1 / 2

Descrizione

Jorge Ferrari HARDOY (1914-1977) Antoni BONET (1913-1989), progettista, AIRBORNE, editore Papillon, modello "AA Poltrona con struttura in tubolare metallico, rivestimento in tessuto bianco e blu H. 91, L. 65, P. 80 cm

Tradotto automaticamente con DeepL.
Per visualizzare la versione originale, clicca qui.

389 
Vai al lotto
<

Jorge Ferrari HARDOY (1914-1977) Antoni BONET (1913-1989), progettista, AIRBORNE, editore Papillon, modello "AA Poltrona con struttura in tubolare metallico, rivestimento in tessuto bianco e blu H. 91, L. 65, P. 80 cm

Stima 100 - 150 EUR

Escluse le commissioni di vendita.
Consulta le condizioni di vendita per calcolare l’importo delle spese.

Spese di vendita: 30 %
Fai un'offerta
Iscriversi all’asta

In vendita il martedì 02 lug : 11:00 (CEST) , ripresa 13:30
paris, Francia
Christophe Joron Derem
+33140200282

Exposition des lots
samedi 29 juin - 11:00/18:00, Salle 5 - Hôtel Drouot
lundi 01 juillet - 11:00/18:00, Salle 5 - Hôtel Drouot
Visualizza il catalogo Consulta le CGV Informazioni sull’asta

Consegna a
Modifica dell'indirizzo
MBE Montrouge
Maggiori informazioni
Alain Benoit Transport d'Antiquités
Maggiori informazioni
Questa soluzione di spedizione è facoltativa..
Potete utilizzare un corriere di vostra scelta.
Il prezzo indicato non include il prezzo del lotto o le commissioni della casa d'aste.

Forse ti piacerebbe anche

AUSTRAL GROUP (Antoni Bonet, Juan Kurchan e Jorge Ferrari-Hardoy) per Ededis-Isist. Poltrona BKF ("Butterfly Chair"). Progetto originale del 1938. Copia dei primi anni '90 pubblicata da Ededis. Struttura metallica verniciata in epossidico nero e rivestimento in pelle marrone. Misure: 91 x 79 x 67 cm. La sedia BKF, nota anche come "Butterfly", è una sedia in ferro e pelle creata a Buenos Aires dal Gruppo Austral, composto da Antoni Bonet, Juan Kurchan e Jorge Ferrari. Oggi è considerata il principale simbolo del design argentino e uno dei più celebri a livello internazionale. Fu creato nel 1938 e presentato al Salón de Artistas Decoradores de Buenos Aires nel 1940. Fu il risultato del felice incontro di tre giovani architetti che si erano conosciuti a Parigi, nello studio di Le Corbusier. Antonio Bonet, Juan Kurchan e Jorge Ferrari-Hardoy trascorsero un anno di studio con il maestro, assorbendo la sua eredità. Furono particolarmente influenzati dal libro "L'Art Décoratifs d'Aujourd'hui", in cui Le Corbusier demolisce l'idea di arte decorativa a favore del design moderno. Nel suo libro, l'architetto analizza nuovi design, da mobili e oggetti tecnici a prodotti industriali di massa e soluzioni concepite in contesti militari che potrebbero essere trasferite all'ambiente domestico. Al loro ritorno in Argentina, i tre giovani fondano il Grupo Austral, un collettivo di progettazione pronto a indagare nuovi orizzonti dell'architettura. Il precedente della sedia Butterfly era la Tripolina: una riprogettazione di un classico mobile militare. I tre designer ne studiarono le potenzialità e la riprogettarono, migliorandone le caratteristiche per darle un posto d'onore nel nuovo ambiente domestico. Si sono concentrati sulla struttura, ispirandosi alla tendenza internazionale del metallo tubolare del movimento razionalista. La struttura in legno con giunti metallici è stata sostituita da due elementi metallici curvi per creare un unico anello. La struttura è lineare, pura e continua come un nastro di Möbius. È versatile, leggera e impilabile come una sedia, ma anche comoda e spaziosa come una poltrona. Il livello di comfort che offre ricorda quello di un'amaca, la tradizionale sedia latinoamericana che forma un grembo simile a un bozzolo e offre la leggerezza e la pulizia di una tela appesa. Oggi la Butterfly continua a essere riconosciuta come un classico moderno che riscuote un successo universale.