JONE HOPPER
HOPPER JONE
Orleans (Stati Uniti) 1932

Jacques Brel portrait
2017

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Descrizione

JONE HOPPER HOPPER JONE Orleans (Stati Uniti) 1932 Jacques Brel portrait 2017 Aerosol su tela 100,00x81,00 Certificato di autenticità Firma in basso a destra. Al retro, Firma, titolo e anno.

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JONE HOPPER

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Henry VALENSI (Algeri 1883 - Bailly 1960) Sinfonia in rosso, 1935 Olio originale su tela 97 x 130 cm Titolato, firmato e datato in alto a sinistra Symphonie rouge Henry Valensi 1935 Reca sul telaio l'etichetta manoscritta Symphonie rouge Henry Valensi 11 place Porte Champeret Paris 17e, e l'etichetta della mostra n°3282 Si ringrazia l'Association des Ayants droit du peintre Henry Valensi per aver confermato l'autenticità di quest'opera. Provenienza : Vendita Loudmer et Poulin, Parigi, 4 dicembre 1977, n°171. Esposizioni : Salon des Indépendants, Parigi, 1936 Henry Valensi La musique des couleurs, Musée du Château des ducs de Wurtemberg, 15 aprile - 17 settembre 2017 Bibliografia : Catalogo della mostra Henry Valensi La musique des couleurs, Musée du Château des ducs de Wurtemberg, 15 aprile - 17 settembre 2017, pagina 80, descritto e riprodotto "[Valensi] lesse una poesia e poi la tradusse in linguaggio musicale. Le parole erano completamente scomparse e sostituite da una forma essenzialmente musicale. Le parole stesse erano incomprensibili. Era un vero e proprio canto. Concludemmo quindi che, spingendo la letteratura verso il musicalismo, ci saremmo ritrovati con la canzone, [...] le parole essendo solo una convenzione" (Estratto di una lettera di Louis A. Baudon a Jean-Marue Euzet, 2 aprile 1936, tesi Musicalisme, C. Euzet, p. 147). Il 1912 è un anno decisivo in termini di cambiamento estetico, sia per Henry Valensi che per l'intera scena artistica parigina, desiderosa di rinnovare l'arte di inizio secolo. Le discussioni si svolgono nello studio di Puteaux di Jacques Villon e dei suoi fratelli. Henry Valensi fu introdotto da Francis Picabia e Roger de La Fresnaye per discutere di numeri, matematica, geometria, proporzioni armoniche e soluzioni per ottenere nuove composizioni grafiche. Le amicizie e le affinità intellettuali del Gruppo di Puteaux diedero vita al Gruppo della Sezione Aurea, una tappa decisiva nella storia del Cubismo. Henry Valensi fece parte del comitato dei "Cinque" che organizzarono la famosa mostra dell'ottobre 1912 nei vasti locali di rue de la Boétie: Albert Gleizes, Marcel Duchamp, Jean Metzinger, Francis Picabia e lui stesso. Il più giovane di loro, Valensi, fungeva da segretario e allo stesso tempo scoprì la sua capacità di riunire le persone. L'Associazione degli artisti musicali Costituita il 4 marzo 1932 in casa del suo presidente, all'11 place de la Porte Champeret, a Parigi, pubblica all'inizio di aprile 1932 questo MANIFESTO: Manifesto del gruppo di pittori "les artistes musicalites". [...] Ora l'arte che offre di più, dinamismo, ritmo, armonia, scienza, sintesi... è la Musica. Per questo siamo qui consapevoli che, da un punto di vista estetico, lo spirito musicale predomina nel nostro tempo e che, per continuare a tradurre tradizionalmente la nostra Vita, l'Arte deve musicalizzarsi". In realtà, questa influenza della Musica predominante si è già sviluppata, ma inconsapevolmente, in tutte le arti, in tutti gli artisti che possono sentirsi "sensibili e creativi", e contemporaneamente in diversi Paesi. Diremmo infatti che è già stata "musicalizzata": nell'architettura, che oggi sta sorgendo dalle rive della Sprea alle sponde marocchine dell'Atlantico; nella scultura di Archipenko o Lipchitz; nella pittura degli impressionisti e dei cubisti francesi o dei futuristi italiani; e nella letteratura, per via di Mallarmé o Proust. Quanto alla musica, oggi sovrana tra le arti, non si è forse liberata dallo spirito pittorico religioso del Medioevo e dallo spirito letterario filosofico dei Diderot? Henry Valensi 1883-1960, La musique des couleurs, Musée du château des ducs de Wurtemberg, Montbéliard, 15 aprile-17 settembre 2017

André GIDE.(1869-1951) Lettera autografa a Raymond Bonheur, firmata. Parigi, 18 novembre 1932 2 pagine in 8vo, 210x135 mm. Lettera su carta intestata con il suo indirizzo di Parigi, firmata con data “18 Nov. 32". Allegata una foto con ritratto. Lo scrittore ha appena letto, con le lacrime agli occhi, la lettera di Bonheur, suo grande amico. « Tout de même, en passant un jour à Paris, quel plaisir me feriez-vous en venant sonner à ma porte ! Si bousculé que je sois par la vie, je me sens parfois très seul, certaines affections du passé n’ont jamais été remplacées ». [Tuttavia, se un giorno dovessi passare per Parigi, che piacere mi faresti suonando il campanello! Per quanto sia spinto dalla vita, a volte mi sento molto solo, certi affetti del passato non sono mai stati sostituiti] Il musicista Raymond Bonheur, nipote del pittore Rosa, riceveva spesso Gide a Magny-les-Hameaux (dove lì la scuola porta suo nome). Mise in musica "Les Elégies" di Gide. Gide scrisse un bellissimo tributo a Bonheur alla sua morte e la loro corrispondenza fu pubblicata. 2 pages in 8vo, 210x135 mm. Letter on headed paper with his address in Paris, signed with the date “18 Nov. 32”. A photo with a portrait is attached. The writer has just read, with tears in his eyes, the letter from Bonheur, a great friend of him.«Tout de meme, en passant un jour à Paris, that plaisir me feriez-vous en venant sonner à ma porte! Si bousculé que je sois par la vie, je me sens parfois très seul, certaines affections du passé n’ont jamais été remplacées ". [However, if one day you were to pass through Paris, what a pleasure you would do me by ringing the bell! As much as I am driven by life, I sometimes feel very lonely, certain past affections have never been replaced] The musician Raymond Bonheur, grandson of the painter Rosa, often received Gide at Magny-les-Halameux (here the school is dedicated to him). He put Gide's "Les Elégies" to music. Gide wrote a beautiful tribute to Bonheur on his death and their correspondence was published.