ANTONIO SAURA Huesca (1930) / Cuenca (1998) "Don III"
Serigrafia su carta Firmat…
Descrizione

ANTONIO SAURA Huesca (1930) / Cuenca (1998) "Don III" Serigrafia su carta Firmato e giustificato 82/150 a matita in basso. Opera realizzata per il portfolio della rivista Lapiz con opere di Arroyo, Bilbao, Canogar, Gordillo, Guerrero e Nagel. Stampato da Javier Cebrian, Cuenca Bibliografia: Weber-Caflich, O. & Cramer, P., "Saura Obra graphic", Patric Cramer Editore, 2000, p. 162 n. 398. 398 Misure: 65 x 48,5 cm

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ANTONIO SAURA Huesca (1930) / Cuenca (1998) "Don III"

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ANTONIO SAURA (Huesca, 1930 - Cuenca, 1998). "Moi. 1976. Serigrafia, copia 16/60. Firmato e giustificato a matita. Misure: 102 x 73'5 cm. Autodidatta, Antonio Saura inizia a dipingere e a scrivere a Madrid nel 1947. Tre anni dopo tiene la sua prima mostra personale alla libreria Libros di Saragozza, esponendo una serie di opere sperimentali ("Constelaciones" e "Rayogramas"), realizzate durante la lunga malattia che lo tiene immobilizzato dal 1943, per un periodo di cinque anni. Nel 1952 realizza la sua prima mostra a Madrid, presso la libreria Buchholz, dove espone le sue opere giovanili, oniriche e surrealiste, e nello stesso anno visita per la prima volta Parigi, stabilendosi in città. Qui il suo lavoro è influenzato da artisti come Miró e Man Ray, e si dedica alla realizzazione di dipinti su tela e carta di natura organica, utilizzando varie tecniche. La rottura con il gruppo surrealista gli permette di aprirsi ad altre modalità di creazione, dove inizia a manifestarsi l'evoluzione che sta subendo il suo lavoro, che si sposta verso una pittura istantanea di tratti gestuali e tavolozza ridotta di carattere selettivo, dove l'informalismo gioca a fare il distratto tra suggestive espressioni di linea e colore. Debutta a Parigi nel 1957, presso la Galleria Stadler, nello stesso anno in cui fonda il gruppo El Paso. L'anno successivo partecipa alla Biennale di Venezia in compagnia di Chillida e Tàpies, nel 1960 riceve il Premio Guggenheim a New York e nel 1963 si tengono le prime retrospettive allo Stedelijk Museum di Eindhoven, al Rotterdamsche Kunstring e ai musei di Buenos Aires e Rio de Janeiro (opere su carta). Le mostre retrospettive di Saura si ripetono per tutta la sua carriera, sia in Spagna che in Europa e in America. Nel 1966 espone all'Institute of Contemporary Arts di Londra e partecipa alla Biennale di Incisione "Bianco e Nero" di Lugano, ottenendo il Gran Premio. L'anno successivo si stabilisce a Parigi, anche se lavora e trascorre ogni estate a Cuenca, pilastro fondamentale della sua produzione fin dai primi anni. È rappresentato nei più importanti musei d'arte contemporanea nazionali e internazionali, tra cui la Neue Nationalgalierie di Berlino, il Guggenheim di Bilbao, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, l'Albright-Knox Art Gallery di Buffalo, il Guggenheim e il Metropolitan di New York, il Centre Georges Pompidou di Parigi e la Tate Gallery di Londra.