Null Dopo MARIANO BENLLIURE; primo terzo del XX secolo. 

"Niño Fernando. Roca d…
Descrizione

Dopo MARIANO BENLLIURE; primo terzo del XX secolo. "Niño Fernando. Roca de Togores". Terracotta smaltata. Presenta i timbri della scuola nazionale di Madrid. Misure: 28 x 13 x 10 cm. Scultura che segue i modelli dell'artista Mariano Benlliure, nato nel seno di una famiglia di ampia tradizione artistica. Si tratterebbe, inoltre, di un artista precoce, perché fin da bambino ha mostrato il suo dono per la scultura. I suoi primi concorsi ed esposizioni si svolsero prima dei dieci anni. Colui che sarebbe diventato uno dei più famosi scultori spagnoli del XX secolo iniziò a coltivare in gioventù un soggetto in cui occupava un posto di rilievo: la corrida, presentando a tredici anni un gruppo scultoreo intitolato "La cogida del picador" all'Esposizione Nazionale di Belle Arti del 1876. Nel 1881 si trasferisce a Roma, da dove si reca a Parigi per visitare colui che ha sempre considerato il suo maestro, Francisco Domingo Marqués. A Roma dipinge acquerelli per potersi pagare le spese e dedicarsi più liberamente alla scultura. Affascinato da Michelangelo, abbandona i pennelli per dedicarsi esclusivamente alla scultura. Dopo aver ottenuto una seconda medaglia all'Esposizione Nazionale di Belle Arti nel 1884 con il suo famoso chierichetto intitolato Accidenti!, seguono commissioni e altri riconoscimenti, come la prima medaglia nel 1887 con la statua del pittore Ribera (Valencia). Nel 1895 si stabilisce definitivamente a Madrid, ottenendo la Medaglia d'Onore con la Statua di Antonio Trueba (Bilbao) e cinque anni dopo il Grand Prix all'Universale di Parigi del 1900 con il Mausoleo di Gayarre (Roncal, Navarra). La sua prolifica opera copre tutti i generi e le tecniche scultoree, evidenziando i quasi cento monumenti pubblici e funerari sparsi soprattutto nella penisola e in America Latina. Il suo stile è caratterizzato da un naturalismo dettagliato e minuzioso, da un impressionismo spontaneo, da una modellazione nervosa, così veloce e vivace che l'impronta manuale dell'artista è evidente nell'argilla. Possedeva anche illustri decorazioni straniere, come la Legion d'Onore francese e la medaglia speciale dell'imperatore Francesco Giuseppe. Mariano Benlliure ha un museo dedicato alla sua opera a Cervillent (Alicante) ed è presente in numerosi musei come i Musei di Belle Arti di Valencia, Zamora, Siviglia, Malaga, Cordoba, Bilbao e San Sebastian, il Museo del Prado, l'Accademia di San Fernando e il Museo Sorolla di Madrid, il Museo dell'Esercito di Toledo, oltre a molte altre collezioni pubbliche e private in tutto il mondo.

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Dopo MARIANO BENLLIURE; primo terzo del XX secolo. "Niño Fernando. Roca de Togores". Terracotta smaltata. Presenta i timbri della scuola nazionale di Madrid. Misure: 28 x 13 x 10 cm. Scultura che segue i modelli dell'artista Mariano Benlliure, nato nel seno di una famiglia di ampia tradizione artistica. Si tratterebbe, inoltre, di un artista precoce, perché fin da bambino ha mostrato il suo dono per la scultura. I suoi primi concorsi ed esposizioni si svolsero prima dei dieci anni. Colui che sarebbe diventato uno dei più famosi scultori spagnoli del XX secolo iniziò a coltivare in gioventù un soggetto in cui occupava un posto di rilievo: la corrida, presentando a tredici anni un gruppo scultoreo intitolato "La cogida del picador" all'Esposizione Nazionale di Belle Arti del 1876. Nel 1881 si trasferisce a Roma, da dove si reca a Parigi per visitare colui che ha sempre considerato il suo maestro, Francisco Domingo Marqués. A Roma dipinge acquerelli per potersi pagare le spese e dedicarsi più liberamente alla scultura. Affascinato da Michelangelo, abbandona i pennelli per dedicarsi esclusivamente alla scultura. Dopo aver ottenuto una seconda medaglia all'Esposizione Nazionale di Belle Arti nel 1884 con il suo famoso chierichetto intitolato Accidenti!, seguono commissioni e altri riconoscimenti, come la prima medaglia nel 1887 con la statua del pittore Ribera (Valencia). Nel 1895 si stabilisce definitivamente a Madrid, ottenendo la Medaglia d'Onore con la Statua di Antonio Trueba (Bilbao) e cinque anni dopo il Grand Prix all'Universale di Parigi del 1900 con il Mausoleo di Gayarre (Roncal, Navarra). La sua prolifica opera copre tutti i generi e le tecniche scultoree, evidenziando i quasi cento monumenti pubblici e funerari sparsi soprattutto nella penisola e in America Latina. Il suo stile è caratterizzato da un naturalismo dettagliato e minuzioso, da un impressionismo spontaneo, da una modellazione nervosa, così veloce e vivace che l'impronta manuale dell'artista è evidente nell'argilla. Possedeva anche illustri decorazioni straniere, come la Legion d'Onore francese e la medaglia speciale dell'imperatore Francesco Giuseppe. Mariano Benlliure ha un museo dedicato alla sua opera a Cervillent (Alicante) ed è presente in numerosi musei come i Musei di Belle Arti di Valencia, Zamora, Siviglia, Malaga, Cordoba, Bilbao e San Sebastian, il Museo del Prado, l'Accademia di San Fernando e il Museo Sorolla di Madrid, il Museo dell'Esercito di Toledo, oltre a molte altre collezioni pubbliche e private in tutto il mondo.

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