Descrizione
DUE VETRATE CON KRISHNA BAMBINO UN OCCHIO PER IL DETTAGLIO: PROVENIENTI DA UNA PROPRIETA' PRIVATA NEL NORD DI LONDRA Possibilmente Tamil Nadu, India meridionale o Inghilterra, realizzate per il mercato indiano d'esportazione, fine XIX - XX secolo Progettate come vetrate ad arco a tutto sesto, composte da segmenti di vetro colorato, dipinto e monocromo, di dimensioni non uniformi, raffiguranti l'amata forma di Krishna bambino (Bala Krishna), che nel primo pannello tende la mano verso una versione personificata di Garuda, il vahana (veicolo) di Vishnu, l'aquila, sotto l'attenta supervisione della madre adottiva Yashoda, con il suo tamburo damaru incastrato tra i rami dell'albero; quest'ultimo pannello presenta il simbolismo iconico di Krishna bambino, noto come Vatapatra Shayi, sdraiato su una foglia di Banyan e che si succhia l'alluce, fluttuando nell'immensità dell'oceano cosmico primordiale accompagnato dal saggio Markandeya, la finestra più grande 104 cm x 53 cm.
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DUE VETRATE CON KRISHNA BAMBINO UN OCCHIO PER IL DETTAGLIO: PROVENIENTI DA UNA PROPRIETA' PRIVATA NEL NORD DI LONDRA Possibilmente Tamil Nadu, India meridionale o Inghilterra, realizzate per il mercato indiano d'esportazione, fine XIX - XX secolo Progettate come vetrate ad arco a tutto sesto, composte da segmenti di vetro colorato, dipinto e monocromo, di dimensioni non uniformi, raffiguranti l'amata forma di Krishna bambino (Bala Krishna), che nel primo pannello tende la mano verso una versione personificata di Garuda, il vahana (veicolo) di Vishnu, l'aquila, sotto l'attenta supervisione della madre adottiva Yashoda, con il suo tamburo damaru incastrato tra i rami dell'albero; quest'ultimo pannello presenta il simbolismo iconico di Krishna bambino, noto come Vatapatra Shayi, sdraiato su una foglia di Banyan e che si succhia l'alluce, fluttuando nell'immensità dell'oceano cosmico primordiale accompagnato dal saggio Markandeya, la finestra più grande 104 cm x 53 cm.
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