Null TECLA
COLLIER A TRASFORMAZIONE
Due ranghi di bellissime perle di coltura di…
Descrizione

TECLA COLLIER A TRASFORMAZIONE Due ranghi di bellissime perle di coltura disposti a scivolo. Il motivo centrale, amovibile, è ornato da un fiore in oro grigio centrato da un brillante di 4,50 carati, in un contesto di brillanti e baguette. È accompagnato da una collana stilizzata di diamanti. Interamente amovibile, la broche ronde può essere portata anche senza le spille. In un'asta della Maison Técla. Collana con diamanti, perle coltivate e oro 18 ct. con un diamante taglio brillante di 4,50 carati. Può essere indossata anche come spilla. Certificato L.F.G. per il diamante che attesta: colore J, purezza VS1. RC : Diamètres des perles : 5,3 - 7,4 mm environ. Dimensioni della pietra: 11,0 - 11,4 x 6,18 mm. Lunghezza interna: 41,5 cm circa. Dimensioni della confezione: 7,5 x 3,2 cm circa. Peso: 86,7 g (18k - 750).

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TECLA COLLIER A TRASFORMAZIONE Due ranghi di bellissime perle di coltura disposti a scivolo. Il motivo centrale, amovibile, è ornato da un fiore in oro grigio centrato da un brillante di 4,50 carati, in un contesto di brillanti e baguette. È accompagnato da una collana stilizzata di diamanti. Interamente amovibile, la broche ronde può essere portata anche senza le spille. In un'asta della Maison Técla. Collana con diamanti, perle coltivate e oro 18 ct. con un diamante taglio brillante di 4,50 carati. Può essere indossata anche come spilla. Certificato L.F.G. per il diamante che attesta: colore J, purezza VS1. RC : Diamètres des perles : 5,3 - 7,4 mm environ. Dimensioni della pietra: 11,0 - 11,4 x 6,18 mm. Lunghezza interna: 41,5 cm circa. Dimensioni della confezione: 7,5 x 3,2 cm circa. Peso: 86,7 g (18k - 750).

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BANDELLO (Matteo). XVIII histoires tragiques, extraictes des oeuvres Italiennes de Baudel, & mises en langue Françoise. I primi sei, di Pierre Boisteau, soprannominato Launay, nativo di Bretaigne. - Les douze suivans, par Franc. de Belle-Forest, Comingeois. Torino, Cesare Farina, 1582. In-16, 436 ff, [3] ff, vitello fulvo, dorso ornato, triplo filetto dorato che incornicia le copertine, bordi dorati, pizzo interno (Thompson). Ristampa della prima traduzione del Bandello di Pierre Boaistuau (1517-1566), apparsa nel 1559 all'indirizzo di Parigi, insieme alla continuazione di Belleforest, pubblicata per la prima volta nel 1560 e che costituisce la prima traduzione francese di Romeo e Giulietta. Le 214 Novelle del Bandello erano apparse in italiano nel 1554 (prime tre parti, indirizzate a Lucca) e nel 1573 (quarta parte, indirizzata a Lione). Boaistuau e Belleforest erano interessati solo a una piccola parte del corpus, tra cui la storia di ROMEO ET JULIETTE, che fece la sua PRIMA APPARIZIONE IN FRANCESE "Histoire troisième de deux amans, dont l'un mourut de venin, l'autre de tristesse". L'opera si inserisce in una tradizione di storie d'amore tragiche che risale all'antichità. La trama si basa su un racconto italiano di Luigi da Porto, tradotto in inglese e in versi da Arthur Brooke nel 1536 come The Tragical History of Romeus and Juliet. Nel 1582, William Painter ne scrisse una versione in prosa nel suo Palace of Pleasure. Shakespeare prese in prestito da entrambe, ma ampliò la trama sviluppando i personaggi secondari, in particolare Mercuzio e il conte Paride. Scritta probabilmente tra il 1591 e il 1595, l'opera fu pubblicata per la prima volta in quarto nel 1597. Vescovo di Agen dal 1550, Matteo Maria Bandello (1480-1561) fu una figura letteraria e sociale sia italiana che francese: visitò la corte francese già nel 1510, frequentò anche la famiglia Sforza a Milano e visse in Francia fin dalla sua nomina al vescovato di Agen. Morì nel castello di Bazens, proprietà del mense vescovile. (Brunet I, 638. Cioranescu, XVI, 4092 (per la prima edizione). Bell'esemplare proveniente dalla biblioteca di M. F. Clicquot de Reims n° 602 (targhetta manoscritta) e dei fratelli Heirisson (targhetta).

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