Snyders, Frans
(1579 Anversa 1657) dopo. Una leonessa che picchia un cinghiale. …
Descrizione

Snyders, Frans (1579 Anversa 1657) dopo. Una leonessa che picchia un cinghiale. Disegno a carboncino e gessetto su carta marrone, mutuamente dopo il dipinto. Dimensioni del foglio 38,2 x 52,2 cm. Angoli a. in parte del margine destro con piega, iscrizione marginale a destra sottotraccia. D

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Snyders, Frans (1579 Anversa 1657) dopo. Una leonessa che picchia un cinghiale. Disegno a carboncino e gessetto su carta marrone, mutuamente dopo il dipinto. Dimensioni del foglio 38,2 x 52,2 cm. Angoli a. in parte del margine destro con piega, iscrizione marginale a destra sottotraccia. D

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FRANS WOUTERS (Lier, 1612 - Anversa, 1659). "Piramo e Tisbe". Olio su rame. Presenta difetti. Presenta cornice del XX secolo. Misure: 55 x 72 cm; 79,5 x 96 cm (cornice). Piramo e Tisbe è la storia mitologica di due amanti che, non potendo stare insieme, furono di grande ispirazione per il Romeo e Giulietta di Shakespeare. Si tratta di una leggendaria coppia di amanti babilonesi, la cui storia fa parte delle Metamorfosi di Ovidio. I genitori di Piramo e Tisbe, spinti dalla rivalità, proibirono la loro unione, ma essi comunicarono attraverso una crepa nel muro tra le loro case. Progettarono di incontrarsi sotto un gelso, ma una serie di tragici equivoci li portò alla morte: Tisbe fuggì da una leonessa, lasciando dietro di sé il mantello, che Piramo trovò e scambiò per la prova della sua morte. Credendo che Tisbe fosse stata uccisa dalla leonessa, Piramo si suicidò, macchiando i gelsi con il suo sangue. Anche Tisbe, trovando Piramo morto, si suicidò. Gli dei cambiarono il colore dei gelsi per onorare il loro amore proibito. Frans Wouters è stato un pittore barocco fiammingo che ha tradotto lo stile barocco monumentale di Peter Paul Rubens nel piccolo contesto dei quadri d'armadio. Inizialmente fu apprendista di Pieter van Avont ad Anversa, ma ruppe il contratto per trasferirsi nella bottega di Rubens nel 1634. L'anno successivo divenne maestro della Corporazione di San Luca. Negli anni Trenta del XVI secolo fu pittore di corte dell'imperatore del Sacro Romano Impero Ferdinando II. Nel 1637 fu inviato come ambasciatore di Ferdinando II in Inghilterra. L'anno successivo divenne il pittore del principe di Galles, il futuro Carlo II d'Inghilterra. In Inghilterra, Wouters ebbe sicuramente l'opportunità di incontrare il suo compatriota Anthony van Dyck, all'epoca pittore di corte di Carlo I d'Inghilterra. Il suo stile, inizialmente simile al tardo manierismo di Joos de Momper, fu poi influenzato da Rubens e, in particolare, dai dipinti di paesaggio di Rubens. Dopo essere entrato al servizio dell'arciduca Leopoldo Guglielmo, il lavoro di Wouters mostrò la crescente influenza di Anthony van Dyck e le figure umane nei suoi dipinti divennero allungate ed emotivamente espressive. In questo stile dipinse scene bibliche e paesaggi mitologici.