Null ECCE HOMO
Olio su tela. Doppiato.
66 x 56 cm.
In cornice a profilo largo.

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Descrizione

ECCE HOMO Olio su tela. Doppiato. 66 x 56 cm. In cornice a profilo largo. Accompagnato da un saggio di Massimo Pirondini, copia del dipinto Il Guercino. Cristo dopo la cattura in un ritratto a mezzo busto su sfondo bruno, qui raffigurato con una corona di spine in testa e un lungo bastone nella mano destra, come segno beffardo di regalità, e con un beffardo mantello rosso che pende sulla spalla sinistra. L'incarnazione è volutamente più chiara, la testa inclinata di lato e sollevata, i contorni resi in sfumato. Sulla tempia sinistra e nella zona del petto è presente una goccia di sangue rosso. Bocca leggermente aperta, sguardo rivolto verso l'alto a sinistra. Dipinto di alta qualità con forte accentuazione del chiaroscuro. Guercino appartiene alla scuola bolognese, studia sotto Benedetto Gennari (1563-1658), ma si orienta presto verso le opere dei Carracci. Il suo stile mostra un nuovo naturalismo. Lavorò in varie città d'Italia. La sua opera comprende oltre 100 pale d'altare e quasi 150 altri dipinti in varie collezioni. Nota: Esistono altre rappresentazioni dell'Ecce Homo nell'opera dell'artista. Una versione si trova alla Galleria Nazionale Barberini Corsini di Roma. Il motivo è spesso presente anche nelle opere di altri artisti del XVI e XVII secolo, tra cui Bartolomeo Cesi (1556-1629), Bartolomeo Passarotti (1529-1592), Jusepe de Ribera (1588/91-1652) e Bartolomé Esteban Murillo (1618-1682). (1401621) (13) Il Guercino, noto anche come "Giovanni Francesco Barbieri", 1591 Cento - 1666 Bologna, attribuito ECCE HOMO Olio su tela. Rilegato. 66 x 56 cm. Accompagnato da un saggio di Massimo Pirondini che attribuisce il dipinto a Il Guercino, in copia.

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ECCE HOMO Olio su tela. Doppiato. 66 x 56 cm. In cornice a profilo largo. Accompagnato da un saggio di Massimo Pirondini, copia del dipinto Il Guercino. Cristo dopo la cattura in un ritratto a mezzo busto su sfondo bruno, qui raffigurato con una corona di spine in testa e un lungo bastone nella mano destra, come segno beffardo di regalità, e con un beffardo mantello rosso che pende sulla spalla sinistra. L'incarnazione è volutamente più chiara, la testa inclinata di lato e sollevata, i contorni resi in sfumato. Sulla tempia sinistra e nella zona del petto è presente una goccia di sangue rosso. Bocca leggermente aperta, sguardo rivolto verso l'alto a sinistra. Dipinto di alta qualità con forte accentuazione del chiaroscuro. Guercino appartiene alla scuola bolognese, studia sotto Benedetto Gennari (1563-1658), ma si orienta presto verso le opere dei Carracci. Il suo stile mostra un nuovo naturalismo. Lavorò in varie città d'Italia. La sua opera comprende oltre 100 pale d'altare e quasi 150 altri dipinti in varie collezioni. Nota: Esistono altre rappresentazioni dell'Ecce Homo nell'opera dell'artista. Una versione si trova alla Galleria Nazionale Barberini Corsini di Roma. Il motivo è spesso presente anche nelle opere di altri artisti del XVI e XVII secolo, tra cui Bartolomeo Cesi (1556-1629), Bartolomeo Passarotti (1529-1592), Jusepe de Ribera (1588/91-1652) e Bartolomé Esteban Murillo (1618-1682). (1401621) (13) Il Guercino, noto anche come "Giovanni Francesco Barbieri", 1591 Cento - 1666 Bologna, attribuito ECCE HOMO Olio su tela. Rilegato. 66 x 56 cm. Accompagnato da un saggio di Massimo Pirondini che attribuisce il dipinto a Il Guercino, in copia.

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