ANTOINE COYPEL Paris, 1661 - 1722 Venere addormentata
Tela 51,5 x 65 cm - 20 ¼ x…
Descrizione

ANTOINE COYPEL Paris, 1661 - 1722

Venere addormentata Tela 51,5 x 65 cm - 20 ¼ x 25 9/16". Venere dormiente, olio su tela PROVENIENZA Forse Pierre Le Tessier de Montarsy (1647 - 1710), al quale l'incisore dedicò la sua opera; forse la collezione J. A. Peters; forse la sua vendita del 1779, dove Saint-Aubin la disegnò a margine del catalogo. BIBLIOGRAFIA Nicole Garnier, Antoine Coypel 1661 - 1722, Paris, Arthena, 1989, P.159, n°104 (dipinto perduto). OPERA CORRELATA Incisione di Gaspard Duchange (nello stesso senso del nostro dipinto), "dedicata a Monsieur de Montarsy, garde des pierreries de la Couronne; seigneur de Biesvre et de la Motte". disegno preparatorio al Louvre (RF 12.338 albuch Koch, Garnier, op. cit. p. 216, n° 407). Sono note diverse copie. L'argentiere Pierre Le Tessier de Montarsy (1647 - 1710) e Antoine Coypel erano legati da vincoli familiari e di amicizia. Il primo aveva visto crescere il secondo come vicino di casa, dato che i loro padri avevano ottenuto degli appartamenti riservati agli artisti nelle gallerie del Louvre, e in seguito anche loro avevano ottenuto la residenza. Pierre Letessier fu gioielliere del re Luigi XIV dal 1676 al 1710. Nel 1680 incaricò Antoine Coypel, appena diciannovenne, di dipingere il Maggio di Notre-Dame (un'Assunzione della Vergine perduta e non incisa), poi il suo ritratto intorno al 1700 (Garnier, p. 135, op. cit. n. 69, anch'esso perduto). Nel 1712, Coypel acquistò 168 disegni per il re dalla proprietà di Pierre de Montarsy, oggi al Louvre. Tema ricorrente nella pittura occidentale, la Venere addormentata scoperta da un satiro viene talvolta confusa con quella di Giove e Antiope (il dio dell'Olimpo ha assunto, in questa occasione, le sembianze di un satiro). Al di là della "disputa cromatica", Antoine Coypel proponeva una sintesi tra classici e modernisti, ben consapevole degli esempi di questi soggetti di Correggio e Poussin presenti nella collezione reale e della Venere del Pardo di Tiziano, da lui stesso restaurata. Questo dipinto amatoriale può essere datato intorno al 1700-1710. Probabilmente commissionato da un artista all'altro, ciascuno incaricato di una parte della collezione reale, il trattamento del soggetto mitologico anticipa di una decina d'anni la pittura galante ed erotica della Reggenza (il dipinto di Watteau su questo tema -Louvre- è da collocare intorno al 1715-1716). Madame Nicole Garnier, che ringraziamo per aver esaminato il nostro dipinto, ha gentilmente indicato di ritenere la tela autografa, ma di aver notato la probabile partecipazione della bottega per il satiro e i due putti a sinistra.

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ANTOINE COYPEL Paris, 1661 - 1722

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