Null Spagna - Série BNC 2001 AE/AÇO. L. BIMET. 1, 2, 5, 10, 20, 50 centesimi, 1,…
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Spagna - Série BNC 2001 AE/AÇO. L. BIMET. 1, 2, 5, 10, 20, 50 centesimi, 1, 2 euro 2001. KM n/c. BNC

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Spagna - Série BNC 2001 AE/AÇO. L. BIMET. 1, 2, 5, 10, 20, 50 centesimi, 1, 2 euro 2001. KM n/c. BNC

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PIERRE GONNORD (Francia, 1963). "Soho", dalla serie "City", New York, 2001. Fotografia, copia 1/5. Firmata, datata, numerata, intitolata e collocata sul retro. Con etichetta sul retro della Galleria Juana de Aizpuru. Misure: 150 x 150 cm. Considerato uno dei fotografi più talentuosi degli ultimi tempi, Pierre Gonnord impregna il suo lavoro di un'aura malinconica e straziante che "racconta, sottopelle, storie singolari e insolite del nostro tempo", secondo il critico Rafael Doctor. I suoi ritratti, che ricordano i grandi maestri della storia dell'arte come Rembradt, Veermer, Caravaggio, Goya, Zurbarán e Velázquez, si concentrano sugli emarginati della società e sulle loro storie. Nelle sue opere troviamo vagabondi, malati di mente, carcerati e ciechi, ma anche monaci, geishe e membri di bande urbane, cioè persone che rimangono ai margini della loro società in modo diverso. Importante fotografo francese nato a Cholet, Pierre Gonnord vive a Madrid dal 1988 e attualmente lavora in collaborazione con la prestigiosa galleria Juana de Aizpuru. Artista autodidatta e vincitore del Premio della Cultura della Comunità di Madrid nel 2007, nel 1998 Gonnord ha iniziato un progetto personale, che definisce il suo linguaggio maturo, incentrato sul volto umano. Le prime serie di questo nuovo stile sono state "Interiors" (Madrid, 1999) e "City" (New York, 2001), derivate dalla sua esperienza urbana. In seguito realizzerà nuove serie, già con personaggi di diverse etnie: "Regards" (2002-2003), "Far East" (Giappone, 2003) e "Utopians" (2004-2005). In queste ultime serie, Gonnord si avvicina a personaggi emarginati dalla società, ritraendoli in primi piani. Nella sua ultima serie, "Witnesses", si è avvicinato al mondo degli zingari e delle persone che hanno vissuto le tragedie dei Balcani e del Nord Africa. Nel corso della sua carriera, Gonnord ha esposto le sue opere in Spagna, Francia e Stati Uniti, tra gli altri Paesi, sia in gallerie che in musei e centri d'arte, tra cui il Centro Cultural Conde Duque di Madrid, la Maison Européenne de la Photographie di Parigi, il Museo de Bellas Artes di Siviglia, l'Università di Salamanca, l'Atelier des Forges di Arles, il FRAC di Auvergne-Ecuries di Chazerat e i festival fotografici di Helsinki e Oslo. Oggi è rappresentato principalmente nella galleria Juana de Aizpuru, ma il suo lavoro si trova anche in altre importanti collezioni, come quella del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía.

ESTEBAN VICENTE PÉREZ (Turégano, Segovia, 1903 - New York, 2001). Senza titolo, 1967. Inchiostro su carta. Firmato. Mostre: Madrid, Galleria Elvira González, "Esteban Vicente. Bianco e nero", 17 marzo - 14 aprile 2000, pagina 33 (riprod.). Barcellona, Galleria Alejandro Sales, "Esteban Vicente", novembre 2006 (riprod.). Misure: 48 x 70 cm; 70 x 90 cm (cornice). Esteban Vicente entra, nel 1921, nella Scuola di Belle Arti di San Fernando, a Madrid, con lo scopo di formarsi come scultore, ma presto decide di dedicarsi alla pittura. Nel 1928 tiene la sua prima mostra, dopo la quale si reca a Parigi, dove rimane fino al 1930. Tornato in Spagna, espone a Barcellona e a Madrid e, dopo lo scoppio della guerra civile, lavora in clandestinità sulle montagne che circondano la capitale. Tuttavia, lo stesso anno 1936 decide di recarsi a New York, luogo d'origine della moglie. Lì espone per la prima volta alla Kleeman Gallery nel 1937. Quattro anni dopo ottiene la cittadinanza americana poiché, essendo stato un sostenitore della parte repubblicana, decide di non tornare in Spagna. Negli anni successivi realizza numerose commissioni e mostre e tra il 1947 e il 1947 è professore di pittura all'Università di Porto Rico. Al suo ritorno negli Stati Uniti instaura un rapporto con la nascente Scuola di New York, partecipando con le sue mostre alla Kootz Gallery (1950), alla Ninth Street Art Exhibition (1951) e alle Sidney Janis e Egan Galleries. È stato membro fondatore della New York Studio School, dove ha insegnato per trentasei anni. A partire dagli anni Ottanta il suo lavoro inizia a essere conosciuto in Spagna, gli vengono dedicate retrospettive (Banco Exterior, 1987, e Museo Reina Sofía, 1997) e gli vengono conferite menzioni come la Medaglia d'Oro al Merito delle Belle Arti (1990) e la Gran Croce di Alfonso X il Saggio (1999). Nel 1998 è stato inaugurato a Segovia il Museo d'Arte Contemporanea Esteban Vicente, dove oggi è conservata gran parte della sua opera. Le opere di Vicente sono conservate nei principali musei d'arte contemporanea del mondo, come il Metropolitan, il Guggenheim e il MOMA di New York, il Museo Nacional Reina Sofia di Madrid, lo Smithsonian di Washington D.C., il Withney Museum of American Art o l'Indianapolis Museum of Art, tra gli altri.