Descrizione

John Quincy Adams Autograph Letter Signed on War of 1812: "Europe is passively submitting to be reshackled with the manacles of feudal and papal tyranny"

ALS, tre pagine su due fogli adiacenti, 8 x 9,75, 14 aprile 1816. Lunga lettera manoscritta a Samuel Dexter, che era stato Segretario alla Guerra e al Tesoro durante l'amministrazione del padre di John Quincy Adams, John Adams. In questa lettera intima e personale, Adams offre il suo punto di vista sulla guerra del 1812, i suoi effetti sul carattere americano ed europeo, l'opposizione agli sforzi bellici, i suoi negoziati per porre fine alla guerra e il futuro dell'Europa. Durante questo periodo, Adams era in carica come ministro degli Stati Uniti presso il Regno Unito e aveva fatto parte della delegazione americana che aveva negoziato la fine della Guerra del 1812. In parte: "Nulla potrebbe essere più gratificante per me del vostro cortese suffragio sull'utilità dei miei servizi dopo la mia attuale residenza in Europa... La mia strada del dovere è stata chiara. Il successo che mi ha accompagnato deve essere attribuito, in primo luogo, a un disponente degli affari umani più saggio di noi; in secondo luogo, alla gloriosa energia dei nostri connazionali, sull'oceano e sulla terraferma - un'energia che né il nostro nemico straniero, né quei "Saggi dell'Est", che hanno costruito il loro sistema politico sul disprezzo del carattere americano, hanno preso in considerazione - in terzo luogo alla saggezza, alla moderazione e al puro patriottismo del Presidente, e al puro patriottismo del Presidente, del Congresso e del Governo degli Stati Uniti, che hanno iniziato e portato avanti la guerra e autorizzato la conclusione della pace, sulla base di principi fondati sull'onore, l'indipendenza e il reale benessere dell'Unione. Con tutti questi aiuti, e con una linea di condotta così chiaramente delineata, come l'unica che poteva essere perseguita con correttezza, qualsiasi momento di ansia abbia pesato su di me durante la carriera che ho attraversato, non c'è stato certamente alcuno sforzo straordinario né di intelletto né di virtù richiesto da me, in nessuna delle situazioni in cui sono stato collocato. Non mi è stato chiesto di elevarmi, per dettato della mia coscienza, al di sopra dell'atmosfera stessa della politica di partito. Agire in opposizione a tutti o alla maggior parte di coloro con cui avevo agito in precedenza - sopportare i colpi dei più inveterati nemici politici - "i nemici che una volta erano amici" - perdere l'affetto e persino la stima di coloro che avevo più stimato e rispettato - essere bollato come un apostata dai miei principi, per l'ostinazione con cui vi ho aderito, per far sì che la mia inflessibile devozione al mio dovere venisse interpretata come una bassa e sordida negligenza, per incontrare lo sguardo "di un occhio alterato e scortese" e il più mortificante candore di coloro la cui compassione era disposta ad assolvere la mia onestà, a spese della mia comprensione, e a mettere sul conto della follia tutto ciò che deducevano dall'accusa di vizio. Di tutto questo ho avuto un po' di esperienza, e non poca, per due anni prima di lasciare gli Stati Uniti, e di questo credo abbiate avuto una parte non piccola negli ultimi tre anni: è proprio il periodo della mia intera vita pubblica a cui guardo con maggiore soddisfazione, e in cui, a mio avviso, i miei servizi, pur essendo meno riusciti, sono stati più meritevoli di qualsiasi cosa io abbia fatto in Europa. Sono consapevole che la vostra opinione sulle misure di allora era e continua ad essere sfavorevole, e che il fatto che fossero le misure migliori poteva essere messo in discussione allora e può esserlo tuttora; né negherò che la politica e la saggezza della dichiarazione di guerra, quando è stata fatta, potevano essere all'epoca e possono essere tuttora tutt'altro che indiscutibili, e che visioni diverse dell'interesse comune possono portare, sulle basi più giuste, a conclusioni opposte su questa questione. Non era l'opposizione costituzionale, ma lo spirito di fazione e il progetto di disunione dei leader neo-inglesi che aborrivo. È a questo che avete resistito con tanto coraggio e alla fine con tanto successo, e resistendo, con il peso del vostro carattere e la forza della vostra eloquenza, avete reso un servizio all'Unione, e anche alla Nuova Inghilterra, che le intere vite dell'intera Convenzione di Hartford non potranno mai eguagliare - spero ancora che nel momento in cui sto scrivendo, una maggioranza del popolo del Massachusetts abbia testimoniato il suo senso di questo importantissimo servizio, ponendo lei a capo del suo governo; ma se le cose dovessero andare diversamente, se la combinazione Bulwark e Press-gang fosse ancora abbastanza forte da portare un candidato, che mi dispiacerebbe annoverare tra loro, e che credo abbiano preso più per il suo bene che per il suo; più per tenervi fuori che per farlo entrare, godrete di una ricompensa superiore a qualsiasi cosa che i partiti o i popoli possano elargire: la ricompensa imperitura di una mente che si auto-approva. Il piano per separare il New England dal resto dell'Unione Nordamericana è stato, suppongo, di nuovo accantonato per il momento. Ma è stato così a lungo elaborato, così ripetutamente messo in ombra, in stagioni di prosperità nazionale, che non è mai stato messo in discussione.

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