Null Lorenzo Roccheggiani,
Italiano fl.1804-1817-

Stampe di antichità romane, g…
Descrizione

Lorenzo Roccheggiani, Italiano fl.1804-1817- Stampe di antichità romane, greche, etrusche ed egizie; incisioni su carta, ognuna firmata "Roccheggiani" (all'interno della lastra), ciascuna 18 x 29,9 cm, dieci (10), (montate/non incorniciate). Provenienza: Collezione privata, Regno Unito. Nota: La Wellcome Collection descrive come "Roccheggiani progettò ed eseguì incisioni in cui antichità perdute raffigurate in antichi bassorilievi ecc. venivano ricostruite come se fossero gli originali. Esse sono raffigurate insieme ad altre antichità sopravvissute nei musei o in collezioni private (spesso esportate da Roma e quindi non più disponibili in loco)".

144 

Lorenzo Roccheggiani, Italiano fl.1804-1817- Stampe di antichità romane, greche, etrusche ed egizie; incisioni su carta, ognuna firmata "Roccheggiani" (all'interno della lastra), ciascuna 18 x 29,9 cm, dieci (10), (montate/non incorniciate). Provenienza: Collezione privata, Regno Unito. Nota: La Wellcome Collection descrive come "Roccheggiani progettò ed eseguì incisioni in cui antichità perdute raffigurate in antichi bassorilievi ecc. venivano ricostruite come se fossero gli originali. Esse sono raffigurate insieme ad altre antichità sopravvissute nei musei o in collezioni private (spesso esportate da Roma e quindi non più disponibili in loco)".

Le offerte sono terminate per questo lotto. Visualizza i risultati

Forse ti piacerebbe anche

Incunabulum - Eusebio di Cesarea. Chronicon. Venezia, Erhard Ratdolt, 1483. In-4 gotico di [170] ff. coll. a-v8 x10 (il primo e l'ultimo foglio bianchi), stampato in nero e rosso, in caratteri gotici e romani, iniziali xilografiche qqs. Senza le 12 tavole introduttive/indice (di cui la prima è bianca). Numerosi piccoli fori di tarlo. Leggere macchie marginali. Macchia rugginosa nel margine di testa di alcuni fogli. Pergamena avorio più tarda, titolo manoscritto in inchiostro marrone sul dorso. Seconda edizione incunabola (dopo l'edizione princeps del 1475 a Milano) delle Cronache di Eusebio di Cesarea (265-339 ca.), vescovo di Cesarea in Palestina, padre della storia ecclesiastica, a cura di J. L. Santritter, conservate solo nella traduzione di Girolamo. Contiene le continuazioni di Prosper Aquitanus (fino al 448), Matthaeus Palmerius Florentinus (fino al 1448) e qui per la prima volta Matthias Palmerius Pisanus (fino al 1481), che cita (sul verso del foglio 155, datato 1457) Gutenberg e l'invenzione della stampa (che fa risalire al 1440). Tipografo tedesco stabilitosi a Venezia prima di rientrare in Germania nel 1486, Erhard Ratdolt fu uno dei primi a utilizzare una combinazione di colori per la stampa, tra cui il Kalendarium magistri (di Johannes Muller, detto Regiomontanus) stampato a Venezia nel 1476, poi ristampato ad Augusta nel 1499, e queste Cronache di Eusebio di Cesarea, che mostrano la sua precoce maestria nell'alternare nero e rosso. La Cronaca o Storia Universale (da Abramo a Costantino I nel 325) di Eusebio di Cesarea è divisa in due volumi: il Libro 1 contiene estratti di scrittori precedenti; il Libro 2 consiste in un elenco di date ed eventi presentati in forma tabellare. Mentre il testo originale in koinè (greco "comune") è andato perduto, il testo del Libro 2 (i Canoni) è stato interamente tramandato nella traduzione latina (ampliata al 379) di San Girolamo, prima della scoperta molto più tardi, nel 1782, di una traduzione armena di entrambe le parti (sebbene incompleta). Il Κανών di Eusebio costituisce la più grande opera cronologica di tutta l'antichità e segna la nascita di un nuovo genere storico: la cronaca, che colloca la compilazione di date ed eventi in una tradizione di continuazione del lavoro dei cronisti precedenti. Come tale, rimane un fondamento e una fonte essenziale per la nostra conoscenza della storia antica.