Null Umberto GIUNTI (Siena 1886 - 1970)
Madonna dell'Umiltà
Pannello esagonale c…
Descrizione

Umberto GIUNTI (Siena 1886 - 1970) Madonna dell'Umiltà Pannello esagonale con pavimento in parquet 46 x 36 cm Bibliografia : G. Mazzoni, Quadri antichi del Novecento, Vicenza, 2001, pp. 164-165, riprodotto nella figura 277. Umberto Giunti fu soprannominato "Il Falsario del calcinaccio" dallo storico dell'arte Federico Zeri, che fu il primo a identificare il pittore senza conoscerne la vera identità. È stato Gianni Mazzoni che, dopo aver studiato minuziosamente il periodo dei falsari senesi, è riuscito a dare un nome all'artista consultando l'archivio fotografico degli eredi Giunti. Di Umberto Giunti sappiamo ben poco. Nel 1923 entrò all'Istituto di Belle Arti di Siena, dove insegnò arti decorative. Fu uno dei migliori allievi di Icilio Federico Joni, noto come il principe dei falsi senesi. Dalla fine dell'Ottocento fino agli anni Trenta del Novecento, la domanda del mercato internazionale di fondi oro di artisti primitivi italiani diede vita a una produzione di falsi su larga scala in Toscana, soprattutto a Siena. Molte opere di Giunti si trovano nei più grandi musei del mondo, tra cui il Musée des Arts Décoratifs di Parigi, la National Gallery di Dublino e la Courtauld Gallery di Londra.

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Umberto GIUNTI (Siena 1886 - 1970) Madonna dell'Umiltà Pannello esagonale con pavimento in parquet 46 x 36 cm Bibliografia : G. Mazzoni, Quadri antichi del Novecento, Vicenza, 2001, pp. 164-165, riprodotto nella figura 277. Umberto Giunti fu soprannominato "Il Falsario del calcinaccio" dallo storico dell'arte Federico Zeri, che fu il primo a identificare il pittore senza conoscerne la vera identità. È stato Gianni Mazzoni che, dopo aver studiato minuziosamente il periodo dei falsari senesi, è riuscito a dare un nome all'artista consultando l'archivio fotografico degli eredi Giunti. Di Umberto Giunti sappiamo ben poco. Nel 1923 entrò all'Istituto di Belle Arti di Siena, dove insegnò arti decorative. Fu uno dei migliori allievi di Icilio Federico Joni, noto come il principe dei falsi senesi. Dalla fine dell'Ottocento fino agli anni Trenta del Novecento, la domanda del mercato internazionale di fondi oro di artisti primitivi italiani diede vita a una produzione di falsi su larga scala in Toscana, soprattutto a Siena. Molte opere di Giunti si trovano nei più grandi musei del mondo, tra cui il Musée des Arts Décoratifs di Parigi, la National Gallery di Dublino e la Courtauld Gallery di Londra.

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