Null DINET (Etienne) & BAAMER (El Hadj Sliman ben Ibrahim).
Le Pèlerinage à la m…
Descrizione

DINET (Etienne) & BAAMER (El Hadj Sliman ben Ibrahim). Le Pèlerinage à la maison sacrée d'Allah. Paris, Hachette, 1347h [1930]. In-8, 213 pp, brossura, in fascette originali, piccole macchie brune sparse. Prima edizione stampata in 1000 copie su carta Alfa (n°25). 1 frontespizio (ritratto degli autori), 8 tavole in nero e una carta pieghevole dell'Hedjaz, in fine. Etienne Nacir Ed Dine Dinet (1861-1929) fu un pittore francese che si stabilì in Algeria. Incantato dalla cultura araba, si guadagnò la simpatia della popolazione musulmana agendo come loro difensore di fronte all'oppressione, facendo pressione sulle autorità coloniali per ottenere concessioni ritenute impossibili. Convertito sinceramente, voleva unire algerini e francesi in un progetto comune. Uomo pio, si recò in pellegrinaggio alla Mecca nel 1929 accompagnato da Hadj Slimane, suo compagno di viaggio e collaboratore. Questo pellegrinaggio fu l'apoteosi della sua vita, realizzando uno dei pilastri dell'Islam. Stremato dal viaggio, morì qualche tempo dopo il suo ritorno e fu sepolto nella moschea di Parigi nel dicembre 1929. Il suo resoconto del pellegrinaggio, pubblicato postumo nel 1930, è il canto del cigno di una vita realizzata unendo la sua arte alla sua spiritualità.

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DINET (Etienne) & BAAMER (El Hadj Sliman ben Ibrahim). Le Pèlerinage à la maison sacrée d'Allah. Paris, Hachette, 1347h [1930]. In-8, 213 pp, brossura, in fascette originali, piccole macchie brune sparse. Prima edizione stampata in 1000 copie su carta Alfa (n°25). 1 frontespizio (ritratto degli autori), 8 tavole in nero e una carta pieghevole dell'Hedjaz, in fine. Etienne Nacir Ed Dine Dinet (1861-1929) fu un pittore francese che si stabilì in Algeria. Incantato dalla cultura araba, si guadagnò la simpatia della popolazione musulmana agendo come loro difensore di fronte all'oppressione, facendo pressione sulle autorità coloniali per ottenere concessioni ritenute impossibili. Convertito sinceramente, voleva unire algerini e francesi in un progetto comune. Uomo pio, si recò in pellegrinaggio alla Mecca nel 1929 accompagnato da Hadj Slimane, suo compagno di viaggio e collaboratore. Questo pellegrinaggio fu l'apoteosi della sua vita, realizzando uno dei pilastri dell'Islam. Stremato dal viaggio, morì qualche tempo dopo il suo ritorno e fu sepolto nella moschea di Parigi nel dicembre 1929. Il suo resoconto del pellegrinaggio, pubblicato postumo nel 1930, è il canto del cigno di una vita realizzata unendo la sua arte alla sua spiritualità.

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