Daniel Seiter, 1649 Wien – 1705 Turin, zugeschrieben KAIN E ABEL
Olio su tela.
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Descrizione

Daniel Seiter, 1649 Wien – 1705 Turin, zugeschrieben

KAIN E ABEL Olio su tela. 170 x 230 cm. Come spesso accade nell'opera del pittore, anche questo dipinto è stato realizzato in grande formato, in un estremo chiaroscuro carravaggesco. Le figure muscolose, rese con forte movimento, spiccano sullo sfondo quasi nero, illuminato dai riflettori. Questo approccio manierista evita ogni banalità. Solo il fuoco ancora fumante dell'altare sacrificale e una piccola veduta del paesaggio sono i pochi elementi narrativi accanto alle figure. Abele giace a terra ucciso, la posizione delle sue braccia rivela la sua sofferenza anche da lontano, mentre Caino si accovaccia attonito sul fratello morto in un'incarnazione volutamente più cupa. A.R. Daniel Seiter si trasferisce dalla sua città natale, Vienna, a Venezia e si forma presso Johann Carl Loth (1632 - 1698). A Roma, a partire dal 1680, realizzò soprattutto grandi pale d'altare, inizialmente nello studio di Carlo Maratta. I suoi successi lo portano ad essere ammesso alla Congregazione dei Virtuosi al Panteon già nel 1683 e tre anni dopo all'Accademia di San Luca. Chiamato a Torino dal duca Vittorio Amedeo II di Savoia, vi realizza gli affreschi di Palazzo Reale, diventa Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e primo pittore di corte. La letteratura Peter Prange, Seiter, Daniel, Neue Deutsche Biographie (NDB), vol. 24, Berlino 2010. Cfr. Matthias Kunze, Daniel Seiter (1647 - 1705). I dipinti, Monaco 2000. Cfr. Matthias Kunze, Daniel Seiter (1647 - 1705). I disegni, Museo Barocco di Salisburgo 1997 (1400192) (11) Daniel Seiter, 1649 Vienna - 1705 Torino, attribuito CAINO E ABELE Olio su tela. 170 x 230 cm.

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Daniel Seiter, 1649 Wien – 1705 Turin, zugeschrieben

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