testimone di queste occasioni furtive, che conferisce loro un'aria di eternità. Mood è un'esperienza universale, in cui l'emozione è un linguaggio comune, una sorta di esperanto fatto di scene senza tempo, misteriose e oniriche, indipendenti l'una dall'altra eppure appartenenti a un insieme coerente che rasserena e poetizza le nostre anime; una parentesi che si apre e si chiude, offrendo nuove emozioni a ogni nuova visita. From Somewhere to Mood: la Bretagna rimane il suo principale terreno di gioco fotografico.

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