BAYA (Fatma Haddad Mahiedinne) (Algérie, 1931-1998) L'uccello e la palma da datt…
Descrizione

BAYA (Fatma Haddad Mahiedinne) (Algérie, 1931-1998)

L'uccello e la palma da dattero, (19)89 Guazzo su carta 29,5 x 20,5 cm Firmato e datato in lettere latine in basso a sinistra e ideogrammato in arabo al centro a sinistra. Questo disegno è stato realizzato come dedica dell'artista all'attuale proprietario, sul frontespizio del catalogo della mostra Signes et Désert del 1989, vedi lotto successivo. Nel 1989 Baya partecipa a una mostra collettiva a Londra (Contemporary Art from the Islamic World, Barbican Course Gallery) e a Bruxelles (Signes et Désert, Galerie Ipso). È anche l'anno in cui muore la madre adottiva, Marguerite Caminat. *** Guazzo su carta 29,5 x 20,5 cm Firmato in lettere latine in basso a sinistra e al centro a sinistra in arabo, datato 89. Questo disegno è stato realizzato come dedica dell'artista all'attuale proprietario, sul frontespizio del catalogo della mostra del 1989, vedi lotto successivo. Nel 1989 Baya partecipa a una mostra collettiva a Londra (Contemporary Art from the Islamic World, Barbican Course Gallery) e a Bruxelles (Signes et Désert, Galerie Ipso). È anche l'anno in cui muore la madre adottiva, Marguerite Caminat. Nata nel 1931 a Bordj el Kiffan e morta nel 1998 a Blida, in Algeria, Baya, il cui vero nome era Fatma Haddad, è stata una pittrice algerina appartenente alla "generazione 1930" di pittori che hanno fondato la moderna arte pittorica algerina. La sua prima mostra si tenne alla Galerie Maeght di Parigi nel 1947, quando aveva solo 16 anni. I suoi dipinti a guazzo ebbero un rapido successo e lavorò al fianco di Pablo Picasso, André Breton e George Braque. Il suo stile pittorico si ispira a figure materne, animali mitici e fiori lussureggianti. Ha interpretato questo tema all'infinito, sviluppando la sua tavolozza dal 1945 al 1998. Rifiutando l'etichetta di surrealismo, ma soprattutto quella di arte "naïf" e "art brut", Baya non apparteneva a nessun gruppo o movimento. Il suo lavoro ha riscosso un notevole successo ed è stato esposto in Algeria, Francia, Svizzera, Belgio e Stati Uniti. Negli ultimi anni, le retrospettive a New York (Woman of Algiers, Grey Art Gallery, 2018), negli Emirati Arabi Uniti (Impressions durables, Museum Sharjah Authority, 2021) e in Francia (Femmes en leur Jardin nel 2022-2023, presso l'Institut du monde arabe di Parigi e il Centre de la vieille charité di Marsiglia) hanno evidenziato l'ampiezza della sua produzione creativa. *** Nata nel 1931 a Bordj el Kiffan e morta nel 1998 a Blida, in Algeria, Baya, il cui vero nome era Fatma Haddad, è stata una pittrice algerina appartenente alla "generazione 1930" di pittori che hanno fondato la moderna arte pittorica algerina. La sua prima mostra si tenne alla Galerie Maeght di Parigi nel 1947, quando aveva solo 16 anni. I suoi dipinti a guazzo ebbero un rapido successo e lavorò al fianco di Pablo Picasso, André Breton e George Braque. Il suo stile pittorico si ispira a figure materne, animali mitici e fiori lussureggianti. Ha interpretato questo tema all'infinito, sviluppando la sua tavolozza dal 1945 al 1998. Rifiutando l'etichetta di surrealismo, ma soprattutto quella di arte "naïf" e "art brut", Baya non apparteneva a nessun gruppo o movimento. Il suo lavoro ha riscosso un notevole successo ed è stato esposto in Algeria, Francia, Svizzera, Belgio e Stati Uniti. Negli ultimi anni, le retrospettive a New York (Woman of Algiers, Grey Art Gallery, 2018), negli Emirati Arabi Uniti (Impressions durables, Museum Sharjah Authority, 2021) e in Francia (Femmes en leur Jardin nel 2022-2023, presso l'Institut du monde arabe di Parigi e il Centre de la vieille charité di Marsiglia) hanno evidenziato l'ampiezza della sua produzione creativa.

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