ERNEST SANTASUSAGNA SANTACREU (Barcellona, 1900 - Santa Coloma de Gramenet, Barc…
Descrizione

ERNEST SANTASUSAGNA SANTACREU (Barcellona, 1900 - Santa Coloma de Gramenet, Barcellona, 1964). "Venere dello specchio". Olio su tela. Presenta restauri. Firmato in basso a destra. Misure: 65 x 80 cm; 93 x 109 cm (cornice). Quest'opera lascia testimonianza di una profonda conoscenza dell'opera del maestro del barocco Velázquez, oltre che di un polso artistico privilegiato: i vividi toni rosa dell'incarnato della modella, il modo di stendere il foglio bianco, il senso materico stampato, il riflesso metallico dello specchio... sono aspetti che danno conto di un degno seguace della scia di Velázquez. Con la massima sapienza, riesce a far acquisire qualità tattili al corpo crestato, così come al piccolo Cupido. La pittura di Santasusagna, con il suo linguaggio naturalistico, è sempre stata votata alla valorizzazione della sensualità femminile, nelle sue forme e nella sua freschezza, ma senza idealizzazione. In questa occasione lo realizza attraverso questa Venere carnale e realistica, così come era nell'interesse di Velázquez prendere a modello giovani donne del suo ambiente invece di rappresentare dee irreali. Ernest Santasusgana iniziò la sua formazione presso l'Accademia Baixas di Barcellona, per poi approfondire gli studi presso la Scuola di Arti e Mestieri di La Lonja. In seguito divenne professore di quest'ultima e, quando gli insegnamenti dell'istituzione furono interrotti, divenne professore della Superior de Bellas Artes de San Jorge. Membro del Real Círculo Artístico, debutta alla Sala Parés nel 1928. Da quel momento in poi ripeté la sua presenza nella sala della Pinacoteca, oltre a partecipare ai Salones de Otoño e alle Mostre di Primavera di Barcellona, oltre ad altri concorsi e mostre. Si distinse con una menzione d'onore all'Esposizione Internazionale di Barcellona del 1929, all'Esposizione Nazionale di Madrid del 1941 con una terza medaglia e all'Esposizione Nazionale di Barcellona del 1944 con il premio d'onore. È stato inoltre premiato due volte dal Círculo Artístico. Oltre che nella sua città natale, Santasusagna ha esposto a Madrid, San Sebastian e Bilbao, e ha partecipato a mostre collettive in Egitto, Brasile, Argentina e Italia, nonché alle Biennali di Venezia, Berlino e Arte Contemporanea Spagnola a Buenos Aires. Ha lavorato anche come disegnatore di manifesti per la Metro Goldwin Mayer. Le sue opere si trovano in diversi musei spagnoli e in molte collezioni nazionali e straniere. Presenta restauri.

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ERNEST SANTASUSAGNA SANTACREU (Barcellona, 1900 - Santa Colo

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MOISÉS VILLÈLIA (Barcellona, 1928 - 1994). Senza titolo. Canna di bambù policroma. Misure: 86 x 65 x 20 cm. Moisés Sanmarón Puig, il cui nome artistico era Villèlia, fu uno scultore legato al movimento astratto, che inizialmente si identificò con le preoccupazioni artistiche del gruppo Dau al Set. Imparò a scolpire il legno nella bottega del padre, rinomato artigiano, e durante l'infanzia ricevette un'educazione razionalista, interrotta dallo scoppio della guerra civile. Dopo la guerra, la sua famiglia si trasferisce da Barcellona a Mataró. Espone le sue opere per la prima volta nel 1949 al Museo di Mataró. Quattro anni più tardi, dopo aver lavorato con il padre alla carpenteria della cappella di Santa Ana in città, decide di dedicarsi completamente alla scultura. Con una borsa di studio dell'Institut Français di Barcellona, si trasferisce a Parigi nel 1967. Nella capitale francese lavora con la carta perforata come materiale principale per le sue opere. Due anni dopo si reca in Argentina, dove vive il fratello, anch'egli scultore, e infine si stabilisce a Quito, dove rimane fino al 1972. Tornato in Spagna, si trasferisce nel villaggio di Molló, a Girona, dove si dedica alla realizzazione di sculture surrealiste in cui utilizza il legno di salice e assembla oggetti, conferendo alle sue opere di questo periodo un certo senso dell'umorismo. Morto nel 1994, nel 1999 l'IVAM di Valencia gli ha dedicato un'ampia retrospettiva. Attualmente è rappresentato al MACBA di Barcellona, al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía e al Museo de Arte Contemporáneo Patio Herreriano di Valladolid.