Null Jean-Yves BOISLEVE, nato nel 1947
Au bord du trou de l'enfer, Riantec - 202…
Descrizione

Jean-Yves BOISLEVE, nato nel 1947 Au bord du trou de l'enfer, Riantec - 2023 Linoleografia stampata a colori con la tecnica della lastra persa su carta ARCHES di puro velluto (chiffon). Acquaforte n. 426 titolata sul retro, numerata 6/16 in basso a sinistra e firmata a matita in basso a destra. 30 x 21 cm Al tramonto, la faglia del Trou de l'Enfer sull'isola di Groix assume una tonalità rossastra, sviluppata in questa stampa fino al rosso del fuoco infernale, in contrasto con un mare verde smeraldo che accentua l'effetto complementare dei colori. --- Jean-Yves BOISLEVE, nato nel 1947 L'opera di Jean-Yves Boisleve ruota attorno a serie di "sagères pay", come ha scritto il compianto Philippe le Stum, ex curatore del Musée Breton di Quimper. Si tratta di suite di 10-20 incisioni su legno o linoleum, pubblicate in un numero molto ridotto di copie (massimo 16) con la tecnica dell'incisione a lastra persa. Molte di esse riguardano luoghi carichi di leggenda (la suite "foresta di Huelgoat") o visitati da artisti che hanno celebrato la natura in Bretagna (l'Aven, le Rocce del Diavolo, la penisola di Crozon). Sembrano un omaggio ai famosi incisori che riassumevano la natura ispirandosi al linguaggio formale del Giappone.

Jean-Yves BOISLEVE, nato nel 1947 Au bord du trou de l'enfer, Riantec - 2023 Linoleografia stampata a colori con la tecnica della lastra persa su carta ARCHES di puro velluto (chiffon). Acquaforte n. 426 titolata sul retro, numerata 6/16 in basso a sinistra e firmata a matita in basso a destra. 30 x 21 cm Al tramonto, la faglia del Trou de l'Enfer sull'isola di Groix assume una tonalità rossastra, sviluppata in questa stampa fino al rosso del fuoco infernale, in contrasto con un mare verde smeraldo che accentua l'effetto complementare dei colori. --- Jean-Yves BOISLEVE, nato nel 1947 L'opera di Jean-Yves Boisleve ruota attorno a serie di "sagères pay", come ha scritto il compianto Philippe le Stum, ex curatore del Musée Breton di Quimper. Si tratta di suite di 10-20 incisioni su legno o linoleum, pubblicate in un numero molto ridotto di copie (massimo 16) con la tecnica dell'incisione a lastra persa. Molte di esse riguardano luoghi carichi di leggenda (la suite "foresta di Huelgoat") o visitati da artisti che hanno celebrato la natura in Bretagna (l'Aven, le Rocce del Diavolo, la penisola di Crozon). Sembrano un omaggio ai famosi incisori che riassumevano la natura ispirandosi al linguaggio formale del Giappone.

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