Null MARESCIALLO MORTIER IN UNIFORME.
Soggetto in bronzo con patina marrone su u…
Descrizione

MARESCIALLO MORTIER IN UNIFORME. Soggetto in bronzo con patina marrone su una base con inciso "Mal Mortier". Timbro "Bronze d'art Albinet et Coulon. Éditeur Paris". Altezza Altezza: 40 cm. Edouard Mortier, duca di Treviso (1768-1835). Maresciallo di prima classe nel 1804, fu uno dei più discreti e perspicaci dell'élite militare promossa da Napoleone. Coraggiosamente vittorioso a Dürenstein (1805), decisivo a Friedland, in Spagna, dove combatté per quattro anni, ottenne diversi successi prima di unirsi alla Grande Armée alla vigilia dell'ingresso in Russia. A capo della Giovane Guardia, Napoleone si accorse del suo senso dell'ordine e della disciplina e lo nominò governatore di Mosca. Durante la campagna del 1813 ebbe un ruolo importante a Lützen e Bautzen. La campagna di Francia lo vide di nuovo alla testa della Vecchia Guardia, uno di quelli che combatterono fino agli ultimi istanti dell'Impero. Alleato di Luigi XVIII, si unì a Napoleone durante l'avventura dei Cento Giorni, ma non era presente a Waterloo. Il suo senso dell'onore lo portò a rifiutare di partecipare al processo del maresciallo Ney e lo fece allontanare dalla Camera dei Pari. Reintegrato, morì nel 1835 durante l'attentato di Fieschi, mentre era ministro della Guerra.

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MARESCIALLO MORTIER IN UNIFORME. Soggetto in bronzo con patina marrone su una base con inciso "Mal Mortier". Timbro "Bronze d'art Albinet et Coulon. Éditeur Paris". Altezza Altezza: 40 cm. Edouard Mortier, duca di Treviso (1768-1835). Maresciallo di prima classe nel 1804, fu uno dei più discreti e perspicaci dell'élite militare promossa da Napoleone. Coraggiosamente vittorioso a Dürenstein (1805), decisivo a Friedland, in Spagna, dove combatté per quattro anni, ottenne diversi successi prima di unirsi alla Grande Armée alla vigilia dell'ingresso in Russia. A capo della Giovane Guardia, Napoleone si accorse del suo senso dell'ordine e della disciplina e lo nominò governatore di Mosca. Durante la campagna del 1813 ebbe un ruolo importante a Lützen e Bautzen. La campagna di Francia lo vide di nuovo alla testa della Vecchia Guardia, uno di quelli che combatterono fino agli ultimi istanti dell'Impero. Alleato di Luigi XVIII, si unì a Napoleone durante l'avventura dei Cento Giorni, ma non era presente a Waterloo. Il suo senso dell'onore lo portò a rifiutare di partecipare al processo del maresciallo Ney e lo fece allontanare dalla Camera dei Pari. Reintegrato, morì nel 1835 durante l'attentato di Fieschi, mentre era ministro della Guerra.

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