Null Alessandro Mendini (1931-2019)
Collezione Deriva
Proust - N°4/7
Lampada a s…
Descrizione

Alessandro Mendini (1931-2019) Collezione Deriva Proust - N°4/7 Lampada a sospensione Metallo laccato Edizione Fragile Firmata, datata e numerata 'A.Mendini Fragile - 4 di 7 Deriva, 2015' a pennarello sul lato interno del pendente Creato nel 2015 H 117,5×L 169×P 22 cm

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Alessandro Mendini (1931-2019) Collezione Deriva Proust - N°4/7 Lampada a sospensione Metallo laccato Edizione Fragile Firmata, datata e numerata 'A.Mendini Fragile - 4 di 7 Deriva, 2015' a pennarello sul lato interno del pendente Creato nel 2015 H 117,5×L 169×P 22 cm

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ALESSANDRO MENDINI (Milano, 1931-2019) per Alessi. Bomboniera "La Tavola di Babele", Collezione "Peyrano". 1990. Acciaio inossidabile. In scatola originale. Misure: 12 x 28 x 18 cm. Alessandro Mendini è una delle principali personalità del movimento Radical design italiano, nonché un importante progettista, designer e critico del panorama italiano. Formatosi al Politecnico di Madrid nel 1959, la sua attività non si limitò all'architettura, ma si distinse anche nel campo del design. Molto importante è stato anche il suo lavoro teorico, sia con il famoso Studio Alchimia sia con il fratello Francesco, anch'egli architetto, con cui ha fondato l'Atelier Mendini (1989). È stato direttore di Casabella (1970-1976) e Domus (1980-1985 e 2010-2011), nonché fondatore delle riviste Modo (1977) e Ollo (1988). Mendini ha collaborato con noti marchi internazionali come Alessi, Bisazza, Cartier, Hermès, Philips, Swatch e Venini, per i quali ha disegnato collezioni di articoli per la casa, oggetti e mobili. Si ricordano il cavatappi Anna G. per Alessi (1994) e, nel nuovo secolo, la colonna di lusso per Cartier (2002), la poltrona Magis Proust per Magis (2011) e la lampada Amuleto (2013) per Ramun. A livello architettonico, le sue creazioni includono lo stabilimento Alessi a Omegna, il Byblos Art Hotel-Villa Amistà a Verona e il complesso multifunzionale (compreso il teatro comunale) ad Arezzo, tra gli altri edifici. Fuori dall'Italia, la Torre Paradiso a Hiroshima (Giappone), un quartiere a Lugano (Svizzera), la sede di Madsack ad Hannover e un edificio commerciale a Lörrach (Germania), oltre a numerosi edifici in Europa, Stati Uniti e Asia. Tra i suoi numerosi riconoscimenti figurano due premi di design Compasso d'Oro (1979 e 1981). Ha inoltre ricevuto il New York Architectural League Award, la laurea honoris causa del Politecnico di Milano e dell'Ecole Normale Supérieure de Cachan (Francia) e il Premio europeo di architettura 2015.

ALESSANDRO MENDINI (Milano, 1931-2019), DIETER SIEGER (Monaco, 1938) e MASSIMO GIACON (Padova, 1961). Quattro bicchieri di cristallo. Per Ritzenhoff, 1997. 1 bicchiere da birra, 1 bicchiere da shot, disegnati da Alessandro Mendini. 1 bicchiere da shot, disegnato da Dieter Sieger. 1 bicchiere da birra, disegnato da Massimo Giacon. Con 5 sottobicchieri per ogni bicchiere. Tutti nella scatola originale, tranne un bicchiere da birra di Mendini. Misure: 25 x 7,5 cm; 11,5 x 1 x 1 x 1 cm; 11,5 x 4 x 4 x 4 cm. Alessandro Mendini è una delle principali personalità del movimento Radical design italiano, nonché un importante progettista, designer e critico del panorama italiano. Formatosi al Politecnico di Madrid nel 1959, la sua attività non si è limitata all'architettura, ma si è distinta anche nel campo del design. Molto importante è stato anche il suo lavoro teorico, sia con il famoso Studio Alchimia sia con il fratello Francesco, anch'egli architetto, con cui ha fondato l'Atelier Mendini (1989). È stato direttore di Casabella (1970-1976) e Domus (1980-1985 e 2010-2011), nonché fondatore delle riviste Modo (1977) e Ollo (1988). Mendini ha collaborato con noti marchi internazionali come Alessi, Bisazza, Cartier, Hermès, Philips, Swatch e Venini, per i quali ha disegnato collezioni di articoli per la casa, oggetti e mobili. Si ricordano il cavatappi Anna G. per Alessi (1994) e, nel nuovo secolo, la colonna di lusso per Cartier (2002), la poltrona Magis Proust per Magis (2011) e la lampada Amuleto (2013) per Ramun. Dieter Sieger ha studiato architettura alla Werkkunstschule di Dortmund e ha fondato, dopo l'esame nel 1964, il proprio studio di architettura. All'inizio ha progettato case, poi ha creato gli interni di yacht a vela e a motore e dal 1980 ha iniziato la sua terza carriera con il design di prodotti e stand. Nel 1987 ha progettato la serie di bagni Giamo per Duravit. Sieger ha ottimizzato il nuovo concetto di design utilizzando la forma distintiva della ceramica e i mobili da bagno perfettamente abbinati. Negli anni successivi sono state create altre serie di bagni di successo come Dellarco, Laviellette o Darling. Dieter Sieger è uno dei designer più innovativi e di successo nel settore del bagno. Nel 2003, i suoi due figli hanno rilevato l'azienda: Michael, il direttore creativo (nato nel 1968) ha studiato design industriale all'Università di Essen e design del prodotto all'Università di Münster. Insieme al fratello Christian (nato nel 1965), direttore, continuano a sviluppare concetti di bagno di successo per Duravit: 2nd floor, Darling New, X-Large e Happy D.2. Sieger Design crea anche prodotti per aziende come Arzberg, Dornbracht, Sony o WMF.

ALESSANDRO MENDINI (Milano, 1931-2019) per Tendentse. Vaso da parete Vivo. Porcellana. Misure: 8 x 16 x 23 cm. Alessandro Mendini è una delle principali personalità del movimento del design radicale italiano, nonché un importante progettista, designer e critico del panorama italiano. Formatosi al Politecnico di Madrid nel 1959, la sua attività non si limitò all'architettura, ma si distinse anche nel campo del design. Molto importante è stato anche il suo lavoro teorico, sia con il famoso Studio Alchimia sia con il fratello Francesco, anch'egli architetto, con cui ha fondato l'Atelier Mendini (1989). È stato direttore di Casabella (1970-1976) e Domus (1980-1985 e 2010-2011), nonché fondatore delle riviste Modo (1977) e Ollo (1988). Mendini ha collaborato con noti marchi internazionali come Alessi, Bisazza, Cartier, Hermès, Philips, Swatch e Venini, per i quali ha disegnato collezioni di articoli per la casa, oggetti e mobili. Si ricordano il cavatappi Anna G. per Alessi (1994) e, nel nuovo secolo, la colonna di lusso per Cartier (2002), la poltrona Magis Proust per Magis (2011) e la lampada Amuleto (2013) per Ramun. A livello architettonico, le sue creazioni includono lo stabilimento Alessi a Omegna, il Byblos Art Hotel-Villa Amistà a Verona e il complesso multifunzionale (compreso il teatro comunale) ad Arezzo, tra gli altri edifici. Fuori dall'Italia, la Torre Paradiso a Hiroshima (Giappone), un quartiere a Lugano (Svizzera), la sede di Madsack ad Hannover e un edificio commerciale a Lörrach (Germania), oltre a numerosi edifici in Europa, Stati Uniti e Asia. Tra i suoi numerosi riconoscimenti figurano due premi di design Compasso d'Oro (1979 e 1981). Ha inoltre ricevuto il New York Architectural League Award, la laurea honoris causa del Politecnico di Milano e dell'Ecole Normale Supérieure de Cachan (Francia) e il Premio europeo di architettura 2015.