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Woodrow Wilson Hand-Corrected Typed Letter Draft on U.S. Neutrality in WWI, Denying Allegations Regarding “the sale and exportation of arms by citizens of the United States to the enemies of Germany” Bozza dattiloscritta non firmata di una lettera del Presidente Woodrow Wilson, interamente corretta di suo pugno, sette pagine su quattro fogli contigui, 8 x 12,5, carta intestata del Dipartimento di Stato con timbro a secco, 12 aprile 1915. Importante bozza di una lettera a "Sua Eccellenza il Conte J. H. von Bernstorff, Ambasciatore della Germania Imperiale", in risposta all'accusa di Bernstorff che gli Stati Uniti stavano fornendo ingiustamente munizioni alle nazioni in guerra con le Potenze Centrali durante la Seconda Guerra Mondiale. Wilson insiste sul fatto che gli Stati Uniti sono sinceramente neutrali e amici della Germania, con un tono diplomatico ma deciso. Il testo è corredato da numerose correzioni a matita, con l'aggiunta di alcune frasi intere nella seconda pagina e l'eliminazione dell'intero testo della quinta pagina. In parte, con le correzioni manoscritte di Wilson tra parentesi: "Ho preso in [ponderata] considerazione la nota di Vostra Eccellenza del 4 aprile 1915, che allega un memorandum della stessa data, in cui [Lei] discute l'azione di questo Governo riguardo al commercio tra gli Stati Uniti e la Germania, e l'atteggiamento di questo Governo riguardo all'esportazione di armi e munizioni dagli Stati Uniti alle nazioni in guerra con la Germania. Pur non ignorando che [una] conseguenza della guerra navale condotta tra la Germania e i suoi nemici è stata quella di privare il popolo tedesco [in larga misura] dei privilegi commerciali di cui godeva in precedenza, e ha [quasi interamente] impedito i rapporti commerciali tra loro e le nazioni neutrali attraverso i mari, non sono in grado di percepire alcuna giustificazione per i commenti sfavorevoli di Vostra Eccellenza sul fatto che questo Governo non ha insistito su un'equiparazione delle [relazioni] commerciali americane con tutte le nazioni belligeranti che le fortune della guerra hanno reso disuguali. [Sono sinceramente dispiaciuto di notare, inoltre, che nel fare questi commenti lei usa un linguaggio che sembra] mettere in dubbio la buona fede degli Stati Uniti nell'adempimento del loro dovere di neutrali. [Do per scontato che non vi fosse alcuna implicazione di questo tipo, ma è così evidente che Vostra Eccellenza sta lavorando sotto certe false impressioni che mi permetto di chiarire il punto di vista del Governo degli Stati Uniti su questo argomento".] Dovrebbe essere chiaro che le opinioni qui espresse non sono avanzate a titolo di scuse o di giustificazione, ma allo scopo di dimostrare che il [vostro] memorandum si basa su un'idea del [dovere] di un neutrale e su una concezione del privilegio di un belligerante di giudicare tale condotta, quando i diritti commerciali del neutrale sono colpiti da un altro belligerante, che questo Governo considera errata. In relazione alla condotta di questo Governo nel mantenere il suo commercio, noto che Vostra Eccellenza non ha fatto alcun riferimento al tentativo degli Stati Uniti di ottenere dai Governi tedesco e britannico modifiche reciproche delle misure proposte da ciascuno rispettivamente per quanto riguarda l'interruzione del commercio in alto mare, tentativo che, sebbene fallito, indicava [almeno] la sua imparziale buona volontà nei confronti dei belligeranti. Tale omissione di riferimento a un fatto che ha mostrato uno spirito così amichevole verso entrambe le parti nell'attuale conflitto, è stata fatta presumibilmente per inavvertenza, ma, alla luce dei commenti di Vostra Eccellenza, [non posso che considerarla deplorevole]. Inoltre, non si fa riferimento alla corrispondenza diplomatica in cui gli Stati Uniti hanno esposto il loro atteggiamento nei confronti delle molestie illegali al loro commercio da parte degli avversari della Germania. Questi [atti, mi permetto di far notare] non sono in linea con l'assunto di Vostra Eccellenza "che il governo degli Stati Uniti acquieti le violazioni del diritto internazionale da parte della Gran Bretagna". Per quanto riguarda la linea di condotta seguita da questo governo in materia di fermi o sequestri da parte della Gran Bretagna di navi e carichi americani, credo sia mio dovere dichiarare francamente a Vostra Eccellenza che l'interferenza con i diritti dei cittadini americani in merito alle loro proprietà in alto mare è una questione tra questo governo e il governo che interferisce con tali diritti, e che le critiche mosse al comportamento di questo governo in [tali questioni] da parte di un altro governo, che non può essere pienamente informato sui fatti e che non può conoscere le ragioni del comportamento adottato, costituiscono una presunzione di privilegio che non sembra essere in accordo con gli usi e le consuetudini internazionali... Questo memorandum, [nell'accennare] alla questione della vendita e dell'esportazione di armi da parte di cittadini degli Stati Uniti ai nemici della Germania, [sembra implicare] che la continuazione di tale commercio manifesti uno spirito non neutrale da parte di questo Governo e un atteggiamento sleale da parte sua nei confronti della Germania. Questo Governo, come Vostra Eccellenza credo sappia, è dell'opinione che qualsiasi cambiamento nelle sue leggi di neutralità durante lo svolgimento di una guerra, che influirebbe in modo diseguale sulle relazioni degli Stati Uniti con i belligeranti, sarebbe un allontanamento dal

amherst, Stati Uniti