Descrizione

Alessandro Magnasco, genannt „Il Lissandrino“, um 1667 Genua – 1749 ebenda

INTERNO SCURO CON GRUPPO SDRAIATO A TERRA (INTERNO CON PITOCCHI) Olio su tela. 61 x 59 cm. Accompagnato da una perizia di Anna Orlando, Genova, dicembre 2023 (qui ulteriori riferimenti e confronti di immagini). Magnasco raffigura un bizzarro accostamento di figure della popolazione più povera, accalcate sul pavimento di una stanza alta e buia con un'alta finestra da cui non penetra quasi nessuna luce. Le carte da gioco sul pavimento mostrano l'ozio causato dalla povertà. Sotto il gruppo c'è un musicista con un fagotto, un altro in armatura con una pipa di tabacco, dietro di lui una giovane donna il cui bambino nudo è tenuto in braccio da un uomo. A sinistra un uomo che rammenda un vestito. Poco più in alto, un vecchio con un alto cappello alza la mano in segno di dolore. Magnasco ritrae i rappresentanti impoveriti di diversi gruppi di popolazione, tra cui musicisti e soldati. Il termine contemporaneo "pitocchi" ricorda i pidocchi che affliggevano questa miseria. Magnasco è una delle figure più sorprendenti della pittura italiana del tardo Barocco. A distinguerlo dai suoi contemporanei non sono solo i colori scuri e l'approccio manierista alle figure, ma soprattutto la scelta dei soggetti. I suoi dipinti illuminano un mondo parallelo, isolato dalla società borghese e cortese, sprofondato nella miseria e nella povertà. A.R. Magnasco appartiene al tardo barocco italiano. Figlio di un artista, studiò a Milano sotto la guida di Abbiati nel 1681/82. Come "figurista", utilizzava figure di staffage nei paesaggi dei suoi colleghi. Nel 1703 lavorò con Francesco Peruzzini alla corte dei Medici a Firenze, ma tornò a Genova nel 1735. Realizza ora dipinti con soggetti insoliti, tra cui scene di inquisizione e tortura, mendicanti e giostrai. Era quindi interessato a documentare la povertà e la miseria del suo tempo. La sua opera fu riscoperta solo nel XX secolo, dopo che Benno Geiger pubblicò una monografia nel 1914. Seguirono mostre a Berlino, Monaco, Colonia e Parigi. Alfred Flechtheim lo considera un precursore del modernismo. Letteratura: Benno Geiger, Alessandro Magnasco, Berlino 1914. Fausta Franchini Guelfi, Magnasco, Alessandro, in: Mario Caravale (a cura di), Dizionario Biografico degli Italiani (DBI), vol. 67, Roma 2006. Cfr. Laura Muti, De Sarno Prignano, Alessandro Magnasco, Faenza 1994 (1401694) (11) Alessandro Magnasco, noto anche come "Il Lissandrino", ca. 1667 Genova - 1749 ibid. INTERNO SCURO CON GRUPPO SDRAIATO A TERRA (INTERNO CON PITOCCHI) Olio su tela. 61 x 59 cm. Accompagnato da una perizia di Anna Orlando, Genova, dicembre 2023 (con ulteriori riferimenti e confronti di immagini). I suoi dipinti mettono in luce un mondo parallelo di miseria e povertà in netto contrasto con la società borghese e cortese. Letteratura: Benno Geiger, Alessandro Magnasco, Berlino 1914. Fausta Franchini Guelfi, Magnasco, Alessandro, in: Mario Caravale (a cura di), Dizionario Biografico degli Italiani (DBI), vol. 67: Macchi-Malaspina. Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 2006. Laura Muti, Daniele de Sarno Prignano, Alessandro Magnasco, Faenza 1994.

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Alessandro Magnasco, genannt „Il Lissandrino“, um 1667 Genua – 1749 ebenda

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