Null MINO TRAFELI
TRAFELI MINO
Volterra (Pisa) 1922

Fiore
1965

Puntasecca inci…
Descrizione

MINO TRAFELI TRAFELI MINO Volterra (Pisa) 1922 Fiore 1965 Puntasecca incisa su Formica II/8 50,00x35,00 Firma e anno in basso a destra, titolo al centro e tiratura a sinistra. Al retro timbro Galleria delle ore Milano. Certificato di provenienza ed autenticità a cura della Casa d'Aste.

116 

MINO TRAFELI TRAFELI MINO Volterra (Pisa) 1922 Fiore 1965 Puntasecca incisa su Formica II/8 50,00x35,00 Firma e anno in basso a destra, titolo al centro e tiratura a sinistra. Al retro timbro Galleria delle ore Milano. Certificato di provenienza ed autenticità a cura della Casa d'Aste.

Le offerte sono terminate per questo lotto. Visualizza i risultati

Forse ti piacerebbe anche

YOSHIMICHI: UN WAKIZASHI IN SHIRASAYA YOSHIMICHI: UN WAKIZASHI IN SHIRASAYA Di Yoshimichi, firmato Tanba no Kami Yoshimichi Giappone, 17 secolo, inizio del periodo Edo (1615-1868) Il sugata è shinogi-zukuri con iori mune, chu-kissaki e torii sori. Forgiato in itame hada, il suguha hamon con sudare-ba. Ogni lato della lama presenta un carattere bonji, un altro lato con gomabashi e l'altro con due brevi scanalature parallele di diversa lunghezza e larghezza. Il nakago ha un mekugi-ana, un kengyo jiri e un sujikai yasurime, con la scritta Tanba no Kami YOSHIMICHI sotto un crisantemo a sedici petali. L'habaki in rame dorato con segni di lima diagonali. NAGASA 43,8 cm, SORI 1,4 cm, LUNGHEZZA 68,6 cm Condizioni: Ottime condizioni con lievi segni di usura e qualche piccola bolla. Yoshimichi I era il terzo figlio di Kanemichi di Seki, nella provincia di Mino. Si trasferì a Kyoto all'inizio del 1590 con il padre e i fratelli Iga no Kami Kinmichi, Rai Kinmichi e Etchu no Kami Masatoshi. Nel 1595 gli fu concesso il titolo di "Tamba no Kami", che fu dato anche al suo primo figlio nel 1639 e al suo secondo figlio, che visse a Osaka negli anni '40 del XVI secolo. Dalla seconda generazione in poi, la famiglia di Kyoto incise uno stemma a sedici petali di crisantemo sui codoli delle lame. Solo gli spadaccini approvati dall'imperatore avevano il diritto di utilizzare il marchio del crisantemo sulle loro lame. Il kikumon è stato utilizzato dalle famiglie imperiali giapponesi fin dal periodo Kamakura. Kiku significa crisantemo, che è il fiore nazionale del Giappone. Veniva utilizzato anche nei santuari legati all'imperatore.