Null Pierre LOUŸS e CURNONSKY. Circa 108 L.A.S. O L.A. (tra cui una ventina di c…
Descrizione

Pierre LOUŸS e CURNONSKY. Circa 108 L.A.S. o L.A. (tra cui una ventina di cartoline) di Curnonsky e 18 L.A.S. o L.A. di Louÿs, 1901-1919 e s.d.; circa 280 pagine in vari formati, numerose buste e indirizzi. Importante corrispondenza letteraria, amichevole, fantasiosa e libertina tra i due scrittori. In questa sede possiamo fornire solo una breve panoramica, con alcuni estratti significativi.Pierre Louÿs. 15 dicembre 1909: "Monseigneur ho letto con estremo piacere il resoconto dell'ammirevole viaggio che Vostra Altezza ha fatto in Cambogia e sono profondamente commosso che sia stata così gentile da farmene dono. La Ville au Bois Dormant è un libro delizioso in cui troviamo in ogni riga l'unione di due qualità francesi per eccellenza: il coraggio e il buon umore. Questo viaggio sembra l'esatta realizzazione di un romanzo di Jules Verne che ha affascinato la mia infanzia, La Maison à Vapeur; ma a differenza del romanziere, sempre in ansia per i pericoli in cui si imbattono i suoi personaggi, Vostra Altezza voleva godersi il tour de force che stava compiendo. Girando una pagina, ho avuto l'incantevole sorpresa di trovare un'allusione a un altro romanzo che, sebbene abbia avuto l'onore di essere letto dal Delfino di Francia, non è stato scritto ad usum Delphini. Vostra Altezza parla di re fannulloni in un momento in cui ha appena dimostrato che i re fannulloni non fanno parte della sua famiglia"... - 1911 (su un opuscolo della Société pour la Propagation de l'Incinération, annotato: "Jamais! Mai! Ho troppi vermi!"), richiesta, per il ballo Quat'z Arts, di un "costumista dove una ragazza di sedici anni possa acquistare un bel costume da donna nuda. È per un presbitero". - Domenica. Curnonsky: "Quando avrà finito di intervistare Dio Padre a proposito del vecchio bordello di Boulevard Osman, mi mandi tre righe autografate per dirmi se è riuscito a incontrare il signor Machin [...] Venti redattori trafelati aspettano che si decida"... - "Se una voce dall'Alto le consigliasse di venire a trovarmi, sarebbe la prova dell'esistenza di Dio. Sì, è vero, sembra che la senorita Ferrer si vesta per ballare nuda. Potremmo consegnarla al piccolo Principe di Galles con queste forti parole: "Il Gabydeslysm è il nemico!"... - Martedì sera. "Chingashkook, un famoso pellerossa, aveva due attributi: la risata e il silenzio. La "risata silenziosa" di Chingashkook eguagliava il "silenzio gaio" di Curnonsky... - Divertente invito a pranzo con André Lebey, firmato "Amable Tastu"; quartine libere, firmate "Taxis, pasteur" e "Régina Badet"; faceta prima pagina di "Le Dernier des Curnonskys, grand roman inédit par René Doumic de l'Académie Française"...; cartoline commentate... Curnonsky. - 26 luglio [1901], esilarante resoconto di un colloquio con un serialista: "Caro Maestro, Questa mattina stessa, in piedi prima dell'alba come al solito, con una giacca da pranzo azzurra aperta su un elegante gilet con bottoni d'oro opaco e i più corretti pantaloni a quadretti bianchi e neri, mi sono recato, come mi avete consigliato (e raccomandato), dal direttore dell'importante Usine à feuilletons, di cui mi avete dato l'indirizzo. Preferisco dirle subito che solo il suo imminente ricevimento all'Académie des Sciences (sezione di antropologia) mi farà dimenticare quello che ho subito per mano di questo verme selvaggio, che non esito a definire una soldataglia senza freni! Usando il nome di Re Dubut, che mi avevate ordinato di prendere, si è abbandonato, mani e piedi, agli scherzi più grossolani, pretendendo (scendi da cavallo!) di confondermi a volte con il nostro grande Bubu de Laforest, a volte con un certo Dubut di Montparnasse, di cui confesso di ignorare l'innominabile esistenza!"... ecc. - Hanoi 22 gennaio 1903: navigando lungo il Fiume Rosso in compagnia di Toulet, sente lodare La Femme et le Pantin; quanto al Tonchino, "la vita lì è facile e gentile, tra pipe d'oppio e chiacchiere senza pretese. Le idee generali sono evitate come il colera asiatico. Le signore sono gialle ma soggette alle fantasie più riprovevoli e bisogna amarle, appena uscite dall'infanzia (perché l'itterizia dura poco). Le Annamite mi sembrano ironiche e piacevolmente sarcastiche"... - 14 marzo [1904]. "Ho inviato subito al Figaro la sua deliziosa "Nouvelle à la main", la cui discrezione un po' trasparente mi ha fatto guadagnare i complimenti del segretario di redazione. Avrebbe però preferito un piccolo dialogo tra onanisti, che avrebbe giustificato meglio il titolo generale della rubrica... ma ha un po' paura di qualche sfogo di pruderie da parte di certi lettori di Prov.

203 

Pierre LOUŸS e CURNONSKY. Circa 108 L.A.S. o L.A. (tra cui una ventina di cartoline) di Curnonsky e 18 L.A.S. o L.A. di Louÿs, 1901-1919 e s.d.; circa 280 pagine in vari formati, numerose buste e indirizzi. Importante corrispondenza letteraria, amichevole, fantasiosa e libertina tra i due scrittori. In questa sede possiamo fornire solo una breve panoramica, con alcuni estratti significativi.Pierre Louÿs. 15 dicembre 1909: "Monseigneur ho letto con estremo piacere il resoconto dell'ammirevole viaggio che Vostra Altezza ha fatto in Cambogia e sono profondamente commosso che sia stata così gentile da farmene dono. La Ville au Bois Dormant è un libro delizioso in cui troviamo in ogni riga l'unione di due qualità francesi per eccellenza: il coraggio e il buon umore. Questo viaggio sembra l'esatta realizzazione di un romanzo di Jules Verne che ha affascinato la mia infanzia, La Maison à Vapeur; ma a differenza del romanziere, sempre in ansia per i pericoli in cui si imbattono i suoi personaggi, Vostra Altezza voleva godersi il tour de force che stava compiendo. Girando una pagina, ho avuto l'incantevole sorpresa di trovare un'allusione a un altro romanzo che, sebbene abbia avuto l'onore di essere letto dal Delfino di Francia, non è stato scritto ad usum Delphini. Vostra Altezza parla di re fannulloni in un momento in cui ha appena dimostrato che i re fannulloni non fanno parte della sua famiglia"... - 1911 (su un opuscolo della Société pour la Propagation de l'Incinération, annotato: "Jamais! Mai! Ho troppi vermi!"), richiesta, per il ballo Quat'z Arts, di un "costumista dove una ragazza di sedici anni possa acquistare un bel costume da donna nuda. È per un presbitero". - Domenica. Curnonsky: "Quando avrà finito di intervistare Dio Padre a proposito del vecchio bordello di Boulevard Osman, mi mandi tre righe autografate per dirmi se è riuscito a incontrare il signor Machin [...] Venti redattori trafelati aspettano che si decida"... - "Se una voce dall'Alto le consigliasse di venire a trovarmi, sarebbe la prova dell'esistenza di Dio. Sì, è vero, sembra che la senorita Ferrer si vesta per ballare nuda. Potremmo consegnarla al piccolo Principe di Galles con queste forti parole: "Il Gabydeslysm è il nemico!"... - Martedì sera. "Chingashkook, un famoso pellerossa, aveva due attributi: la risata e il silenzio. La "risata silenziosa" di Chingashkook eguagliava il "silenzio gaio" di Curnonsky... - Divertente invito a pranzo con André Lebey, firmato "Amable Tastu"; quartine libere, firmate "Taxis, pasteur" e "Régina Badet"; faceta prima pagina di "Le Dernier des Curnonskys, grand roman inédit par René Doumic de l'Académie Française"...; cartoline commentate... Curnonsky. - 26 luglio [1901], esilarante resoconto di un colloquio con un serialista: "Caro Maestro, Questa mattina stessa, in piedi prima dell'alba come al solito, con una giacca da pranzo azzurra aperta su un elegante gilet con bottoni d'oro opaco e i più corretti pantaloni a quadretti bianchi e neri, mi sono recato, come mi avete consigliato (e raccomandato), dal direttore dell'importante Usine à feuilletons, di cui mi avete dato l'indirizzo. Preferisco dirle subito che solo il suo imminente ricevimento all'Académie des Sciences (sezione di antropologia) mi farà dimenticare quello che ho subito per mano di questo verme selvaggio, che non esito a definire una soldataglia senza freni! Usando il nome di Re Dubut, che mi avevate ordinato di prendere, si è abbandonato, mani e piedi, agli scherzi più grossolani, pretendendo (scendi da cavallo!) di confondermi a volte con il nostro grande Bubu de Laforest, a volte con un certo Dubut di Montparnasse, di cui confesso di ignorare l'innominabile esistenza!"... ecc. - Hanoi 22 gennaio 1903: navigando lungo il Fiume Rosso in compagnia di Toulet, sente lodare La Femme et le Pantin; quanto al Tonchino, "la vita lì è facile e gentile, tra pipe d'oppio e chiacchiere senza pretese. Le idee generali sono evitate come il colera asiatico. Le signore sono gialle ma soggette alle fantasie più riprovevoli e bisogna amarle, appena uscite dall'infanzia (perché l'itterizia dura poco). Le Annamite mi sembrano ironiche e piacevolmente sarcastiche"... - 14 marzo [1904]. "Ho inviato subito al Figaro la sua deliziosa "Nouvelle à la main", la cui discrezione un po' trasparente mi ha fatto guadagnare i complimenti del segretario di redazione. Avrebbe però preferito un piccolo dialogo tra onanisti, che avrebbe giustificato meglio il titolo generale della rubrica... ma ha un po' paura di qualche sfogo di pruderie da parte di certi lettori di Prov.

Le offerte sono terminate per questo lotto. Visualizza i risultati