Null NOTA: Si prega di notare la provenienza aggiornata. 
Scuola italiana centra…
Descrizione

NOTA: Si prega di notare la provenienza aggiornata. Scuola italiana centrale, fine XVI/inizio XVII secolo. Venere e Cupido alla Fucina di Vulcano; matita, penna e inchiostro di seppia su carta, 25 x 20,6 cm. Provenienza: Discendenti di Sidney e Stella Churchill (1862-1921 e 1883-1954) e Ruth Plant (1912-1988). Collezione privata, Regno Unito. Note: L'artista di questo suggestivo disegno mitologico sembra essere stato influenzato dai pittori manieristi romani della prima parte del XVI secolo, tra cui Perino del Vaga (1501-1547) e Giulio Romano (1499-1546), i cui dinamici disegni ornamentali e affreschi di soggetti mitologici avrebbero ispirato gli artisti per le generazioni a venire. Lo sfondo fortemente tratteggiato e l'aggiunta del dispositivo ovale nell'angolo in basso a destra indicano che il presente disegno è stato forse concepito come progetto decorativo, o forse è stato eseguito in preparazione di un'incisione. La composizione simmetrica, strettamente contenuta, affollata di divinità muscolari e attributi classici, ricorda le illustrazioni mitologiche e classiche che compaiono nei libri di emblemi pubblicati tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. Ne sono un esempio lo scrittore umanista Achille Bocchi (1488-1562) "Symbolicarum Quaestionum", pubblicato nel 1574, con incisioni di Giulio Bonasone (1498-1574) su disegni di Agostino Carracci (1557-1602), Prospero Fontana (1512-1597) e altri, nonché l'"Iconologia" di Cesare Ripa (1555-1622) (pubblicata con illustrazioni nel 1603) e le "Imagini" di Vincenzo Cartari (ca. 1531-1590) "Imagini degli Dei degli Antichi" con illustrazioni di Bolognino Zaltieri (1555-1580 circa).

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NOTA: Si prega di notare la provenienza aggiornata. Scuola italiana centrale, fine XVI/inizio XVII secolo. Venere e Cupido alla Fucina di Vulcano; matita, penna e inchiostro di seppia su carta, 25 x 20,6 cm. Provenienza: Discendenti di Sidney e Stella Churchill (1862-1921 e 1883-1954) e Ruth Plant (1912-1988). Collezione privata, Regno Unito. Note: L'artista di questo suggestivo disegno mitologico sembra essere stato influenzato dai pittori manieristi romani della prima parte del XVI secolo, tra cui Perino del Vaga (1501-1547) e Giulio Romano (1499-1546), i cui dinamici disegni ornamentali e affreschi di soggetti mitologici avrebbero ispirato gli artisti per le generazioni a venire. Lo sfondo fortemente tratteggiato e l'aggiunta del dispositivo ovale nell'angolo in basso a destra indicano che il presente disegno è stato forse concepito come progetto decorativo, o forse è stato eseguito in preparazione di un'incisione. La composizione simmetrica, strettamente contenuta, affollata di divinità muscolari e attributi classici, ricorda le illustrazioni mitologiche e classiche che compaiono nei libri di emblemi pubblicati tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. Ne sono un esempio lo scrittore umanista Achille Bocchi (1488-1562) "Symbolicarum Quaestionum", pubblicato nel 1574, con incisioni di Giulio Bonasone (1498-1574) su disegni di Agostino Carracci (1557-1602), Prospero Fontana (1512-1597) e altri, nonché l'"Iconologia" di Cesare Ripa (1555-1622) (pubblicata con illustrazioni nel 1603) e le "Imagini" di Vincenzo Cartari (ca. 1531-1590) "Imagini degli Dei degli Antichi" con illustrazioni di Bolognino Zaltieri (1555-1580 circa).

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