Null MARIE-THÉRÈSE, Principessa di Francia,
Madame Royale (1778-1851)
Versi comp…
Descrizione

MARIE-THÉRÈSE, Principessa di Francia, Madame Royale (1778-1851) Versi composti e scritti di mano della giovane principessa durante la sua prigionia nella prigione del Tempio indirizzati a Madame Renée Elisabeth Hilaire de Chanterenne, nata de la Rochette (1762-1838), nell'estate del 1795, 1 pagina, in-8. Tracce di umidità e pieghe. "In questo triste soggiorno di orrore, la virtù che piace al mio cuore sembrava sempre bandita; il cielo tratteneva la mia vita troppo spesso pronta a esalare attraverso le lacrime che vedeva scorrere; Essa calma e rasserena la mia anima, la riscalda con la sua dolce fiamma e mi consola in questo luogo con la luminosità di un nuovo giorno. Era fuggita dalla mia vista, ma questo momento me l'ha restituita, il cielo ora me la fa godere, tutto qui me la fa sentire, tutto me la ricorda, Dovrei allora nominare questa virtù che adorna l'uomo, che consola l'infelice, che cambia l'orrore di questi luoghi, che torna in questa terra per essere adorata per sempre, che al mio fianco in questi momenti torna per alleviare i miei tormenti, lei vive nella torre del tempio, tutta l'invidia segue il mio esempio, la sensibilità è il suo nome, lei regna nella prigione del mio cuore, lei è l'incanto, esso non teme più alcuna lacrima da quando mi vede al suo fianco, solo le anime sensibili come sostegno." Antefatto: tre giorni dopo la morte del giovane Luigi XVII, Madame de Chanterenne fu affidata come governante a Madame Royale, in conformità al decreto del 25 Prairial An II (13 giugno 1795). Assunse l'incarico il 15 giugno 1795 e i rapporti tra le due donne furono eccellenti. Madame de Chanterenne portò il necessario conforto all'orfana nel suo isolamento. Questo durò fino al 18 dicembre 1795. La principessa chiamava Madame de Chanterenne "la mia cara Renète". Provenienza Collezione di Jean-Baptiste Gomin (1757-1841), donata alla sua morte dalla vedova al visconte Alcide-Hyacinthe du Bois de Beauchesne il 2 giugno 1841. Come si legge nella lettera di accompagnamento: "Conoscendo l'affetto che il signor Gomin nutriva per voi, sono certa di rendere omaggio alla sua memoria e di adempiere in qualche modo alle sue intenzioni lasciandovi in eredità, a suo nome, le carte accluse alle quali egli attribuiva un valore così grande e legittimo: - 1°) una lettera di Madame Royale che indica la posta da Parigi a Huningue; 2°) il resoconto del viaggio fatto da S.A.R. e anch'esso scritto di suo pugno. 3°) Due brani di versi composti da Madame nella Tour du Temple e scritti di mano di S.A.R. 4°) Una nota di udienza per il signor Gomin di mano di Madame 5°) Capelli del Re, della Regina, di Madame Royale e di Luigi XVII. La prego di ricevere, Signore, e di conservare questo lascito come ricordo e di conservare questo lascito come ricordo del mio eccellente marito, e come segno dell'alta stima di cui ho l'onore di essere, il suo più umile e affettuoso servitore, Pontoise, 2 giugno 1841". Sul retro il visconte ha annotato alcune informazioni biografiche sul signor Gomin. Conservato dai discendenti del visconte prima di essere messo in vendita il 3 marzo 2015, al n. 189 dalla casa d'aste Coutau-Bégarie, oggi dall'acquirente dell'epoca.

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MARIE-THÉRÈSE, Principessa di Francia, Madame Royale (1778-1851) Versi composti e scritti di mano della giovane principessa durante la sua prigionia nella prigione del Tempio indirizzati a Madame Renée Elisabeth Hilaire de Chanterenne, nata de la Rochette (1762-1838), nell'estate del 1795, 1 pagina, in-8. Tracce di umidità e pieghe. "In questo triste soggiorno di orrore, la virtù che piace al mio cuore sembrava sempre bandita; il cielo tratteneva la mia vita troppo spesso pronta a esalare attraverso le lacrime che vedeva scorrere; Essa calma e rasserena la mia anima, la riscalda con la sua dolce fiamma e mi consola in questo luogo con la luminosità di un nuovo giorno. Era fuggita dalla mia vista, ma questo momento me l'ha restituita, il cielo ora me la fa godere, tutto qui me la fa sentire, tutto me la ricorda, Dovrei allora nominare questa virtù che adorna l'uomo, che consola l'infelice, che cambia l'orrore di questi luoghi, che torna in questa terra per essere adorata per sempre, che al mio fianco in questi momenti torna per alleviare i miei tormenti, lei vive nella torre del tempio, tutta l'invidia segue il mio esempio, la sensibilità è il suo nome, lei regna nella prigione del mio cuore, lei è l'incanto, esso non teme più alcuna lacrima da quando mi vede al suo fianco, solo le anime sensibili come sostegno." Antefatto: tre giorni dopo la morte del giovane Luigi XVII, Madame de Chanterenne fu affidata come governante a Madame Royale, in conformità al decreto del 25 Prairial An II (13 giugno 1795). Assunse l'incarico il 15 giugno 1795 e i rapporti tra le due donne furono eccellenti. Madame de Chanterenne portò il necessario conforto all'orfana nel suo isolamento. Questo durò fino al 18 dicembre 1795. La principessa chiamava Madame de Chanterenne "la mia cara Renète". Provenienza Collezione di Jean-Baptiste Gomin (1757-1841), donata alla sua morte dalla vedova al visconte Alcide-Hyacinthe du Bois de Beauchesne il 2 giugno 1841. Come si legge nella lettera di accompagnamento: "Conoscendo l'affetto che il signor Gomin nutriva per voi, sono certa di rendere omaggio alla sua memoria e di adempiere in qualche modo alle sue intenzioni lasciandovi in eredità, a suo nome, le carte accluse alle quali egli attribuiva un valore così grande e legittimo: - 1°) una lettera di Madame Royale che indica la posta da Parigi a Huningue; 2°) il resoconto del viaggio fatto da S.A.R. e anch'esso scritto di suo pugno. 3°) Due brani di versi composti da Madame nella Tour du Temple e scritti di mano di S.A.R. 4°) Una nota di udienza per il signor Gomin di mano di Madame 5°) Capelli del Re, della Regina, di Madame Royale e di Luigi XVII. La prego di ricevere, Signore, e di conservare questo lascito come ricordo e di conservare questo lascito come ricordo del mio eccellente marito, e come segno dell'alta stima di cui ho l'onore di essere, il suo più umile e affettuoso servitore, Pontoise, 2 giugno 1841". Sul retro il visconte ha annotato alcune informazioni biografiche sul signor Gomin. Conservato dai discendenti del visconte prima di essere messo in vendita il 3 marzo 2015, al n. 189 dalla casa d'aste Coutau-Bégarie, oggi dall'acquirente dell'epoca.

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