Null SIGNED CAT'S EYES (1983) Tratto dal manga di Tsukasa Hojo. Produzione origi…
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SIGNED CAT'S EYES (1983) Tratto dal manga di Tsukasa Hojo. Produzione originale in celluloide. Pittura acrilica su lastra di plastica raffigurante il personaggio principale Tam. È inclusa una decorazione a guazzo. Composizione superba. Certificato di autenticità di Benoit SPACHER 27 X 23 cm.

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SIGNED CAT'S EYES (1983) Tratto dal manga di Tsukasa Hojo. Produzione originale in celluloide. Pittura acrilica su lastra di plastica raffigurante il personaggio principale Tam. È inclusa una decorazione a guazzo. Composizione superba. Certificato di autenticità di Benoit SPACHER 27 X 23 cm.

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OSAMU TEZUKA (Toyonaka, 1928-Tokyo, 1989). "Più dal film di Leone Imperatore della Giungla". Celluloide e disegno sul retro. Misure: 46 x 35 cm; 51 x 41 cm (cornice). Osamu Tezuka, considerato "il dio dei Manga", è stato un mangaka (parola giapponese che indica il creatore di un fumetto) e animatore giapponese. Grazie al suo lavoro di illustratore, Tezuka ha ampliato e diffuso in modo massiccio la lettura e il consumo di manga come mezzo di intrattenimento popolare, facendo sì che i manga esercitassero una profonda influenza sulla società giapponese del dopoguerra. Ha influenzato il modo di fare fumetti della grande maggioranza degli autori successivi e le sue opere sono state tradotte in molte lingue, tra cui lo spagnolo. Il suo modo di fare fumetti si basava sulle tecniche cinematografiche di Walt Disney, introducendo lo story manga, o manga di lunga durata, con una trama molto più elaborata e complessa rispetto ai fumetti creati fino ad allora da altri artisti. Tra le sue opere più famose ci sono Jungle Taitei ("Kimba, il leone bianco"), Tetsuwan Atom ("Astroboy") e Ribbon No Kishi ("La principessa cavaliere"), considerato il primo shojo manga della storia. Il successo continuò nei decenni successivi, con serie come Hi no Tori ("Phoenix", 1954), Black Jack (1973-84), Buddha (1972-83) e Adolf (1983), subendo una svolta profonda con il culmine della serie MW (1976-1978), in cui affrontò temi molto insoliti per i manga dell'epoca, come l'omosessualità, la corruzione politica o le armi chimiche.