Santi Buglioni, genannt „Santi di Michele Viviani“, 1494 Florenz – 1576 MARIA CO…
Descrizione

Santi Buglioni, genannt „Santi di Michele Viviani“, 1494 Florenz – 1576

MARIA CON IL BAMBINO TRA LUDWIG IL SANTO E SAN GEORG 104 x 77 cm. Pannello di legno con sospensione in ferro che segue le linee del rilievo. Accompagnato da una copia di perizia di Giancarlo Gentilini, Firenze, 24 maggio 2023. Terracotta modellata e smaltata in policromia. Questa rara pala d'altare in terracotta finemente invetriata raffigura Maria con Gesù bambino benedicente tra San Luigi (Luigi IX, re di Francia, 1214-1270), canonizzato nel 1297, che si distingue per l'abbigliamento elegante e la corona regale. Poi c'è il fiero San Giorgio (275/285-303) nella sua lucente armatura, riconoscibile anche per lo scudo crociato. L'oggetto di qualità museale qui offerto faceva certamente parte di una cappella di un importante maniero, forse un castello, come suggeriscono le virtù cavalleresche militari insite nei due santi. Il rilievo non è ancora stato pubblicato. Testimonia un'interpretazione unica della scultura del Delle Robbia, ma è in linea con l'orientamento piuttosto eccentrico del primo manierismo fiorentino, che caratterizza la fase matura di Santi Buglioni (1494-1576). Vasari lo descrive nel 1568 come l'ultimo custode del "segreto degl'invetriati di terra". Era nipote, collaboratore ed erede di Benedetto Buglioni (1459/60-1521), a sua volta allievo di Andrea di Michele il Verrocchio (1435-1488). Si staccò lentamente dai modelli robbiani ormai superati e dalle convenzioni formali e tecniche. Ad esempio, realizzò un grandioso fregio con le "Sette opere di misericordia" nel portico dell'Ospedale del Ceppo a Pistoia (1526-1528). Realizzò anche lo spettacolare pavimento in terracotta storicizzante della Biblioteca Laurenziana (1548-1554) e fu persino autorizzato a modellare i ritratti di Michelangelo Buonarroti (1475-1564). Lo smalto liquido della terracotta attuale è estraneo a quello delle terrecotte robbiane ed è più vicino ai pittori visionari del primo manierismo (Rosso Fiorentino, Pontormo, Alonso Berruguete e Domenico Beccafumi). Si possono osservare ulteriori echi: L'audace figura del santo a Firenze, ad esempio. Letteratura: Cfr: Allan Marquand, Benedetto e Santi Buglioni, Pinceton 1921. Giancarlo Gentilini, I Della Robbia. La scultura invetriata nel Rinascimento, Firenze 1992, pp. 390-449. Cfr. Fiamma Domestici, Santi Buglioni, in: I Della Robbia e l'arte nuova della scultura invetriata, Firenze 1998, pp. 337-340. Cfr. Giancarlo Gentilini, Tommaso Mozzati, Santi Buglioni, in: I Della Robbia. Il dialogo tra le Arti nel Rinascimento, catalogo della mostra Arezzo, Milano 2009, p. 363, nn. 109-110. Cfr. Giovanni Capecchi, Maria CChristina Masdea, Valerio Tesi, Grazia Tucci, Avvicinatevi alla bellezza. Il fregio dello Spedale del Ceppo, Pistoia 2015. Cfr. Liletta Fornasari, Sulle tracce dei Della Robbia. Le vie della terracotta inventata nell'aretino, Milano 2009. (1360275) (13) Santi Buglioni, noto anche come "Santi Di Michele Vivani", 1494 Firenze - 1576 LA VERGINE E IL BAMBINO TRA SAN LUIGI E SAN GEORGE 104 x 77 cm. Accompagnato da una perizia di Giancarlo Gentilini, Firenze, 24 maggio 2023, in copia. Terracotta fusa e invetriata policroma. La rara pala d'altare in terracotta finemente invetriata raffigura la Vergine che benedice il Bambino tra due santi: San Luigi (Luigi IX, re di Francia, 1214 - 1270), canonizzato nel 1297, che si distingue per l'elegante abbigliamento e la corona regale. Inoltre, il fiero San Giorgio (275/285 - 303) nella sua lucente armatura, riconoscibile dallo scudo crociato.

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Santi Buglioni, genannt „Santi di Michele Viviani“, 1494 Florenz – 1576

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