Descrizione

Poesia. ROSALES, Luis. "Pala d'altare sacra della nascita del Signore. Illustrata da José Romero Escassi". . Libri . Madrid, Escorial, 1940. 8º. 54 p. + 4 h. Tela dell'editore, sfregata. Ampia dedica con poesia di Luis Rosales accompagnata da un disegno a matita di Escassi anch'esso dedicato.

2019 

Poesia. ROSALES, Luis. "Pala d'altare sacra della nascita de

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ALEJO FERNÁNDEZ (Germania?, 1470 circa-Siviglia, 1545). "Natività. Olio su tavola. Misure: 47 x 35 cm. Quella che presentiamo è una Natività dipinta da Alejo Fernández, il pittore più significativo di Siviglia nei primi decenni del XVI secolo. In essa si può apprezzare l'influenza italiana, particolarmente significativa nella prospettiva, composta in modo rigoroso. Il disegno generale dell'opera, soprattutto nel caso della Vergine, è molto preciso e allo stesso tempo delicatamente definito. Il colore è altrettanto armonioso. Nonostante la sua origine tedesca, Alejo Fernández fu il rappresentante del primo Rinascimento in Andalusia. Secondo Pilar Silva Maroto, storica dell'arte specializzata in pittura ispano-fiamminga e del primo Rinascimento, nella sua biografia al Museo del Prado, "rimase a Cordova fino al 1508, quando si trasferì a Siviglia con il fratello Jorge per lavorare nella cattedrale, dove dipinse la trave della pala d'altare principale. A Siviglia il suo prestigio si affermò fin dall'inizio e, appena arrivato in città, ricevette importanti commissioni, come la pala dell'altare maggiore e la pala della cappella di Santiago nella Certosa di Santa María de las Cuevas, che gli fu commissionata nel 1509. Degni di nota sono le pale d'altare commissionate da Sancho de Matienzo, originario di Burgos, per Villasana de Mena (Burgos), distrutte nel 1936, e quella realizzata per Rodrigo Fernández de Santaella della Virgen de la Antigua per la cappella di Maese Rodrigo a Siviglia. Dal 1520 in poi le opere commissionate da Alejo Fernández furono per lo più realizzate in collaborazione con la bottega o con altri pittori, con eccezioni come la Vergine dei Navigatori, destinata alla Casa de Contratación di Siviglia (1531-1536 circa). Il suo stile - che combina la sua formazione fiamminga e il suo debito nei confronti dell'arte italiana del Quattrocento - si mantenne a Siviglia fino alla sua morte, quando altri artisti che avevano familiarità con l'arte romanica, come Pedro de Campaña, stavano già guadagnando terreno in città. Attualmente è rappresentato al Museo del Prado, al Museo di Belle Arti di Siviglia, al Museo di Bruxelles, al Museo di Belle Arti di Cordoba e in altre importanti istituzioni.