Null Francesco Antonio Turriozzi
Tuscania - Turriozzi, Francesco Antonio - Memor…
Descrizione

Francesco Antonio Turriozzi Tuscania - Turriozzi, Francesco Antonio - Memorie istoriche della città Tuscania che ora volgarmente dicesi Toscanella Roma, Per Generoso Salomoni, 1778. In 4°. Vignetta incisa al frontespizio, iniziali xilografiche, 2 grandi mappe ripiegate in fine al folume, alone di umidità, alcuni fori di tarlo, strappo senza perdita al margine interno delle tavole, legatura coeva in cartonato, alone ai piatti, lievi difetti. Firma di appartenenza alla carta di guardia.

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Francesco Antonio Turriozzi Tuscania - Turriozzi, Francesco Antonio - Memorie istoriche della città Tuscania che ora volgarmente dicesi Toscanella Roma, Per Generoso Salomoni, 1778. In 4°. Vignetta incisa al frontespizio, iniziali xilografiche, 2 grandi mappe ripiegate in fine al folume, alone di umidità, alcuni fori di tarlo, strappo senza perdita al margine interno delle tavole, legatura coeva in cartonato, alone ai piatti, lievi difetti. Firma di appartenenza alla carta di guardia.

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Scuola spagnola del 1800 circa. "Sant'Antonio da Padova con bambino". Legno intagliato e policromo. Gigli in metallo argentato. Abito da bambino su tela, XIX secolo. Presenta difetti nella policromia e lievi danni xilofagi. Misure: 86 x 42 x 33 cm. Scultura in legno scolpito a tutto tondo raffigurante Sant'Antonio da Padova con il Bambino Gesù in braccio. Il Santo indossa il saio francescano e tiene nella mano destra un mazzo di gigli in metallo argentato. Il Bambino, invece, guarda direttamente il Santo ed è vestito con una stoffa ricamata del XIX secolo. Sant'Antonio da Padova è, dopo San Francesco d'Assisi, il più popolare dei santi francescani. È raffigurato come un giovane senza barba con un'ampia tonsura monastica, vestito con il saio marrone dei francescani. Uno dei suoi attributi più frequenti è il libro, che lo identifica come scrittore sacro. Un altro tratto iconografico distintivo è il ramo di giglio, elemento mutuato dal suo panegirista Bernardino da Siena. Sant'Antonio è spesso raffigurato con il Bambino Gesù, alludendo a un'apparizione avuta nella sua cella. Questo è diventato l'attributo più popolare di questo santo a partire dal XVI secolo, essendo particolarmente popolare nell'arte barocca della Controriforma. Nato a Lisbona nel 1195, trascorse a Padova solo gli ultimi due anni della sua vita. Dopo aver studiato nel convento di Santa Cruz a Coimbra, nel 1220 entrò nell'Ordine dei Frati Minori, dove cambiò il suo nome di battesimo da Fernando ad Antonio. Dopo aver insegnato teologia a Bologna, viaggiò attraverso la Francia meridionale e centrale, predicando ad Arles, Montpellier, Puy, Limoges e Bourges. Nel 1227 partecipò al capitolo generale di Assisi. Nel 1230 fu coinvolto nella traslazione delle spoglie di San Francesco. Predicò a Padova e lì morì all'età di 36 anni nel 1231. Fu canonizzato solo un anno dopo la sua morte, nel 1232. Fino alla fine del XV secolo, il culto di Sant'Antonio rimase a Padova. Dal secolo successivo divenne dapprima santo nazionale dei portoghesi, che ponevano sotto il suo patrocinio le chiese che costruivano all'estero, e poi santo universale.