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Sigmund Freud Autograph Letter Signed: "I am a pacifist" Significativa SLA in tedesco, firmata "Freud", una pagina su entrambi i lati, 5,5 x 9, carta intestata personale, 15 dicembre 1931. Lettera scritta a mano all'architetto e scrittore Roderick Seidenberg, per esteso (tradotto): "Lei ha giudicato correttamente da che parte stanno le mie simpatie. Sono pacifista e contrario all'uso della violenza negli affari umani. Ma temo di non poter affermare pubblicamente il mio atteggiamento personale. Il mio giudizio piuttosto pessimistico sulla natura umana mi porta a dubitare che si possa ottenere qualcosa con le masse senza la forza e la coercizione; in natura, a parte l'uomo, tutto si basa sulla lotta e sull'estinzione reciproca. Sono consapevole della richiesta etica - o piuttosto della disposizione - che noi umani dovremmo organizzare le cose in modo diverso. Ma come giustificare questo? Poiché non riconosco la moralità come un'ispirazione divina, ma solo come una tendenza evolutiva, non vedo come possa sostenere la vostra posizione in questa fase della cultura umana. Le guerre, si spera, probabilmente scompariranno da sole nel corso del nostro sviluppo culturale verso una più completa padronanza della natura. Chiunque lavori al progresso della scienza e della tecnologia contribuisce ad avvicinare quell'epoca. Per il momento non mi aspetto nulla dalle suppliche, per quanto benintenzionate ed entusiaste. Vi prego quindi di scusarmi dal contribuire alla vostra proposta di pubblicazione". In buone condizioni. Accompagnato dalla busta postale originale, indirizzata di pugno da Freud. Custodito in una bella custodia a conchiglia su misura con dorso in marocchino blu. Roderick Seidenberg, di origine tedesca, emigrò da giovane a New York, dove si dedicò a diverse attività architettoniche: in particolare, fu responsabile degli esterni dell'Hotel New Yorker e della Garment Center Tower di New York. Il suo status di obiettore di coscienza durante la Prima Guerra Mondiale lo portò a essere internato a Camp Upton a Long Island e a Fort Riley e Leavenworth in Kansas dal 1918 al 1920. Negli anni Trenta iniziò a collaborare a varie riviste e pubblicò alcuni libri significativi: Posthistoric Man: An Inquiry (1950) e Anatomy of the Future (1961). In questo caso, sembra che Seidenberg abbia chiesto a Freud un contributo letterario sul pacifismo, forse come parte di uno studio o di una raccolta derivante dalle sue radici pacifiste. Nel 1932, Freud avrebbe notoriamente scritto ad Albert Einstein sull'argomento, in una lettera ora pubblicata con il titolo "Perché la guerra?". In essa, Freud esamina le basi psichiche della spinta umana verso la guerra e spera che il "progresso della civiltà" trasformi tutti gli uomini in pacifisti: quanto tempo ci vorrà, osserva, non si sa. Una lettera straordinaria su un tema importante del XX secolo.

amherst, Stati Uniti