1 / 3

Descrizione

Tre pendenti devozionali tibetani ed un anello

in bronzo, rame smalti e corallo

96 
Vai al lotto
<
>

Tre pendenti devozionali tibetani ed un anello

Stima 150 - 200 EUR
Base d'asta 50 EUR

Escluse le commissioni di vendita.
Consulta le condizioni di vendita per calcolare l’importo delle spese.

Spese di vendita: 27 %
Fai un'offerta
Iscriversi all’asta

In vendita il sabato 06 lug : 10:00 (CEST)
brescia, Italia
Baias SRL
+390308375536
Visualizza il catalogo Consulta le CGV Informazioni sull’asta

Consegna a
Modifica dell'indirizzo
MBE Brescia
Maggiori informazioni
Questa soluzione di spedizione è facoltativa..
Potete utilizzare un corriere di vostra scelta.
Il prezzo indicato non include il prezzo del lotto o le commissioni della casa d'aste.

Forse ti piacerebbe anche

Henry Bone, RA, Britannico 1755-1834- Danaë, dopo Tiziano; smalto su rame, con iscrizione "Londra/ aprile 1812/ dipinto per il Marchese di Lansdown da/ Henry Bone RA. Pittore di smalti in ordinario/ per Sua Maestà e pittore di smalti per S.A.R. il Principe Reggente dopo l'originale di Tiziano/ nella collezione del Conte di Darnley" sul retro, 31,7 x 22,6 cm. Provenienza: Collezione del conte di Darnley. Vendita dell'artista, Londra, Christie's, 30 giugno 1832, lotto 66. Collezione privata, Regno Unito. Esposto: Londra, Royal Academy, 1810, n. 652. Letteratura: R. Walker, "Henry Bone's Pencil Drawings in the National Gallery", in The Walpole Society, 1999, p. 359, cat. n. 672. Nota: Bone era noto per aver creato alcuni dei più grandi dipinti a smalto del suo tempo, ottenendo un riconoscimento nel 1801 quando divenne associato alla Royal Academy e fu nominato pittore di smalti del re Giorgio III. Bone mantenne questa posizione anche durante i regni di Giorgio IV e Guglielmo IV. Nel 1811 Bone fu eletto Accademico Reale e nello stesso anno completò un grande dipinto a smalto sul modello del Bacco e Arianna di Tiziano. Questo quadro è stato venduto da Christie's a Londra il 4 luglio 2013 (lotto 2). Anche la presente opera di Bone deriva dal lavoro di Tiziano e raffigura la principessa mitologica Danaë, come narrata da Ovidio e Boccaccio. Il pittore veneziano Tiziano e la sua bottega realizzarono almeno sei versioni di Danaë (o Danaë e la pioggia d'oro), tra il 1544 e il 1560 circa. Ovidio racconta che Danae fu confinata in una torre di bronzo in seguito alla profezia che il suo primogenito avrebbe ucciso il padre. In quest'opera è raffigurato il momento in cui Danae viene sedotta e rimane incinta da Zeus, sceso dal Monte Olimpo per sedurla sotto forma di pioggia d'oro. La presenza di Cupido sul lato sinistro è emblematica del desiderio di Zeus.