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Descrizione

AMÉLIE, princesse d'Orléans, reine de Portugal (1865-1951)

Serie di 5 L.A.S.: "Amélie", datata dal 29 ottobre 1885 all'8 settembre 1886, indirizzata alla zia principessa Clémentine de Saxe-Cobourg-Gotha (1817-1907), 23 pagine, su carta intestata della rue de Varenne (residenza del padre dell'autrice, il Comte de Paris), il Château d'Eu e il suo monogramma sotto la corona, testo in francese, buono stato. Parigi, senza data (fine luglio 1885): "Mia cara zia, quando questa lettera ti arriverà, avrai già ricevuto da tempo il dispaccio di papà che annuncia il mio matrimonio. Il mio rispettoso affetto per te è così profondo, mi hai sempre dimostrato tanta gentilezza, che non posso fare a meno di associarti intimamente al più grande evento della mia vita. Vorrei parlarle a lungo di ciò che mi interessa tanto; non ho dimenticato quanto preziosi siano stati spesso per me i suoi consigli e il suo affetto, e ho un solo rimpianto, quello di saperla così lontana da me. Vorrei anche dirvi che sono molto felice della scelta dei miei genitori; il Duca di Bragance ha tutte le qualità serie che desideravo conoscere. Sposandolo diventerò di nuovo vostra nipote, ma non credo che il mio affetto e la mia devozione per voi possano aumentare. Oso chiedervi, mia cara zia, di conservare gentilmente per me l'affetto che mi avete dimostrato tante volte e che sarà sempre prezioso per me. Mio padre ha telegrafato a tutti gli zii, all'Imperatore e all'Arciduchessa Maria. Scriverò alla zia Louise non appena avrò un minuto. Vi sarei molto grata, se ne avete l'opportunità, di annunciare il mio matrimonio all'arciduchessa Elisabetta, di cui non ho dimenticato la gentilezza nei miei confronti, a Stéphanie, a Marguerite, a Charles-Louis, all'arciduca Guillaume, agli Stephans e, se possibile, a Hilda, a Louis-Victor, senza dimenticare l'arciduca Alberto; in breve a tutti coloro che ho conosciuto durante il mio soggiorno a Vienna. Vorrei anche ringraziarla per la sua lettera del 29 giugno, che mi ha molto interessato e divertito. Ho letto con piacere il resoconto dell'Hofball nell'estratto del Tremden Blatt. Zia Clotilde doveva essere splendida nel suo abito di raso giallo. Ti prego, mia cara zia, parlale di me e dille che penso spesso a lei e che sarei molto felice di rivederla. Ti prego di annunciare il mio matrimonio con Mariska, che non vedo da molto tempo, ma alla quale sono ancora molto affezionato. Addio, mia cara zia, ti prego di non dimenticarmi con lo zio Ferdinando, dicendogli che d'ora in poi lo rispetterò doppiamente, e chiedendogli di mantenere sempre il suo affetto per me (...). Vorrei tanto dire a Giuseppe, per il quale ho sempre avuto un grande affetto, che mi sposo. - 6 ottobre 1885: "(...). Sono sicura, mia cara zia, che anche tu sei stata molto rattristata dalla morte del nostro povero re [Alfonso XII di Spagna]. È terribile, si pensa di sognare quando ci si pensa. Ed è successo così in fretta, così in fretta. Sapevamo che era malato da tempo, ma non ci aspettavamo questo terribile colpo. La povera Regina Cristina [di Spagna, nata Arciduchessa d'Austria] è da compatire, che futuro triste e preoccupante. Le sarei molto grato se quando vedrà l'arciduchessa Elisabetta [madre della regina Cristina di Spagna] le dicesse quanto condivido il suo dolore, non oso rivolgermi direttamente a lei, ma non ho dimenticato la sua gentilezza nei miei confronti e la mia simpatia per lei è profonda. Ho saputo che due dei suoi figli sono a Madrid in questo momento. Sono rimasto molto sorpreso nell'apprendere del matrimonio di Charles-Etienne con Thérèse di Toscana, ricordando la conversazione seguita al pranzo al Palais de Cobourg. Probabilmente le ginocchia di Thérèse sono diventate più rotonde da allora. Spero che l'arciduca Alberto sia felice! Da quanto ci ha scritto Bon-Papa, la povera Crista non condivideva questa soddisfazione. Il matrimonio di Antoine è fissato per il 10 febbraio. I miei genitori hanno intenzione di andarci e io sto pensando di accompagnarli. Ma siccome sarà tutto così triste (...) sono sicura, mia cara zia, che non ti stai prendendo cura di lui, e vorrei essere con te per rimproverarti e costringerti a stare attenta. Zio Gusty ti ha anche detto che zio Ferdinando ha lasciato la guarnigione di Linz. Verso il 15 di questo mese devo andare a trascorrere qualche giorno a Cannes. I miei genitori sono padrini del nuovo piccolo Caserta e la mamma mi ha chiesto di rappresentarla al battesimo. Ti saluto, cara zia, e ti chiedo di non dimenticarmi con lo zio Ferdinando. I miei genitori mi mandano i loro rispettosi saluti per voi (...). Mille saluti alla baronessa de Pach". - 29 ottobre 1885: "Mia cara zia, non voglio iniziare il nuovo anno senza venire a porgerti i miei più sentiti auguri. Mi permetta di

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AMÉLIE, princesse d'Orléans, reine de Portugal (1865-1951)

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