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Descrizione

Carlo Dottori

Dottori, Carlo - L'asino. Poema Eroicomico d'Iroldo Crotta. Con gli argomenti del sig. Alessandro Zacco, e le annotazioni del sig. Sertorio Orsato Venezia, Matteo Leni, 1652. In 12°, 144 x 78 mm. Fregio calcografico al frontespizio, alle prime 10 pp. una lettera di Francesco Grimaldi a Nicolò Leoni gentiluomo veneziano, suddiviso in 10 Canti con un commiato finale dell'autore al suo Asino, SPLENDIDA LEGATURA OTTOCENTESCA DA AMATORE IN MAROCCHINO VERDE A GRANA LUNGA, con raffinate cornici decorate in oro ai piatti, dorso a 5 nervi con scomparti decorati e titolo in oro, dentelle, al contropiatto ex libris Caroli Nodier, all'ultima carta l'indicazione che la copia proviene dal Catalogo Nodier, n.659.

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Carlo Dottori

Stima 600 - 800 EUR
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Attribuito a Willem van de Velde il Giovane, olandese 1633-1707- Un galeone in mare; gesso nero su carta, con iniziali "WVVJ" (in basso a sinistra) e monogramma indistinto del collezionista (in basso a destra), 67,4 x 50,4 cm. (senza cornice). Nota: Willem van de Velde il Giovane fu uno dei più importanti artisti marittimi del XVII secolo, insieme al padre Willem van de Velde il Vecchio (1610/11-1693). Dopo essersi formato a Weesp con Simon de Vlieger (1601-1653), Van de Velde il Giovane trascorse gran parte della sua prima carriera ad Amsterdam, prima di lasciare la patria per trasferirsi in Gran Bretagna con il padre nel 1672/73, dove godette del patrocinio del re Carlo II. Le scene di navigazione e di battaglia, drammatiche e suggestive, per le quali Van de Velde divenne noto, sono caratterizzate da vascelli resi con cura e precisione, senza dubbio grazie ai suoi numerosi schizzi e studi dettagliati di navi come l'esempio qui presentato. La nave raffigurata nel presente disegno è un vascello olandese e ricorda gli studi di Van de Velde sulla "Vrede" e su una fregata olandese, entrambi conservati nella collezione del Royal Museums di Greenwich [PAG6171 e PAH1718]. Mentre l'origine della nave indica che lo schizzo è stato eseguito quando Van de Velde viveva ancora nella Repubblica olandese, il monogramma nell'angolo in basso a sinistra del presente disegno è eseguito nello stile utilizzato dall'artista dopo il suo trasferimento in Gran Bretagna nel 1672 e potrebbe essere stato aggiunto in seguito, forse dallo stesso artista. Si pensa che i Van de Veldes abbiano occasionalmente aggiunto le loro firme e i loro monogrammi a schizzi precedenti, forse firmando e vendendo disegni precedenti per guadagnare denaro pronto. Sebbene l'opera in questione sia insolitamente grande per un lavoro su carta di Van de Velde, non è priva di precedenti: il British Museum conserva nella sua collezione un grande disegno del Royal Yacht Mary, che misura 48 x 86,5 cm [1874.0808.97]. Siamo grati al dottor Remmelt Daalder per la sua consulenza su questo oggetto.