Girolamo Forabosco 
Venezia 1605 - 1679 Padova, attribuito 
Ritratto di nobildon…
Descrizione

Girolamo Forabosco Venezia 1605 - 1679 Padova, attribuito Ritratto di nobildonna Olio su tela, ribattuto 128 x 101,5 cm, con cornice 154 x 128 cm Girolamo Forabosco è stato un pittore barocco italiano noto per i suoi ritratti e le sue composizioni religiose. Nato a Venezia, Forabosco fu influenzato dalla ricca tradizione artistica della città e dalle opere di famosi pittori veneziani come Tiziano e Tintoretto. Si guadagnò una reputazione per l'abilità nel catturare i tratti fini e le personalità espressive dei suoi soggetti. Le opere di Forabosco si distinguono per l'attenzione ai dettagli, l'uso ricco del colore e il drammatico gioco di luci e ombre, caratteristiche fondamentali dello stile barocco. Questo ritratto mostra una nobildonna che irradia l'eleganza e la raffinatezza tipiche dell'aristocrazia veneziana. I suoi capelli ricci sono ornati da un pomposo ornamento che conferisce al suo aspetto un tocco di grandezza. Grandi orecchini le incorniciano il viso, mentre un fiocco e un vistoso fiore rosso tra i capelli sottolineano la sua presenza aristocratica. L'abito della dama è di un delicato colore rosa, contrastato da pizzi bianchi sulla scollatura e sulle maniche e da rifiniture nere. Questo dimostra la meticolosa attenzione di Forabosco per i dettagli del tessuto e della moda. Catene dorate sono drappeggiate sul vestito, aggiungendo un tocco di opulenza. Con la mano sinistra, la donna afferra le pieghe voluminose dell'abito, suggerendo grazia e dinamismo nella sua posa. Con la mano destra si appoggia elegantemente a un tavolo su cui si trova un vaso dall'aspetto antico con una natura morta floreale colorata. Lo sfondo del dipinto è scuro, creando un forte contrasto che mette in risalto la figura illuminata della protagonista. Questo sfondo scuro, tipico della ritrattistica barocca, serve ad attirare l'attenzione dell'osservatore sulla presenza dignitosa della signora e sui dettagli intricati del suo abbigliamento. Una colonna scanalata dietro i fiori aggiunge un elemento classico alla composizione, indicando sia il lignaggio aristocratico che la raffinatezza culturale della protagonista. Nel complesso, il ritratto di Forabosco trasmette un senso dello status e della personalità della protagonista attraverso l'attenta composizione e la ricchezza dei dettagli.

Girolamo Forabosco

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GIROLAMO FORABOSCO (Venezia, 1605 - Padova, 1679). "Giuseppe e la moglie di Potifar". Olio su tela. -Bibliografia: Girolamo Forabosco. Chiara Marin. Venezia Barocca. Edizioni Close. Pagina 457. Fig. 98 (cat. 69). Misure: 105 x 135 cm. In questo magnifico dipinto viene narrato l'episodio biblico del tentativo della moglie di Potifar di sedurre Giuseppe. Questi cerca di fuggire dall'abbraccio della bella giovane donna, la cui nudità rivela un corpo agile e snello. Giuseppe, vestito con tunica e mantello, cerca di non guardarla, adottando un gesto di rifiuto. L'insinuazione sensuale e la franca nudità di lei contrastano con il suo doppio strato di abiti e di pudore. Si tratta di un tema molto trattato fin dal Rinascimento e l'artista ne raccoglie l'eredità entrando in un proficuo dialogo con la tradizione, come è consuetudine nelle sue migliori composizioni. Nei toni della carne accesi dalla passione, nei gesti istrionici e nelle finiture satinate delle vesti, il pittore riesce a far rivivere la sensualità della scuola veneziana, infondendole un'impronta romantica. Potifar, alto funzionario della corte del Faraone, aveva acquistato Giuseppe, venduto come schiavo. Dopo che la sua diligenza, Potifar, nominò Giuseppe capo della casa, fu in quel momento che la moglie di Potifar iniziò a notare Giuseppe, cercando di sedurlo. Approfittando di un'occasione in cui nella casa non c'era nessuno degli uomini a capo, la donna si insinuò in Giuseppe, che fuggì. Tuttavia, al ritorno di Potifar, la donna accusò Giuseppe di tentato stupro, per cui Giuseppe fu mandato in prigione. Girolamo Forabosco o Gerolamo Ferrabosco è stato un pittore barocco veneziano del XVII secolo, attivo a Padova e a Venezia tra il 1636 e il 1644. Dopo aver studiato a Venezia con Alessandro Varotari (il Padovanino), Girolamo Forabosco fu influenzato artisticamente da Bernardo Strozzi. Fu ammesso alla Fraglia dei Pittori tra il 1634 e il 1639 e fu membro pagante dal 1640 al 1644. Adottò lo stile compositivo e i soggetti di Tiberio Tinelli. Nel 1653 ha uno studio a Padova, ma l'anno successivo è di nuovo a Venezia, dove dipinge una pala d'altare per il patriarca Federico Cornaro, morto nel 1654, e un Ritratto di Carlo Contarini, doge. Nel corso della sua carriera realizzò un numero relativamente ridotto di opere, soprattutto ritratti, genere che gli assicurò la fama, recuperando modelli di composizioni cinquecentesche e ravvivandole attraverso un uso più vivace del colore. -Bibliografia: Girolamo Forabosco. Chiara Marin. Venezia Barocca. Cierre Edizioni. Pagina 457. Fig. 98 (cat. 69).