Descrizione

Antonio Bonet, Juan Kurchan & Jorge Ferrari Hardoy, attribuito a Knoll Poltrona 'Butterfly', design originale 1938, circa 1970 Acciaio (successivamente verniciato), pelle Altezza 95 cm, larghezza 86 cm Provenienza Peter Moro CBE FRIBA Collezione privata, Londra Nota Il lotto attuale proviene da Moro House, 20 Blackheath Park, ex residenza dell'architetto Peter Moro, dal quale l'attuale proprietario ha acquistato il lotto attuale. Moro era un architetto modernista che lavorò con Berthold Lubetkin presso Tecton negli anni Trenta. Progettò poi gli interni della Royal Festival Hall e lavorò a numerosi incarichi di rilievo, tra cui la Nottingham Playhouse. Secondo il venditore, Moro acquistò la sedia negli anni Settanta e in seguito dipinse la struttura di blu.

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Antonio Bonet, Juan Kurchan & Jorge Ferrari Hardoy, attribuito a Knoll Poltrona 'Butterfly', design originale 1938, circa 1970 Acciaio (successivamente verniciato), pelle Altezza 95 cm, larghezza 86 cm Provenienza Peter Moro CBE FRIBA Collezione privata, Londra Nota Il lotto attuale proviene da Moro House, 20 Blackheath Park, ex residenza dell'architetto Peter Moro, dal quale l'attuale proprietario ha acquistato il lotto attuale. Moro era un architetto modernista che lavorò con Berthold Lubetkin presso Tecton negli anni Trenta. Progettò poi gli interni della Royal Festival Hall e lavorò a numerosi incarichi di rilievo, tra cui la Nottingham Playhouse. Secondo il venditore, Moro acquistò la sedia negli anni Settanta e in seguito dipinse la struttura di blu.

Stima 400 - 600 GBP
Base d'asta 280 GBP

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Spese di vendita: 26 %
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In vendita il mercoledì 17 lug - 10:00 (BST)
london, Regno Unito
Roseberys
+4402087612522
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AUSTRAL GROUP (Antoni Bonet, Juan Kurchan e Jorge Ferrari-Hardoy) per Ededis-Isist. Poltrona BKF ("Butterfly Chair"). Progetto originale del 1938. Copia dei primi anni '90 pubblicata da Ededis. Struttura metallica verniciata in epossidico nero e rivestimento in pelle marrone. Misure: 91 x 79 x 67 cm. La sedia BKF, nota anche come "Butterfly", è una sedia in ferro e pelle creata a Buenos Aires dal Gruppo Austral, composto da Antoni Bonet, Juan Kurchan e Jorge Ferrari. Oggi è considerata il principale simbolo del design argentino e uno dei più celebri a livello internazionale. Fu creato nel 1938 e presentato al Salón de Artistas Decoradores de Buenos Aires nel 1940. Fu il risultato del felice incontro di tre giovani architetti che si erano conosciuti a Parigi, nello studio di Le Corbusier. Antonio Bonet, Juan Kurchan e Jorge Ferrari-Hardoy trascorsero un anno di studio con il maestro, assorbendo la sua eredità. Furono particolarmente influenzati dal libro "L'Art Décoratifs d'Aujourd'hui", in cui Le Corbusier demolisce l'idea di arte decorativa a favore del design moderno. Nel suo libro, l'architetto analizza nuovi design, da mobili e oggetti tecnici a prodotti industriali di massa e soluzioni concepite in contesti militari che potrebbero essere trasferite all'ambiente domestico. Al loro ritorno in Argentina, i tre giovani fondano il Grupo Austral, un collettivo di progettazione pronto a indagare nuovi orizzonti dell'architettura. Il precedente della sedia Butterfly era la Tripolina: una riprogettazione di un classico mobile militare. I tre designer ne studiarono le potenzialità e la riprogettarono, migliorandone le caratteristiche per darle un posto d'onore nel nuovo ambiente domestico. Si sono concentrati sulla struttura, ispirandosi alla tendenza internazionale del metallo tubolare del movimento razionalista. La struttura in legno con giunti metallici è stata sostituita da due elementi metallici curvi per creare un unico anello. La struttura è lineare, pura e continua come un nastro di Möbius. È versatile, leggera e impilabile come una sedia, ma anche comoda e spaziosa come una poltrona. Il livello di comfort che offre ricorda quello di un'amaca, la tradizionale sedia latinoamericana che forma un grembo simile a un bozzolo e offre la leggerezza e la pulizia di una tela appesa. Oggi la Butterfly continua a essere riconosciuta come un classico moderno che riscuote un successo universale.