Sandrik-T Mocca Coffee Grinder
Cecoslovacchia, 1970 circa 
Altezza: 33 cm.
Descrizione

Sandrik-T Mocca Coffee Grinder Cecoslovacchia, 1970 circa Altezza: 33 cm.

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Sandrik-T Mocca Coffee Grinder

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PIERRE LOTTIER (Francia, 1916 - Santa Susana, Spagna, 1987). Tavolino, 1960 circa. Legno di noce, piano dipinto a mano. Presenta segni di uso e usura. Misure: 42 x 92 x 92 cm. Tavolino disegnato da Pierre Lottier negli anni Sessanta. Nella tipologia e nella decorazione mostra un'estetica singolare, come era comune nei pezzi storicisti di Lottier. Una traversa circolare sostiene le sottili gambe tornite su cui poggia il piano circolare, decorato con una composizione di linee scanalate che formano una spirale al centro della quale è stata rappresentata una figura di ispirazione preistorica. Pierre Lottier è stato un importante designer e decoratore di mobili nato in Francia ma residente a Barcellona, attivo dal dopoguerra. Già negli anni Sessanta e Settanta aveva un importante laboratorio, dove si formavano importanti ebanisti della nuova generazione. Lottier si dedicò principalmente alla decorazione di importanti case della capitale catalana, anche se ne progettò altre fuori città, come la casa di Ava Gardner a Madrid. Nato in una famiglia di artisti (il padre era il famoso ristoratore e omonimo Pierre Lottier che nel 1880 fondò "La Reserve" in Costa Azzurra, uno dei locali dell'alta società più apprezzati da milionari e aristocratici), Pierre Lottier si stabilì a Madrid negli anni Trenta, emarginato dalla società francese. Entra in contatto con l'élite spagnola dell'epoca come procuratore di importanti opere d'arte, soprattutto porcellane e bronzi orientali. Negli anni Cinquanta si stabilisce tra Madrid e Barcellona. Collabora con importanti case di design come Casa Valentí o Casa Gancedo per i tessuti più storici. Pierre Lottier inizia a emulare la carriera di Marc du Plantier e della famosa Maison Jansen di Parigi. I suoi inizi si basavano sulla purezza del "Grand Gout" francese, incentrato principalmente sugli stili Luigi XV e XVI. Più tardi, negli anni Cinquanta, si orientò verso gli stili inglesi tipici della fine del XVIII secolo: Hepplewhite, Adam, Chippendale, Sheraton o Gillwood erano i cognomi a cui Lottier si ispirava maggiormente. Dal 1970, lo stile si è spostato su una scia più moderna. I suoi nuovi progetti si basano sull'Art Déco e sul razionalismo classico, tipico di una nuova società più intellettuale.