Null JOSEP ARRAU I BARBA (Barcellona, 1802-1872). 

"Ritratto di Doña Rosa Vilar…
Descrizione

JOSEP ARRAU I BARBA (Barcellona, 1802-1872). "Ritratto di Doña Rosa Vilardaga de Nadal". Olio su tela. Conserva la tela originale e la cornice d'epoca con lievi danni causati da xilofagi. Opera esposta in Cent Anys Retrat Femení y Catala, 1933. Nº98. Provenienza: Conti di Viladarga. Misure: 60 x 48 cm; 74 x 59 cm (cornice). Pittore e professore di Belle Arti, Josep Arrau i Barba iniziò i suoi studi sotto la tutela del padre, il pittore Josep Arrau i Estrada (1774-1818). Viaggiatore instancabile, nel corso della sua vita visitò diverse città spagnole, come Madrid, Valencia, Alicante e Malaga, e diversi Paesi europei, tra cui Francia, Belgio, Inghilterra e, soprattutto, Italia. A Milano conosce il pittore Giusepe Molteni, che lo introduce nell'atmosfera del romanticismo "nazareno". Nel 1834 si trasferisce per la seconda volta in Italia, dove entra in contatto con il gruppo di giovani artisti spagnoli che, da poco giunti a Roma, adottano i presupposti del "nazarenismo" germanico, stabilendo con loro un rapporto di reciproca influenza. Alcuni dei musei che conservano le sue opere, oltre a numerose collezioni private, sono il Museu Nacional d'Art de Catalunya-Museu d'Art Modern, la Reial Acadèmia Catalana de Belles Arts de Sant Jordi o la Reial Acadèmia de Ciències i Arts de Barcelona. Opera esposta in Cent Anys Retrat Femení y Catala, 1933. Nº98. Conserva la tela originale e la cornice d'epoca con lievi danni causati da xilofagi.

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JOSEP ARRAU I BARBA (Barcellona, 1802-1872). "Ritratto di Doña Rosa Vilardaga de Nadal". Olio su tela. Conserva la tela originale e la cornice d'epoca con lievi danni causati da xilofagi. Opera esposta in Cent Anys Retrat Femení y Catala, 1933. Nº98. Provenienza: Conti di Viladarga. Misure: 60 x 48 cm; 74 x 59 cm (cornice). Pittore e professore di Belle Arti, Josep Arrau i Barba iniziò i suoi studi sotto la tutela del padre, il pittore Josep Arrau i Estrada (1774-1818). Viaggiatore instancabile, nel corso della sua vita visitò diverse città spagnole, come Madrid, Valencia, Alicante e Malaga, e diversi Paesi europei, tra cui Francia, Belgio, Inghilterra e, soprattutto, Italia. A Milano conosce il pittore Giusepe Molteni, che lo introduce nell'atmosfera del romanticismo "nazareno". Nel 1834 si trasferisce per la seconda volta in Italia, dove entra in contatto con il gruppo di giovani artisti spagnoli che, da poco giunti a Roma, adottano i presupposti del "nazarenismo" germanico, stabilendo con loro un rapporto di reciproca influenza. Alcuni dei musei che conservano le sue opere, oltre a numerose collezioni private, sono il Museu Nacional d'Art de Catalunya-Museu d'Art Modern, la Reial Acadèmia Catalana de Belles Arts de Sant Jordi o la Reial Acadèmia de Ciències i Arts de Barcelona. Opera esposta in Cent Anys Retrat Femení y Catala, 1933. Nº98. Conserva la tela originale e la cornice d'epoca con lievi danni causati da xilofagi.

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