Null Anonimo (inizio XVIII secolo) 
Venere e Adone, olio su tela.

Venere, dea d…
Descrizione

Anonimo (inizio XVIII secolo) Venere e Adone, olio su tela. Venere, dea dell'amore e della bellezza, è in realtà sposata con Efesto/Vulcano. Il marito zoppica ed è considerato il più brutto degli dei. Venere lo tradisce regolarmente con numerose relazioni e tra i suoi ex amanti c'è anche Marte, il dio della guerra. Marte e Venere hanno generato Cupido/Cupido, che punta arco e freccia contro i cuori e accende la passione. Cupido colpisce anche il cuore di sua madre Venere, che si innamora di Adone, un giovane incredibilmente bello e un eccezionale cacciatore. Marte viene a conoscenza della nuova relazione e vuole uccidere Adone. Venere, nella sua divina lungimiranza, prevede il disastro e vuole impedire al suo amante di cacciare. Questa è esattamente la scena rappresentata nel dipinto. Venere raggiunge Adone e lo tira indietro. Egli scivola via, seguendo il suo cane da caccia, che si sta già dirigendo verso la foresta. Adone porta già la lancia da caccia nella mano sinistra. Cupido si copre gli occhi, non vuole vedere la disgrazia che ha evocato. Adone viene poi effettivamente ucciso durante la caccia da un cinghiale diretto da Marte. Tela raddoppiata due volte. Tela moderna come tessuto di supporto. La sezione circolare continua sulla seconda tela. Non firmata. Circa 1700. Tela di 52 x 70 cm. Telaio 66 x 82 cm.

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Anonimo (inizio XVIII secolo) Venere e Adone, olio su tela. Venere, dea dell'amore e della bellezza, è in realtà sposata con Efesto/Vulcano. Il marito zoppica ed è considerato il più brutto degli dei. Venere lo tradisce regolarmente con numerose relazioni e tra i suoi ex amanti c'è anche Marte, il dio della guerra. Marte e Venere hanno generato Cupido/Cupido, che punta arco e freccia contro i cuori e accende la passione. Cupido colpisce anche il cuore di sua madre Venere, che si innamora di Adone, un giovane incredibilmente bello e un eccezionale cacciatore. Marte viene a conoscenza della nuova relazione e vuole uccidere Adone. Venere, nella sua divina lungimiranza, prevede il disastro e vuole impedire al suo amante di cacciare. Questa è esattamente la scena rappresentata nel dipinto. Venere raggiunge Adone e lo tira indietro. Egli scivola via, seguendo il suo cane da caccia, che si sta già dirigendo verso la foresta. Adone porta già la lancia da caccia nella mano sinistra. Cupido si copre gli occhi, non vuole vedere la disgrazia che ha evocato. Adone viene poi effettivamente ucciso durante la caccia da un cinghiale diretto da Marte. Tela raddoppiata due volte. Tela moderna come tessuto di supporto. La sezione circolare continua sulla seconda tela. Non firmata. Circa 1700. Tela di 52 x 70 cm. Telaio 66 x 82 cm.

Stima 2 000 - 6 000 EUR
Base d'asta 640 EUR

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