Null COLONIA FRANCESE DELLA COTE D' IVOIRE - FRANCIA LIBERA.
Busta filatelica co…
Descrizione

COLONIA FRANCESE DELLA COTE D' IVOIRE - FRANCIA LIBERA. Busta filatelica commemorativa "Francia! 21 maggio 1944, GIORNATA DEL PRIGIONIERO". Documento numerato, illustrato con la Croce di Lorena, i francobolli installati a forma di V di vittoria, datario ABIDJAN 21 maggio 1944. Presenza di nove francobolli: serie completa aerei 1/5 + rapidi Camoé 2 F 50 (161) & 1 F 75 (127 A).

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COLONIA FRANCESE DELLA COTE D' IVOIRE - FRANCIA LIBERA. Busta filatelica commemorativa "Francia! 21 maggio 1944, GIORNATA DEL PRIGIONIERO". Documento numerato, illustrato con la Croce di Lorena, i francobolli installati a forma di V di vittoria, datario ABIDJAN 21 maggio 1944. Presenza di nove francobolli: serie completa aerei 1/5 + rapidi Camoé 2 F 50 (161) & 1 F 75 (127 A).

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Forse PIERRE LOTTIER (Francia, 1916 - Santa Susana, Spagna, 1987). Scrivania con sedia e armadio, stile Impero. Legno di noce, decorazioni in bronzo. Presenta segni di uso e usura. Necessita di una rifinitura. Misure: 78 x 160 x 83 cm (tavolo); 96 x 65 x 61 cm (sedia); 175 x 203 x 60 cm (mobile). Set di mobili in stile Impero francese, probabilmente disegnati da Pierre Lottier. Grande conoscitore di mobili d'epoca, Lottier rivitalizzò gli stili e vi inserì singolari sincretismi per trasformare i suoi pezzi in opere uniche. La scrivania in noce è caratterizzata da intradossi in noce affiancati da colonne a forma di stipo sormontate da busti in bronzo. Questo richiama l'influenza egizia che ha ispirato anche lo stile Impero. Il mobile poggia su piedi ad artiglio in bronzo. Il piano è rivestito in pelle. La sedia abbinata presenta gli stessi motivi: busti femminili in bronzo dorato, piedi ad artiglio, rivestimento in pelle borchiata sui bordi. Il mobile è strutturato in tre moduli, quello centrale con una griglia che rivela i ripiani interni. Il motivo del busto a forma di staffa suddivide i moduli. Pierre Lottier è stato un importante designer e decoratore di mobili nato in Francia ma residente a Barcellona, attivo dal dopoguerra. Già negli anni Sessanta e Settanta aveva un importante laboratorio, dove si formavano importanti ebanisti della nuova generazione. Lottier si dedicò principalmente alla decorazione di importanti case della capitale catalana, anche se ne progettò altre fuori città, come la casa di Ava Gardner a Madrid. Nato in una famiglia di artisti (il padre era il famoso ristoratore e omonimo Pierre Lottier che nel 1880 fondò "La Reserve" in Costa Azzurra, uno dei locali dell'alta società più apprezzati da milionari e aristocratici), Pierre Lottier si stabilì a Madrid negli anni Trenta, emarginato dalla società francese. Entra in contatto con l'élite spagnola dell'epoca come procuratore di importanti opere d'arte, soprattutto porcellane e bronzi orientali. Negli anni Cinquanta si stabilisce tra Madrid e Barcellona. Collabora con importanti case di design come Casa Valentí o Casa Gancedo per i tessuti più storici. Pierre Lottier inizia a emulare la carriera di Marc du Plantier e della famosa Maison Jansen di Parigi. I suoi inizi si basavano sulla purezza del "Grand Gout" francese, incentrato principalmente sugli stili Luigi XV e XVI. Più tardi, negli anni Cinquanta, si orientò verso gli stili inglesi tipici della fine del XVIII secolo: Hepplewhite, Adam, Chippendale, Sheraton o Gillwood erano i cognomi a cui Lottier si ispirava maggiormente. Dal 1970, lo stile si è spostato su una scia più moderna. I suoi nuovi progetti si basano sull'Art Déco e sul razionalismo classico, tipico di una nuova società più intellettuale.

PIERRE LOTTIER (Francia, 1916 - Santa Susana, Spagna, 1987). Coppia di specchi replica Bilbao Mirror, anni '60. Legno e metallo dipinti. Firme sul retro. Presenta segni di uso e usura. Misure: 103 x 57,5 x 6 cm. I cosiddetti "specchi di Bilbao" si caratterizzavano per essere realizzati in marmo rosa aderente al legno e per avere sottili colonne con delicate decorazioni in gesso, spesso con un'urna o un dipinto al centro. Il nome dello specchio deriva dal marmo rosa originario di Bilbao. Venivano spediti alle città portuali lungo la costa orientale degli Stati Uniti, in particolare nel New England. Nato in una famiglia di artisti (il padre era il famoso ristoratore e omonimo Pierre Lottier, che nel 1880 fondò "La Reserve" in Costa Azzurra, uno dei locali dell'alta società più apprezzati da milionari e aristocratici), Pierre Lottier si stabilì negli anni Trenta a Madrid, emarginato dalla società francese. Entra in contatto con l'élite spagnola dell'epoca come procuratore di importanti opere d'arte, soprattutto porcellane e bronzi orientali. Negli anni Cinquanta si stabilisce tra Madrid e Barcellona. Collabora con importanti case di design come Casa Valentí o Casa Gancedo per i tessuti più storici. Pierre Lottier inizia a emulare la carriera di Marc du Plantier e della famosa Maison Jansen di Parigi. I suoi inizi si basavano sulla purezza del "Grand Gout" francese, incentrato principalmente sugli stili Luigi XV e XVI. Più tardi, negli anni Cinquanta, si orientò verso gli stili inglesi tipici della fine del XVIII secolo: Hepplewhite, Adam, Chippendale, Sheraton o Gillwood erano i cognomi a cui Lottier si ispirava maggiormente. Dal 1970, lo stile si è spostato su una scia più moderna. I suoi nuovi progetti si basano sull'Art Déco e sul razionalismo classico, tipico di una nuova società più intellettuale.