Null Filippo Tommaso Marinetti. Futurismo, religione di orgoglio italiano, 20s

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Descrizione

Filippo Tommaso Marinetti. Futurismo, religione di orgoglio italiano, 20s cm 14 x 9 cartolina Dalla serie Cartoline Parlanti Editore A.F. Formiggini, Roma

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Filippo Tommaso Marinetti. Futurismo, religione di orgoglio italiano, 20s cm 14 x 9 cartolina Dalla serie Cartoline Parlanti Editore A.F. Formiggini, Roma

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FILIPPO TOMMASO MARINETTI (Alessandria d'Egitto, 1876-Bellagio, Como, 1944). "Il futurismo contro il passatismo". Londra, 1914. Tecnica mista su carta. Firmato e datato. Con disegno sul retro di JOSÉ CAPUZ (1884-1964). Misure: 21 x 18 cm. Composizione grafica di Marinetti, un disegno originale del fondatore del Futurismo (forse uno schizzo per un manifesto), sul cui retro compare un disegno dello scultore José Capuz. Datato a Londra, significativamente, l'anno dello scoppio della Prima guerra mondiale. Noto per essere il fondatore del movimento futurista, la prima avanguardia italiana del XIX secolo, che servì da base per il fascismo di Mussolini. Marinetti è stato un poeta, scrittore, ideologo, drammaturgo ed editore italiano. Proveniva dalla comunità artistica e letteraria utopica e simbolista Abbaye de Créteil, di cui fu membro tra il 1907 e il 1908. Sia come poeta che come politico e ideologo, fu fortemente influenzato da Friedrich Nietzsche, Sorel, Giuseppe Mazzini e dal poeta Gabriele D'Annunzio, essendo l'autore del Manifesto futurista, scritto e pubblicato nel 1909, e del Manifesto fascista, scritto e pubblicato nel 1919. Considerato il padre del fascismo italiano, lavorò a stretto contatto con Mussolini e lo ispirò molto. Nel 1942 combatté in territorio sovietico come parte di un corpo di spedizione italiano, venendo ferito a Stalingrado. La sua poesia più famosa è "Le 5 stelle". Principalmente scultore, ma anche pittore e disegnatore, José Capuz si è formato presso le Accademie Reali di Belle Arti di San Carlos a Valencia e di San Fernando a Madrid. Approfondisce i suoi studi nell'atelier dello scultore Félix Granda e, grazie a una borsa di studio, compie un lungo viaggio che lo porta a Roma, Firenze, Napoli e Parigi. Accademico di San Fernando dal 1927, è attualmente rappresentato nel Museo Provinciale di Jaen e nelle collezioni di varie confraternite, oltre che in luoghi pubblici di varie città spagnole.